Cota, che ha visitato gli stabilimenti della Chrysler, sostiene che "quel tipo d’investimento che è stato fatto negli Usa è lo stesso che sarà fatto nello stabilimento di Mirafiori. La sfida non è quella di andare via, ma quella di aumentare i posti di lavoro sul nostro territorio".
Il presidente svela che "Marchionne mi ha parlato a lungo e soltanto di cose positive, di aggiungere e non di togliere, di portare nuove cose a Torino, in particolare di come rilanciare Mirafiori, producendo auto che siano vincenti, e l'occupazione".
“A Detroit - ricorda - ho visitato lo stabilimento Chrysler di Jefferson North e, per stare sul concreto, lì ho visto uno spaccato di come sarà Mirafiori. Mi è piaciuto molto per l'alta tecnologia, il lavoro e i modelli vincenti. Se anche noi lavoriamo sui fatti nessuno ci toccherà nulla".
Cota è tornato sull’argomento il 6 febbraio: “Le macchine non bisogna produrle in Cina, ma si possono produrre qui, da noi. L'internazionalizzazione, cioè la possibilità di agire al meglio su tutti i mercati, è una scelta di modernità. E’ una cosa sbagliata la delocalizzazione. A me, come presidente della Regione, interessa che qui in Piemonte aumentino i posti di lavoro e che questo venga considerato un territorio produttivo. Dal mio punto di vista - ha aggiunto - la strada da seguire è concentrarsi sui fatti e i fatti che oggi noi abbiamo davanti e dobbiamo costruire sono quelli di modernizzare lo stabilimento di Mirafiori perché dietro c'é una filosofia che è quella di dire che il nostro può essere un sistema produttivo e industriale e può e deve essere, da questo punto di vista, competitivo".
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