venerdì 28 febbraio 2014

PRESIDENTE COTA, RIFIUTI: “NO ALLA RICHIESTA DELLA CALABRIA. PRINCIPIO CARDINE L’AUTOSUFFICIENZA, NON LO ‘SCARICA BARILE”



COMUNICATO STAMPA 

Torino, 27 febbraio 2014

PRESIDENTE COTA, RIFIUTI: “NO ALLA RICHIESTA DELLA CALABRIA. PRINCIPIO CARDINE L’AUTOSUFFICIENZA, NON LO ‘SCARICA BARILE”
 
“Non siamo disponibili a ricevere rifiuti da altri territori: non siamo una discarica”: Sono parole nette quelle del presidente della Regione Piemonte, Roberto COTA, sull’ipotesi di arrivo di rifiuti dalla Calabria.
 
“Facciano anche altri - aggiunge Cota - Quello che i piemontesi hanno fatto in questi anni con impegno e sacrificio, portando la nostra regione a significativi livelli di raccolta differenziata. L’obbiettivo di tutti i territori deve essere l’autosufficienza e non certo lo ‘scarica barile’ del trasporto di rifiuti a centinaia di chilometri da dove questi vengono prodotti”.

“HELP DONNA IN TOUR” NEGLI IPERMERCATI PIEMONTESI



COMUNICATO  STAMPA



Torino, 28 febbraio 2014

“HELP DONNA IN TOUR” NEGLI IPERMERCATI PIEMONTESI
Dieci appuntamenti in cui sarà possibile attivare gratis il servizio

Parte sabato 1° marzo dal Big Store di Cuneo il nuovo tour regionale di Help Donna, il servizio di teleassistenza gratuito “in rosa”, realizzato dalla Regione Piemonte in collaborazione con le Questure di tutte le Province.  Dieci gli appuntamenti per ora previsti in tutto il Piemonte, con una data clou sabato 8 marzo a Torino,  in piazza Castello, nella giornata internazionale dedicata alla Festa della Donna.

Dopo aver fatto tappa nelle  piazze piemontesi negli anni scorsi, oggi per diffondere Help Donna in modo capillare, la Regione sceglie alcuni grandi centri commerciali, luoghi molto frequentati dalle famiglie e soprattutto dalle donne, che hanno messo a disposizione spazi gratuiti.   
Dopo Cuneo, Help Donna farà tappa, come da calendario in allegato, anche nei centri commerciali Le Gru,  8 Gallery e Parco Dora di Torino, al Valdossola Shopping Center di Verbania, al Panorama di Alessandria, all’Auchan di Cuneo, a Gli Orsi di Biella e al Vicolungo di Novara.

“Stando alle notizie di cronaca - commenta l’assessore alle Pari Opportunità Giovanna Quaglia-  le donne sono, in molti casi, vittima di aggressioni o si possono trovare in situazioni di pericolo. Help donna è pensato per loro, perché è strumento utile che può aiutare a sentirsi meno sole, ogni volta volte che si percepisce  una sensazione di insicurezza. Ad oggi sono già 6.100 le donne piemontesi che hanno installato il servizio sul proprio cellulare, per muoversi più liberamente e per sentirsi meno sole. Presso gli stand della Regione nei centri commerciali del Piemonte, sarà possibile conoscere meglio questo servizio innovativo, e attivarlo immediatamente e gratis, grazie alla presenza di tecnici specializzati”.

HELP DONNA: COME FUNZIONA
Oltre che negli stand della Regione, è possibile attivare il servizio anche registrandosi sul sito www.helpdonna.net. Il servizio viene attivato, attraverso una procedura molto semplice, sul telefono cellulare: in caso di pericolo basterà premere il tasto 5 per pochi secondi per effettuare automaticamente una chiamata rapida ad un Centro servizi dedicato, che chiama immediatamente la richiedente e in base alla gravità della situazione presta la migliore assistenza possibile. In caso di necessità avvertirà direttamente le forze dell'ordine. Contemporaneamente vengono inviati sms di avvertimento alle persone di fiducia che sono state indicate all’attivazione del servizio.
Un modo facile e sicuro, attivo 24 ore al giorno tutti i giorni dell'anno, garantito dalla Regione Piemonte e adatto a qualunque modello di cellulare e gestore, con carta sim attiva e chiamata rapida. Se si possiede un telefono, o uno smartphone, con GPS integrato, è possibile anche scaricare l'applicazione ufficiale di Help Donna e accedere rapidamente al servizio.

8 MARZO 2014: HELP DONNA IN PIAZZA CASTELLO CON LA FEDERAZIONE ARTI MARZIALI

Una tappa speciale sarà quella dell’8 marzo in piazza Castello, all’angolo con via Garibaldi. In occasione della Festa della Donna, per tutta la giornata, sarà possibile attivare Help Donna, ma non solo:  dalle ore 15 alle ore 19, sarà presente un'attività dimostrativa delle tecniche base di auto-difesa, in collaborazione con la Federazione Italiana Arti Marziali, cui tutte le donne sono invitate a partecipare, per capire in prima persona che la difesa è innanzitutto un diritto. Insegnanti esperti di Ju-Jitsu e di MGA (Metodo Globale Autodifesa) della Fijlkam Coni, daranno anche informazioni rispetto ai corsi che ogni anno vengono organizzati presso il Cral del Palagiustizia, che si propongono di introdurre alla conoscenza e alla pratica di tecniche di legittima difesa delle donne e in cui vengono trattati anche i temi del mobbing, dello stalking e illustrati  principi di diritto e psicologia. Presso il gazebo della Regione sarà distribuito anche materiale informativo con le azioni della Regione Piemonte in tema di violenza alle donne e saranno presenti alcune sagome della mostra Voci nel Silenzio.

OLTRE 70 MILA STUDENTI PIEMONTESI IN GITA CON I BONUS DELLA REGIONE



COMUNICATO STAMPA


Torino, 27 febbraio 2014

OLTRE 70 MILA STUDENTI PIEMONTESI
IN GITA CON I BONUS DELLA REGIONE
Contributo di 150 euro a classe Tra le mete preferite: il Museo Egizio, le fattorie didattiche e il bioparco Zoom
Sono più di 70 mila gli studenti piemontesi che, quest’anno, andranno in gita grazie ai bonus della Regione Piemonte: un contributo di 150 euro a classe per sostenere le spese di trasporto, ma anche la quota di partecipazione dei bambini le cui famiglie si trovano in situazione di difficoltà economica.

Al bando, rivolto alle Primarie, hanno aderito 299 scuole di tutto il Piemonte per un totale di 3.649 classi:
·         25 scuole in provincia di Alessandria per un totale di 295 classi e oltre 44mila euro di contributo
·         15 scuole in provincia di Asti per un totale di 192 classi e oltre 29mila euro di contributo
·         14 scuole in provincia di Biella per un totale di 189 classi e oltre 28mila euro di contributo
·         51 scuole in provincia di Cuneo per un totale di 664 classi e oltre 99mila euro di contributo
·         27 scuole in provincia di Novara per un totale di 301 classi e oltre 45mila euro di contributo
·         142 scuole in provincia di Torino per un totale di 1.716 classi e 259mila euro di contributo
·         11 scuole in provincia del VCO per un totale di 122 classi e circa 18mila euro di contributo
·         14 scuole in provincia di Vercelli per un totale di 170 classi e oltre 25mila euro di contributo

L’iniziativa vede uno stanziamento complessivo di 550mila euro, esclusivamente rivolto ai viaggi d’istruzione realizzati sullo stesso territorio piemontese.
Tra le mete preferite compare in testa il Museo Egizio di Torino, seguito dalle fattorie didattiche e dal bioparco Zoom di Cumiana (Torino).

“Far fronte ai costi dei viaggi d‘istruzione è sempre più difficile sia per le scuole che per le famiglie, ma non è giusto che a farne le spese siano i nostri studenti e che questa esperienza si trasformi in un lusso per pochi – commentano il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, e l’assessore all’Istruzione, Alberto CirioAl di là dell’aspetto più ludico le gite hanno una valenza didattica e di socializzazione importante per il singolo alunno e per l’intera classe: non a caso imprimono emozioni che  ricordiamo a distanza di tanti anni anche da adulti. Per questo abbiamo deciso di rilanciare il bonus già sperimentato con successo negli anni passati, inserendo una misura specifica per i bambini in situazione di particolare disagio economico: della loro quota si farà carico la Regione”.

giovedì 27 febbraio 2014

AGRATI COLLEGNO - INTERROGAZIONE PARLAMENTARE LEGA NORD ON. ALLASIA

Interrogazione a risposta scritta 4-03607


Venerdì 14 febbraio 2014, seduta n. 174

ALLASIA. -- Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. -- Per sapere - premesso che: l'Agrati Group, multinazionale che produce viti e bulloni, con cinque stabilimenti in Italia, ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Collegno (To) ed il licenziamento collettivo ai sensi della legge n. 223 del 1991 degli 82 dipendenti, sui 500 occupata in Italia; la notizia è stata comunicata alla rappresentanza sindacale il 30 gennaio 2014, con lettera in cui la società motivava la cessazione dell'attività produttiva: fase di crisi e ridimensionamento del mercato europeo degli autoveicoli; delocalizzazione delle produzioni oltre Europa; mancanza di prospettive di ripresa e carenza di competitività del sito di Collegno rispetto alla produzione in Estremo Oriente; secondo le dichiarazioni dell'assessore al lavoro della regione Piemonte dopo l'incontro con il sindacato per approfondire la situazione aziendale, avvenuto l'11 febbraio 2014 l'azienda non risulta essere in crisi, non ha fatto ricorso negli ultimi anni all'utilizzo di ammortizzatori sociali e, pertanto, non sembrano chiari i motivi di tale decisione -: se e quali iniziative di competenza, anche in termini di moral suasion, il Governo intenda adottare in merito alla vicenda esposta in premessa anche per far chiarezza sulla reale situazione produttiva dell'azienda e sulle ragioni della decisione assunta dalla proprietà di chiudere lo stabilimento piemontese e procedere con i licenziamenti collettivi; se non ritenga opportuno aprire con urgenza un tavolo di crisi sulla Agrati spa, per conoscere il piano industriale aziendale e
salvaguardare i livelli occupazionali. (4-03607)

martedì 25 febbraio 2014

SOSTEGNO E VICINANZA DELLA LEGA NORD AI LAVORATORI DELLO STABILIMENTO AGRATI DI COLLEGNO



SOSTEGNO E VICINANZA DELLA LEGA NORD AI LAVORATORI DELLO STABILIMENTO AGRATI DI COLLEGNO

La Lega Nord ha aderito con convinzione alla mozione del Consiglio Comunale collegnese per portare il suo sostegno e vicinanza ai lavoratori dello stabilimento Agrati di Collegno.
In breve, il giorno 30 gennaio le rappresentanze sindacali dello stabilimento Agrati di Via De Amicis hanno ricevuto la comunicazione di cessazione d’attività con conseguente licenziamento degli 82 dipendenti.  Paradossalmente, due giorni prima della comunicazione del licenziamento, le rappresentanze sindacali avevano firmato l’accordo sul premio di risultato per un ammontare di 1900 € dato che lo stabilimento aveva raggiunto il 100% degli obiettivi nell’anno 2013. Dopo la comunicazione dei licenziamenti le istituzioni, tra cui il Comune e la Regione Piemonte, guidata dal leghista Roberto Cota, hanno subito cercato di incontrare  la proprietà ma quest’ultima non ha ancora risposto alle richieste d’incontro. Con la mozione a cui ha aderito la Lega Nord, il Consiglio Comunale di Collegno chiede al Sindaco di contattare tutti i Sindaci ed i Presidenti di Regione  dove sono situati gli altri stabilimenti italiani del gruppo Agrati in modo di attuare un’azione comune tale da fare pressione nei confronti dell’azienda. Inoltre, si chiede di istituire col Patto territoriale un fondo di sostegno per i lavoratori dello stabilimento collegnese come aiuto all’organizzazione delle manifestazioni atte a sollecitare l’azienda a spiegare le vere ragioni della loro decisione e vagliare un nuovo piano per il futuro dello stabilimento collegnese. Il Comune di Collegno manifesta così la sua disponibilità a far tutto ciò che è di sua competenza ed in suo potere per mantenere i posti di lavoro sul suo territorio. Sempre la stessa mozione chiede, inoltre, alla Regione Piemonte tramite il Presidente Roberto Cota e al Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico di convocare il prima possibile i dirigenti del gruppo Agrati per istituire un tavolo di crisi.

Il giorno 20 febbraio si è tenuto un Consiglio Comunale aperto coi lavoratori dello stabilimento Agrati di Collegno e la sala consiliare era stracolma. Il Consiglio comunale ha sentito tutte le voci, quelle delle organizzazioni sindacali , dei politici locali, della provincia , nonché l’impegno della Regione Piemonte nel concreto piano azioni da mettere in campo tracciato dall’Assessore Regionale al lavoro Claudia Porchietto. E’ emerso che potrebbero esserci soluzioni meno drastiche anziché il licenziamento di 82 dipendenti; dato che dal 2009 l’azienda non ha utilizzato nessun tipo di ammortizzatore sociale. Inoltre, alcuni dipendenti potrebbero essere accompagnati alla pensione e, se ci fosse proprio bisogno di ridurre la forza lavoro, i licenziamenti potrebbero essere spalmati lievemente su tutti e sei gli stabilimenti italiani del gruppo anziché in un blocco unico a Collegno. Durante queste settimane la produzione nello stabilimento collegnese è ferma ma gli operai tengono ugualmente aperto, tutto pulito ed in ordine. Il Consiglio Comunale e la Lega Nord porteranno avanti questa battaglia anche per i figli dei lavoratori i quali erano presenti in maniera numerosa ed avevano con sé i loro disegni che descrivono, purtroppo, il triste momento che stanno vivendo le loro famiglie. Abbiamo pubblicato il filmato video con i disegni dei figli dei lavoratori sul nostro blog http://leganordcollegno.blogspot.it/ e sulla nostra pagina facebook ma invitiamo tutti a visualizzarlo e condividerlo nella speranza che possa sensibilizzare anche la proprietà dell’azienda.
La Lega Nord si stringe attorno ai lavoratori dello stabilimento Agrati di Collegno manifestando la sua solidarietà e la sua determinazione nel mantenere i posti di lavoro nella nostra città!

sabato 22 febbraio 2014

MOZIONE: EMERGENZA ABITATIVA, Edilizia sovvenzionata e agevolata.



 Lega Nord
Piemont Padania
Grup Consiliar Comun-a ‘d Colegn. Piassa ‘dla Republica.
Gruppo Consiliare Comune di Collegno. Piazza della Repubblica.

Ø      Al Presidente del Consiglio
Ø      Al Sindaco di Collegno
Ø      All’Assemblea Sovrana

 
Collegno, 20/02/2014
Foglio 1 di 2

MOZIONE

Oggetto:  EMERGENZA ABITATIVA, Edilizia sovvenzionata e agevolata.

Considerato

Che la grave crisi economica ha colpito tutti i settori dell’economia; in particolare, il settore edile è stato penalizzato dalla situazione creatasi e aggravato dall’assenza di un’adeguata politica nazionale di investimenti sulla casa;
Che nella nostra Regione, relativamente a tale settore, dal 2009 al 2013 sono andati persi 39.100 posti di lavoro e hanno chiuso circa 900 Aziende;

Rilevato

Che il Fondo nazionale per il sostegno alla locazione negli ultimi anni è passato da una dotazione di 300 milioni di Euro a zero, per poi essere rifinanziato nel 2014 con risorse pari a 9 milioni di Euro;

Verificato

Che la Regione Piemonte :

·         In collaborazione con le altre Regioni, ai rappresentanti di ANCI, delle ATC e delle organizzazioni sindacali degli inquilini, ha più volte sollecitato il Governo ad adottare politiche per la casa, soprattutto per risolvere l’emergenza abitativa;
·         Ha finanziato con risorse regionali un fondo affitti pari a 10 milioni di Euro a favore di coloro che pagano affitti nel privato;
·         Ha messo in campo investimenti sull’edilizia sovvenzionata e agevolata pari a 295 milioni di euro equivalenti alla costruzione di 3.872 alloggi e la sottoscrizione, attraverso le Agenzie di locazione, di 2.139 contratti di affitto a canone concordato;
·         Ha provveduto a finanziare con risorse proprie il sostegno ai Comuni per coprire le morosità incolpevoli;

Tenuto conto

Che il sistema degli Enti Locali sta quindi contenendo con risorse proprie un disagio sociale sempre crescente che spesso si trasforma in episodi di disperazione e gesti estremi;

Il Consiglio Comunale 

Impegna il Sindaco e la Giunta, inviando il presente documento al Presidente del Consiglio dei Ministri e a tutti i Parlamentari del territorio, a sollecitare il Governo affinché siano ripristinati gli Accordi di Programma in corso con la Regione Piemonte rispetto al piano degli investimenti, si unisca, sul fronte dell’emergenza abitativa, all’impegno profuso dalle amministrazioni piemontesi a tutti i livelli istituzionali e reintegri le risorse tagliate negli anni.


Saluti Padani  - Claudio Broglio Capogruppo ,  Fabrizio Bardella

mercoledì 19 febbraio 2014

BONUS BEBE'



DOCUMENTI DA PRESENTARE :

Per i bambini nati nel 2013:

- dichiarazione di nascita (rilasciata dalla Struttura Ospedaliera) o autocertificazione;
 - certificato ISEE inferiore a 38.000 Euro. Questo certificato deve avere data successiva
alla data di nascita del neonato;
 - documento di identità del genitore.
 
Per i bambini in tutela nati nel 2013:
- delega al ritiro rilasciata dal Tutore del minore;
 - certificato di residenza del minore;
 - autocertificazione predisposta dal Tutore nominato dal Tribunale in cui si evidenziano la
situazione economica (in sostituzione del modello ISEE) oltre che la data  di nascita e la
residenza;
 - fotocopia documento identità Tutore;

Per i bambini adottati che hanno compiuto 3 anni entro il 31 dicembre 2013:
 - stato di famiglia;
 - autocertificazione in cui i genitori attestano la data di deposito della sentenza di adozione
("si fa  luogo all'adozione") da parte del Tribunale per i Minorenni;
- dichiarazione ISEE inferiore ai 38.000 euro della  famiglia adottiva.

Il tutore o suo delegato sono tenuti a mettere in atto tutte le misure volte alla salvaguardia della riservatezza della collocazione e dell'identità del minore, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.


Per informazioni:  telefono 011 4324477   

bonusbebe@regione.piemonte.it

BONUS BEBE' PER I NATI NEL 2013, DAL 24 FEBBRAIO LE DOMANDE



COMUNICATO STAMPA 

BONUS BEBE’ PER I NATI NEL 2013, DAL 24 FEBBRAIO LE DOMANDE

Da lunedì prossimo 24 febbraio è possibile presentare domanda per ottenere il bonus bebè 2013.  Anche per quest’anno la Regione Piemonte mette a disposizione delle famiglie il bonus utile per l’acquisto di prodotti per l’igiene e per l’alimentazione della prima infanzia: il valore del bonus  è di 250 euro per ogni nuovo nato. 

I genitori aventi diritto possono presentare, dal 24 febbraio la documentazione agli sportelli della propria ASL (Ufficio “Scelta e revoca del medico/pediatra" o altro ufficio individuato dall’ASL stessa) per i bambini nati dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013.

Tutta la documentazione, per la quale sarà rilasciata apposita ricevuta, dovrà essere consegnata entro e non oltre il 30 agosto 2014. Le Aziende sanitarie locali non ritireranno documentazione incompleta.

I genitori aventi diritto riceveranno una lettera inviata dalla Regione con l’indicazione del numero e della data del mandato di pagamento.

Il genitore avente diritto, munito di documento di identità, codice fiscale e comunicazione ricevuta dalla Regione Piemonte, si potrà recare presso qualsiasi sportello UNICREDIT, ubicato sul territorio piemontese, per incassare in contanti la somma di 250 euro.

Il bonus bebè verrà erogato tramite liquidazione per cassa, presso sportello bancario, direttamente al genitore avente diritto, ossia al genitore che ha presentato i documenti per  ottenere il bonus.


Chi ne ha diritto:
  • Ogni bambino, nato dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 residente in Piemonte la cui famiglia abbia un reddito ISEE non superiore a 38.000 euro;
  • i minori in tutela, nati del 2013, in affidamento familiare o in comunità alloggio e in affidamento pre-adottivo;
  • i bambini adottati che hanno compiuto 3 anni entro il 31.12.2013 e la cui pratica di adozione si è conclusa nell'anno 2013. Anche in questo caso, la famiglia adottiva deve avere un reddito ISEE non superiore ai 38.000 euro. La pratica di adozione si ritiene conclusa quando il minore, dopo il deposito della sentenza di adozione, ha assunto il cognome della famiglia adottiva e risulta iscritto sullo stato di famiglia dei genitori adottivi come "figlio".

sabato 8 febbraio 2014

INTERROGAZIONE: “ COSTO SOFTWARE E ANALISI PIANO URBANO DI MOBILITA’ "



Lega Nord

Piemont Padania

Grup Consiliar Comun-a ‘d Colegn. Piassa ‘dla Republica.

Gruppo Consiliare Comune di Collegno. Piazza della Repubblica.



Ø      Al Presidente del Consiglio

Ø      All’Assessore Competente
Collegno, 07/02/2014


INTERROGAZIONE

Con risposta orale e scritta



Oggetto: COSTO SOFTWARE E ANALISI PIANO URBANO DI MOBILITA’ "

A SEGUITO


Della prestigiosa presentazione del progetto “piano urbano della mobilità” ( PUM ) da parte dell’Ingegnere civile Dott. Alberto Brignone coadiuvato dell’Assessore Pirrello nella commissione del 06/02/2014;

TENUTO CONTO


Della scarsità delle risorse a disposizione per la viabilità collegnese e che forse si sarebbe potuto utilizzare (come fatto in passato) dei residenti disoccupati per l’individuazione del flusso di traffico nelle zone critiche;


                                              TENUTO CONTO INOLTRE
 
-          Che il periodo è un po’ sospetto per la presentazione del progetto il quale dovrebbe coinvolgere, a ridosso delle elezioni, i comitati di quartiere in una sorta di pellegrinaggio elettorale;

-          Che temiamo inoltre che tutto questo lavoro finirà per non sfociare  in attività concrete sul territorio;

-          Che le poche risorse a disposizione da parte della Amministrazione per il capitolo viabilità, temiamo siano già evaporate nel progetto che abbiamo avuto il piacere di conoscere nella seduta congiunta delle due commissioni.



Con la presente

SI INTERROGA


L’Assessore competente per chiedere quanto segue:


1.      Era proprio necessaria tutta questa ricerca per l’identificare le zone critiche del traffico collegnese?

2.      Quanto sono costati rispettivamente il pacchetto TomTom  e  il software CUBE?

3.      Quanto è costato il lavoro di identificazione, raccolta dei dati presentati alla commissione di cui sopra?

4.      A quanto ammonta la parcella dell’Ingegnere Brignone per e l’analisi e il confezionamento del lavoro presentato sempre nella suddetta commissione?



Saluti Padani  - Claudio Broglio Capogruppo ,  Fabrizio Bardella

lunedì 3 febbraio 2014

Carossa (Lnp): “Soldi alle borse di studio: il Piemonte si oppone all’opera distruttiva di Roma”



Torino, 30 gennaio 2014

COMUNICATO STAMPA

Carossa (Lnp): “Soldi alle borse di studio: il Piemonte si oppone all’opera distruttiva di Roma”

Con gli stanziamenti per le borse di studio universitarie previsti nel Bilancio di previsione 2014 questa Regione dimostra che all’opera distruttiva di Roma si contrappone il lavoro e il senso di responsabilità di chi governa il Piemonte. Destinare due milioni in più su questa voce, rispetto all’impianto originale del Bilancio, garantendo ben 10 milioni di euro quando dallo stato centrale è previsto un taglio alla stessa voce di un milione secco, che fa scendere il contributo da 7 a 6 milioni, è un risultato estremamente positivo. Un plauso alla giunta Cota e al lavoro dell’assessore Molinari che sta dimostrando come con la concretezza si possano ancora ottenere importanti risultati per i piemontesi e soprattutto, in questo caso, per gli studenti”. Lo ha detto oggi il Presidente del Gruppo regionale della Lega Nord Mario Carossa.

IL PIEMONTE SALVAGUARDA LE BORSE DI STUDIO: IN COMMISSIONE NESSUN TAGLIO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO



IL PIEMONTE SALVAGUARDA LE BORSE DI STUDIO: IN COMMISSIONE NESSUN TAGLIO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO

L’assessore regionale all’Università, Riccardo Molinari: “Per la Giunta Cota la formazione universitaria è un investimento strategico. Se l’aula confermerà l’emendamento oggi approvato, si otterrà un importante risultato politico per l’Università”.
Oggi, 30 gennaio, la Commissione Bilancio del Consiglio regionale del Piemonte si è riunita per approvare il maxiemendamento al bilancio di previsione 2014, utile anche a recepire le osservazioni espresse dai revisori dei conti.
Nel maxiemendamento approvato dalla Commissione si prevede che per il 2014 la Regione Piemonte  stanzi 10 milioni di euro per le borse di studio universitarie, una cifra pari a quella stanziata per l’anno 2013 e di 2 milioni superiore rispetto allo stanziamento di 8 milioni previsto nell’originale progetto di bilancio per il 2014. Dunque, se il bilancio preventivo sarà approvato inalterato dal Consiglio regionale, quest’anno non si assisterà a nessun taglio alle borse di studio piemontesi rispetto allo scorso anno.
Al contrario, per il 2014 lo Stato centrale ha tagliato di un milione di euro il suo finanziamento delle borse di studio, passando da 7 a 6 milioni.
Come assessore all’Università – dice Riccardo Molinari - mi sono molto impegnato per ottenere questo stanziamento, che per me rappresentava il risultato minimo. Sarebbero necessarie maggiori risorse per coprire il 100% degli idonei alla borsa in Piemonte ma, nel contesto in cui  ci troviamo, lo stanziamento di una somma pari a quella dell’anno scorso è comunque un risultato molto positivo. Infatti, il maxiemendamento approvato è inteso a recepire le indicazioni dei revisori dei conti nel senso di una riduzione degli stanziamenti regionali. Pertanto, il maxiemendamento contiene riduzioni di spesa in relazione a molti capitoli del bilancio. In questo contesto, lo stanziamento aggiuntivo di 2 milioni rispetto al progetto di bilancio originario, utili a pareggiare lo stanziamento dello scorso anno, rappresenta un’assoluta eccezione. La Giunta Cota ha così dimostrato ancora una volta di non praticare una politica di tagli lineari indiscriminati ma di operare una revisione ragionata della spesa. In particolare, ha dimostrato di sapere che la formazione universitaria è un investimento strategico per la crescita della Regione, tutelandola di conseguenza. Confidiamo quindi che il Consiglio regionale non farà mancare la definitiva approvazione di questo stanziamento”.
 Vogliamo continuare ad operare in questa direzione – conclude l’assessore Molinari nonostante le crescenti difficoltà createci dal Governo di Roma che, a distanza di anni, ancora non emana i decreti attuativi della riforma del diritto allo studio universitario. Questa riforma, se attuata, renderebbe più efficiente il sistema del diritto allo studio,  soddisfando meglio le esigenze degli studenti. Proprio per ovviare a questa inerzia ho presentato un disegno di legge regionale, già approvato dalla Giunta, che riforma il sistema del diritto allo studio nel senso di una maggiore flessibilità e razionalità dei servizi erogati agli studenti. Per far fronte alla diminuzione delle risorse pubbliche su questo settore strategico, nella riunione del Coreco svoltasi oggi 30 gennaio abbiamo concordato con i rettori delle università piemontesi la necessità di coinvolgere le altre istituzioni territoriali e soggetti privati per pensare anche a modelli alternativi di finanziamento del diritto allo studio a supporto delle politiche messe in campo dalla Regione".