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sabato 30 ottobre 2010
GIARDINO DELL'AMICIAZIA (O AMICIZIA?)
FESTA LEGA NORD COLLEGNO-GRUGLIASCO
venerdì 29 ottobre 2010
VIALE CERTOSA: MOZIONE LEGA NORD
Piemont Padania
Grup Consiliar Comun-a ‘d Colegn.Piassa ‘dla Republica.
Gruppo Consiliare Comune di Collegno. Piazza della Repubblica.
Ø Al Presidente del Consiglio e all’Assemblea Sovrana
Collegno, 12/07/2010
MOZIONE
Oggetto: “SICUREZZA SUL VIALE CERTOSA”
RIBADENDO
Che la sicurezza di pedoni e ciclisti è direttamente proporzionale alla qualità della vita e che una semplice passeggiata non deve essere fonte di rischio
A SEGUITO
Di ripetute sollecitazioni da parte dei Consiglieri e dell’ultimo esempio dell’ 11/07 c.a. dove una vettura fuori controllo ha invaso e attraversato la via pedonale a fianco di Viale Certosa, per fortuna in quel momento sgombra di pedoni e ciclisti
RITENENDO
Che non si possa sempre fare affidamento sulla fortuna
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA
Il Sindaco e gli Assessori competenti a chiedere alla provincia che in coincidenza dell’apertura di Viale Certosa sulla connessione alla tangenziale e alla Statale n.24 venga realizzata una protezione della pista di servizio nel tratto realizzato con il primo lotto di lavori.
SICUREZZA SUL VIALE CERTOSA
giovedì 28 ottobre 2010
BORSE DI STUDIO REGIONALI
In questi giorni stiamo assistendo a polemiche montate ad arte su di una proposta esposta in un video postato su YouTube dal governatore del Piemonte
Roberto Cota.Che cosa ha detto il Governatore?
L'idea lanciata da Cota sembra andare nella direzione di una regionalizzazione delle borse di studio nel senso che, ogni regione, dovrebbe farsi carico delle borse di studio non in base agli atenei presenti nella propria regione, ma in base agli studenti residenti che ne vogliano fare richiesta.Perchè questa proposta?
La proposta nasce dal dato oggettivo che le regioni nelle quali vi sono università con un maggior afflusso di studenti non residenti risultano penalizzate (esempio del Piemonte 64% di borse di studio per studenti residenti e 36% per studenti non residenti), mentre le regioni con una "mobilità passiva" minore possono utilizzare la quasi totalità dei loro fondi per studenti residenti. Questo, ovviamente, crea un iniquità ai danni degli studenti delle regioni "virtuose".Come funzionerebbe il nuovo sistema?
Il sistema che dovrebbe nascere dalla proposta del Governatore del Piemonte si basa sul principio che, in un'ottica federalista dello Stato, ogni regione dovrebbe occuparsi di fornire le borse di studio ai propri residenti indipendentemente dall'università frequentata. Questo fa si che, regolando su scala nazionale un "costo standard" in base al numero di studenti residenti in ogni regione, si possa ristabilire un sistema equo che garantisca a TUTTI GLI STUDENTI lo stesso diritto allo studio.
Qual è il principio fondante di questa proposta?
Il principio che viene salvaguardato e che è prioritariamente al primo posto nello sviluppo di questa proposta è quello di garantire il diritto allo studio. Infatti gli studenti meritevoli che ne hanno diritto e attualmente percepiscono la borsa studio continueranno ad averla (erogata dalla propria regione di residenza), mentre gli studenti delle regioni con la mobilità passiva maggiore potranno veder salvaguardato il loro diritto a prescindere dall'afflusso di studenti non residenti, che è sicuramente motivo di orgoglio, in un sistema più virtuoso e corretto.
In conclusione credo che quest'ipotesi, se portata avanti su scala nazionale con una legge che abbia effetto sul sistema di gestione del diritto allo studio di tutte le regioni, non diminuirà ma semmai aumenterà il numero di studenti che potranno usufruire delle borse di studio. Se qualcuno ha interessi diversi dalla salvaguardia del diritto allo studio e dalla difesa degli interessi dei nostri studenti questo non è mai stato, e mai sarà, un nostro problema.Alessandro Sciretti
Coordinatore Movimento Universitario Padano
mercoledì 27 ottobre 2010
NESSUN TAGLIO ALL'EDISU PERO'.... BASTA PAGARE AL POSTO DI ALTRI!!!!
Sono quindi tutte false le notizie uscite nei giorni scorsi riguardo ai tagli che avrebbero colpito l'Edisu. Infatti, Roberto Cota ribadisce: «Non taglieremo le borse di studio. Nell’anno in corso e nel prossimo intendiamo garantire il diritto dei ragazzi piemontesi ad avere quel che spetta loro. Quest’anno gli stanziamenti sono inalterati. Abbiamo recuperato risorse non spese in precedenza e le abbiamo aggiunte a quelle destinate in maniera mirata. Era inutile di fronte a soldi non spesi stanziare ulteriori risorse». In futuro, però, le cose dovranno cambiare: «In Piemonte dev’essere fatta un’attenta valutazione che porti in futuro la Regione a finanziare le borse di studio dei piemontesi. Ritengo sbagliato che ogni regione non si faccia carico delle borse di studio dei propri cittadini».
martedì 26 ottobre 2010
A VOLTE VINCONO I BUONI
lunedì 25 ottobre 2010
GRUGLIASCO: UN NUOVO MUNICIPIO NEL PARCO PORPORATI? NO GRAZIE!
domenica 24 ottobre 2010
venerdì 22 ottobre 2010
1 POSTO DI AGENTE - CATEGORIA C
giovedì 21 ottobre 2010
ROBERTO COTA AL SALONE DEL GUSTO
mercoledì 20 ottobre 2010
COTA - BRESSO = 2 - 0 !!!!
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dal Governatore del Piemonte contro la sentenza del Tar. «Ero sicuro delle mie ragioni e dunque non avevo dubbi su questo risultato. Adesso lasciamoci alle spalle questa brutta pagina e rimbocchiamoci ancora di più le maniche per rilanciare il Piemonte», ha dichiarato a caldo il Governatore e aggiunge: «Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar sui riconteggi entrando nel merito. Ha dimostrato che i ricorsi dell’ex presidente della Regione erano infondati e che il mio era fondato. Però adesso basta, la gente è inviperita, io non faccio polemiche, i voti sono già stati contati e sono voti validi. È giunto il momento di mettere la parola fine a questa vicenda, chi ha perso accetti la sconfitta, faccia opposizione e cerchi di rappresentare gli interessi della gente».
Risultato finale da Torino: COTA - BRESSO: 2 - 0 !!!!
martedì 19 ottobre 2010
ANDIAMO AVANTI PER IL PIEMONTE
lunedì 18 ottobre 2010
A SCUOLA DI DEMOCRAZIA
Qualche giorno fa a Torino si è tenuta l'ennesima manifestazione contro la riforma scolastica attuata dal Ministro Gelmini. Senza rientrare di nuovo nei dettagli del decreto, occorre fare alcune doverose considerazioni.
Premesso che siamo stati tutti adolescenti con una forte avversione all'edificio scolastico, sembra che oggi le cose procedano lungo percorsi davvero singolari.
Prima di tutto vediamo professori e studenti dalla stessa parte dei cortei: i primi per difendere il proprio stipendio e quella che sempre più sta diventando una casta di intoccabili; gli altri per difendere il proprio futuro, così dicono, ma in realtà per perdere un po' di lezioni e passare qualche ora in compagnia.... Buon divertimento!
Già, di divertimento si tratta, perché dopo aver strumentalizzato i bambini delle elementari per opporsi al governo, ora il sinistro mondo dell'opposizione cerca seguaci tra i ragazzi che per saltare una lezione sono disposti a sfilare in piazza senza neanche sapere il motivo. Per non parlare dei centri sociali che partecipano ai cortei per abitudine anche se scuola, lavoro e famiglia sono istituzioni per loro quasi sconosciute. Sarei proprio curioso di vedere quanti di loro hanno letto il decreto, con tutte le successive modificazioni, o quanti sanno che alla Camera si stanno ancora apportando modifiche, oppure quanti sanno realmente dove saranno i cambiamenti rispetto alla precedente realtà scolastica e universitaria. La risposta più concreta che ho avuto chiedendo a dei ragazzi cosa non piacesse loro della riforma è stata "vorrei vedere te che cosa avresti fatto con sei ore da sessanta minuti ogni giorno!". Chissà se si rendono conto che un lavoratore qualsiasi ne lavora otto senza tante proteste… e chissà se i professori dall'alto del loro titolo sanno che un operaio medio guadagna meno di loro lavorando il doppio delle ore…
Probabilmente nessuno si è posto domande prima di scendere in piazza e direi che nessuno lo ha fatto neanche dopo, altrimenti si sarebbero accorti di quanta incoerenza ci fosse nelle loro azioni.
Guardando i registri delle scuole quel giorno risultano parecchi assenti, è vero, molti per i motivi già analizzati, ma c'è anche chi a scuola voleva entrare e gli è stato impedito. In altre parole in nome del diritto di protestare si è bellamente negato il diritto di frequentare le lezioni a chi di protestare non ne aveva intenzione.
sabato 16 ottobre 2010
AUMENTI FANTASMA DELLA RACCOLTA RIFIUTI
Quello del C.I.D.I.U. è un contratto dal valore di 6 milioni di euro ma, durante il Consiglio Comunale del 14/10/2010, abbiamo scoperto che nessuno del governo della città sa se esista o se sia stato firmato. In merito, l’assessore non parla. Un silenzio totale, incredibile, surreale e grottesco.
I consiglieri di maggioranza, invece, rispondono in modo infastidito dicendo che è ormai una questione vecchia e superata (?). Il punto è che il contratto, del quale è stata richiesta una copia ma senza alcun esito, dà mandato al Cados di applicare le nuove tariffe con un aumento del 20%. Ovviamente nel caso in cui si verificasse l’ipotesi che il contratto non sia ancora stato firmato tutto ciò renderebbe illegali le bollette della raccolta rifiuti.
Gruppo Consiliare Lega Nord Piemont Padania di Collegno.
La mozione presentata da Civica Movimento Democratico per Collegno e sostenuta anche dal gruppo della Lega Nord chiedeva:
Oggetto: Contratto di servizio con il CIDIU per la raccolta rifiuti.
Considerato:
- Che la raccolta dei rifiuti urbani di Collegno e gli altri servizi ad essa collegata è affidata al CIDIU Spa;
- Che l’affidamento è regolato da un contratto di servizio scaduto alla fine del 2007, prorogato prima di un anno e poi di altri nove mesi, proroga decisa d’autorità dal Cados per evitare che eventuali aumenti scattassero prima delle elezioni comunali;
- Che il contratto di servizio è scaduto quindi al 30 settembre 2009;
- Che in corso vi sono trattative tra il Comune e il Cidiu per un nuovo contratto di servizio;
- Che l’adeguamento tariffario chiesto dal Cidiu in base all’analisi dei costi si aggira tra il 15% e il 20%;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE A RIFERIRE IN CONSIGLIO, AD INFORMARE COMPIUTAMENTE CIRCA LA REALE SITUAZIONE E AD ACCETTARE IL CONFRONTO PRIMA DELLA STIPULA DEL NUOVO CONTRATTO DI SERVIZIO CON IL CIDIU.
Hanno votato NO i consiglieri del Pd Bernardini, Cappadonia, Cavallone, D’Agostino, Garruto, Mellace, Molinari, Monastra, Pontrelli, Romagnolo, Rosano, Sciarrino, Superbo e il consigliere dell’Italia dei valori Bo.
Hanno votato SI i consiglieri della Lega Nord Bardella, Broglio, Ceretto, i consiglieri del Pdl Crivellaro, D’Amico, Fichera, Iacobucci, Sardo, il consigliere di Futuro e Libertà Di Filippo, il consigliere della Civica Lava, il consigliere dell’Udc Martina ed infine il consigliere dell’Italia dei valori Cicchetti* e il consigliere del Pd Pirrello*.
Il consigliere di Sinistra per Collegno, invece, si è astenuto.
* = Vista la videata, richiesta dal Capogruppo della Lega Nord Claudio Broglio, tali consiglieri hanno dichiarato entrambi di avere sbagliato (?).
venerdì 15 ottobre 2010
PISTA CICLABILE, TUTTO DA RIVEDERE
PISTA CICLABILE, TUTTO DA RIVEDERE
E nelle Vie MONCENISIO e SUSA,
TORNA LA SPERANZA!
La Lega Nord ha indotto la maggioranza accettando un loro emendamento ad approvare una mozione che
“IMPEGNA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE A RIVEDERE LA VIABILITA’ COMPRESA LA PISTA CICLABILE”
Ora abbiamo chiesto che il tutto venga portato in commissione consiliare dove potremo ripensare alla viabilità della zona.
La LEGA NORD chiede alla cittadinanza di comunicare le proprie istanze in merito contattandoci al 366-4723042
giovedì 14 ottobre 2010
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mercoledì 13 ottobre 2010
LA RIFORMA DELLA SCUOLA
Il tema scuola viene purtroppo troppo spesso strumentalizzato. La riforma è entrata in atto il 1° settembre 2009 per la scuola primaria e secondaria di primo grado, mentre per la scuola secondaria di secondo grado il 1° settembre 2010. Un discorso apparte invece è stato già fatto per quanto riguarda l'Università (nel nostro articolo del 5 ottobre). Approfondiamo quindi adesso i cambiamenti apportati alla scuola primaria e secondaria di primo grado e alla scuola secondaria di secondo grado.
Il decreto Gelmini consta di otto articoli. Questi i più importanti (e contestati):
L’articolo 1 introduce l’insegnamento della “Cittadinanza e Costituzione” nel primo e secondo ciclo dell’istruzione e nella scuola dell’Infanzia. Non è una novità assoluta, perché l’insegnamento esiste già. La preoccupazione è che gli insegnanti di sinistra utilizzino politicamente lo studio della Costituzione. Per questo la Lega Nord ha chiesto e ottenuto che, al fianco della Costituzione, vengano studiati gli Statuti regionali (e quelli provinciali e comunali), vere Carte Costituzionali dei nostri popoli.
L’articolo 2 prevede la reintroduzione del voto in condotta, a nostro avviso positivo affinché si riaffermi una cultura dei diritti ma anche dei doveri, perché i nostri giovani capiscano fin dalla scuola che esistono delle regole che devono essere rispettate. E’ questa una prima risposta – anche se non esaustiva – al fenomeno del bullismo nelle scuole.
L’articolo 3 contiene la reintroduzione del voto espresso in decimi, in tutte le scuole.
L’articolo 4 prevede la reintroduzione del maestro unico nella scuola elementare. La Lega Nord ha subordinato il suo voto favorevole al decreto a condizione che ci fossero precise garanzie sul mantenimento del tempo pieno, che, come è noto, è più utilizzato al Nord, dove entrambi i genitori lavorano. Il tempo unico non si tocca e, anzi, eliminando la compresenza degli insegnanti, viene implementato di oltre il 50 per cento, senza ovviamente oneri a carico degli Enti Locali. Restano gli insegnanti di inglese, musica e religione. Le famiglie possono scegliere tra le 24, le 27, le 30 e le 40 ore. Se è vero, come dice la sinistra, che con la scuola a moduli la nostra elementare è all’8° posto nelle graduatorie europee, è pur vero che quando vi era il maestro unico eravamo al 2° posto dopo la Finlandia. Il maestro unico, infine, restituisce ai nostri bimbi un’unica figura di riferimento, così importante anche dal punto di vista pedagogico e di autorevolezza.
L’articolo 5 – fortemente voluto dalla Lega Nord in Consiglio dei Ministri – riguarda infine il contenimento dei costi dei libri di testo, che rappresentano una voce importante nel bilancio familiare delle famiglie. L’articolo prevede che si debbano adottare i libri il cui editore si impegna a mantenere il testo invariato per 5 anni. Proprio grazie a una battaglia della Lega Nord, infine, nel maxiemendamento al decreto Gelmini le graduatorie per le scuole elementari sono tornate su base provinciale e non nazionale, come inizialmente previsto dal governo.
Le bugie dette dalla sinistra:
Si sarà bocciati con il 7 in condotta. FALSO. Si può essere bocciati con il 5.
Si cancella il tempo pieno. FALSO. Le famiglie possono scegliere tra le 24, 27, 30 e 40 ore settimanali. Come si è detto, con l’eliminazione delle compresenze il tempo pieno sarà aumentato.
Con il maestro unico si perde in qualità. FALSO. Innanzitutto il maestro non è solo, perché vengono comunque mantenuti gli insegnati di religione ed inglese. Spariscono – quelli si – i moduli, cioè i 3 insegnanti che ruotano su 2 classi o i 4 che ruotano su 3. Il sistema a moduli è un’anomalia tutta nostra, nata in un momento di calo della natalità e del numero degli scolari, visto che nella maggior parte d’Europa vige il sistema del maestro unico. Una delle principali obiezioni è che un solo insegnante non può conoscere bene tutte le materie: peccato che gli insegnanti elementari afferiscano a un’unica classe di concorso, che li abilita in tutte le materie, senza ruolo specifico.
Verranno tagliati gli insegnanti di sostegno. FALSO. Né il decreto, né il piano programmatico del Ministero parlano di riduzione degli insegnanti di sostegno.
Utilizzo del decreto legge non suffragato dall’urgenza. FALSO. L’urgenza è data dalla necessità di porre un freno al degrado in cui versa la scuola ed agli episodi di bullismo.
Verranno chiuse le scuole di montagna. FALSO. Il piano programmatico prevede “il progressivo superamento delle attuali situazioni relative a plessi e a sezioni staccate con meno di 50 alunni” ma specifica che ciò riguarda “territori non ubicati nelle comunità montane o nelle piccole isole”.
Il governo non pensa ai precari. FALSO. Con un emendamento al disegno di legge, il governo ha deciso di riaprire le graduatorie di insegnamento anche per il 9° ciclo delle Ssis (Scuole di specializzazione per l’insegnamento alle superiori), che invece il governo Prodi aveva escluso, discriminando pesantemente alcuni specializzandi.
sabato 9 ottobre 2010
ROBERTO MARONI A TORINO
Lunedì 11 ottobre alle ore 18 il Ministro dell'Interno Roberto Maroni sarà a colloquio con Sergio Chiamparino in occasione della pubblicazione del libro "La sfida" scritto dal primo cittadino di Torino. L'incontro avverrà presso il Teatro Carignano in piazza Carignano 6. L'ingresso è libero fino a esaurimento posti.
mercoledì 6 ottobre 2010
IN PRIMA LINEA COI CITTADINI
martedì 5 ottobre 2010
RIFORMA UNIVERSITARIA
http://www.mgptorino.com/mgp/docs/Riforma_Universitaria_Gelmini.pdf
lunedì 4 ottobre 2010
FESTA LEGA NORD A MONCALIERI
Programma della Festa:
Venerdì 8:
ore 19 apertura stand gastronomico.
ore 21 Intervento del Governatore del Piemonte Roberto Cota.
Sabato 9:
ore 16 torneo a coppie di calciobalilla.
ore 18 tavola rotonda: I 120 giorni del Sindaco Meo.
ore 19 apertura stand gastronomico.
ore 21 selezione per Miss Padania 2011.
Domenica 10:
ore 16 inizio torneo di carte (scala 40).
ore 17.30 conferenza dibattito: Risorgimento e unità d'Italia...... verità e bugie.
ore 19 apertura stand gastronomico.
ore 21 comizio dell'Euro Parlamentare Mario Borghezio.
Menù
Antipasto
Trippa ad Moncalè
Pasta e fagioli
Grigliata mista con contorno