lunedì 21 maggio 2012

La Lega toglie la pensione a mafiosi e terroristi


 Addio pensione per mafiosi e terroristi. L'emendamento presentato dai senatori leghisti,Sandro MazzatortaAngela Maraventano e Roberto Mura, prevede che in caso di "sentenza di condanna" per i reati di terrorismo, mafia e stragismo "il giudice disponga la sanzione accessoria della revoca" dell'indennità di disoccupazione, dell'assegno sociale, della pensione sociale e della pensione per gli invalidi civili. Inoltre è prevista "la revoca dei trattamenti previdenziali" qualora questi derivino "da un rapporto di lavoro fittizio a copertura di attività illecite". Comunque "i condannati possono beneficiare, una volta che la pena sia stata completamente eseguita e previa presentazione di apposita domanda, delle prestazioni previste dalla normativa vigente in materia, nel caso in cui ne ricorrano i presupposti". Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il ministro della Giustizia, d'intesa con il ministro del lavoro, "trasmette agli enti titolari dei relativi rapporti l'elenco dei soggetti già condannati con sentenza passata in giudicato" per i reati di terrorismo, mafia e stragismo per rendere operativa la revoca, senza che questo abbia effetti retroattivi.
"Grazie all'impegno del vicepresidente Mazzatorta e di tutto il gruppo della Lega Nord  abbiamo raggiunto un risultato davvero importante", ha dichiarato Federico Bricolo, capogruppo leghista a Palazzo Madama.Mazzatorta, primo firmatario dell'emendamento in questione e capogruppo per il Carroccio in commissione lavoro, ha evidenziato evidenzia che "questa norma dimostra l’impegno costante e determinato della Lega Nord nel contrasto alle organizzazioni criminali anche sotto il profilo della revoca di trattamenti e benefici economici che lo Stato non può elargire a persone colpevoli di reati di gravissimo allarme sociale come lo sono proprio i delitti di mafia e di terrorismo”.

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