giovedì 11 agosto 2011

PUNTO AMBIENTE PUNTO A CAPO

Quando si pensava che ormai il peggio fosse passato , come un fulmine dopo alcuni tuoni lontani , si sono ripresentate le ormai famigerate puzze.


Non che fossero scomparse del tutto, ma la situazione , con gli interventi che Punto Ambiente ha effettuato, sembrava sulla via di un sensibile miglioramento.


Invece dopo la dichiarazione che l’impianto veniva venduto ad un imprecisato acquirente privato e riconvertito da aerobico ad anaerobico ( come il progetto iniziale prevedeva) e la decisione del CIDIU di acquisire le quote detenute dalla Città di Druento ( il 2%) l’impianto di compostaggio ha ripreso a dare il peggio di se.


A questo punto però occorre domandarsi il motivo di questa situazione , forse si è tenuto l’impianto al minimo per far sembrare risolto il problema quando invece non lo era affatto,si voleva dimostrare che la gestione pubblica fosse efficiente quando poi si deve ricorrere al privato per cercare di risolvere il pasticcio.


Proprio questo è il nodo della questione , dopo avere speso oltre 20 milioni di euro in un impianto che non funziona come dovrebbe e oltretutto è in gravissima perdita finanziaria ,nessuno, secondo la dirigenza pagherà per tutto questo o meglio cercheranno di scaricarsi sul compratore privato che dovrà a sue spese sistemare il tutto.


Questo è inaccettabile ,se la dirigenza del CIDIU e di Punto Ambiente è colpevole, come i fatti sembrano dimostrare , saranno loro che dovranno assumersi le colpe dello spreco fin qui effettuato di risorse pubbliche , perché di questo si parla ( il CIDIU è un consorzio pubblico delle città della zona ovest , Collegno, Grugliasco, Rivoli e altre 14 ) e sono i soldi di questi cittadini che gli amministratori hanno sperperato e a questi cittadini dovranno rendere conto.


E agli amministratori di CIDIU e Punto Ambiente vanno aggiunti i sindaci delle tre città sopracitate ,in quanto come soci di maggioranza ( in tre contano più del 76% delle quote azionarie ) delle suddette aziende non hanno mai corretto gli errori che venivano commessi , anzi hanno avvallato le scelte delle loro dirigenze, rendendosi complici del malfatto.


Oggi che la puzza di marcio è tornata a infestare il territorio, sorge spontaneo un amletico dubbio : oltre che in Danimarca c’è del marcio anche da altre parti?




Il gruppo consiliare Lega Nord Piemont Padania della città di Collegno

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