mercoledì 5 settembre 2012

CAVALLOTTO, DALLA CHIESA UN GRANDE PIEMONTESE


CAVALLOTTO, DALLA CHIESA UN GRANDE PIEMONTESE
LOTTA ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA BANDIERA DELLA LEGA

“Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato un uomo che ha cercato di trasmettere ed esportare dal Piemonte quel senso di giustizia e legalità che contraddistingue il nostro popolo. Lo ricordiamo come un piemontese che ha segnato in maniera emblematica l'impegno contro l'illegalità e la criminalità organizzata: dalla militanza nella guerra di liberazione, al contrasto all'azione delle Brigate Rosse in Piemonte, fino alla lotta a Cosa Nostra. Il generale Dalla Chiesa fu ucciso per mano della mafia perché ne temeva il coraggio e l’impegno a difesa della legalità. La sua altissima testimonianza e la sua grandezza morale devono continuare a costituire un modello per tutti.
Dispiace che durante la commemorazione a Collegno il sindaco Silvana Accossato, invece di ricordare l’alto profilo morale del generale, ha sfruttato l’occasione per propinare a chi era lì per motivi ben più nobili un sermone politico di trenta minuti criticando il Parlamento e la sua incapacità di abbassare le tasse. Purtroppo il sindaco ha perso un’occasione per fare bella figura e comunque, senza scadere nella facile polemica, le consiglio di rivolgersi ai suoi dirigenti di partito che ogni giorno sostengono il governo che lei stessa ha criticato.
In ogni caso, come esponente della Lega Nord, mi sento onorato di far parte di un movimento che tramite l’allora ministro degli Interni, Roberto Maroni, ha ottenuto risultati senza precedenti nella storia della Repubblica nella lotta alla criminalità organizzata”. 
Lo dichiara il deputato piemontese della Lega Nord, Davide Cavallotto.

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