venerdì 9 novembre 2012

NOVITA' E RIFLESSIONI SULLE ULTIME VICENDE URBANISTICHE DI COLLEGNO E IL LAVORO DELLA LEGA NORD IN MERITO.



Intervento del consigliere Broglio relativo alla delibera 2) nella commissione del 06/11/2012 e richieste riguardo alla delibera 1).
Riguardo alla Delibera 1) di cui è prevista la discussione nella 6ª commissione del 14/11/2012:
SETTORE URBANISTICA E AMBIENTE - EDILIZIA RESIDENZIALE CONVENZIONATA
REALIZZATA AI SENSI DELL'ART. 35 DELLA LEGGE 865/1971 E AI SENSI DELL'ART. 18 DEL
D.P.R. 380/2001 - RIMOZIONE DEI VINCOLI NELLA DETERMINAZIONE DEL PREZZO MASSIMO DI CESSIONE E DEL CANONE MASSIMO DI LOCAZIONE DELLE UNITA' ABITATIVE E RELATIVE PERTINENZE - APPROVAZIONE CRITERI E SCHEMA DI CONVENZIONE.

come richiesto in modo ufficiale all’interno del Consiglio Comunale del 25/10/2012 – dove la motivazione del ritiro della delibera è stata, dall’Assessore Martina, motivata nell’assenza di risposta tecnica immediata, di seguito si riporta le richieste fatte dalla Lega Nord in detto Consiglio.
Ribadendo che questa delibera prende atto del fallimento di politiche abitative social-comuniste pensate per fare case a basso reddito con bassi costi che nessuno è in grado di mantenere per gli alti costi  si chiede:
Segnalando la difficoltà interpretativa dell’applicazione equa di questa delibera quando si vanno ad affrontare alloggi realizzati in ERP rispetto a quelli di Edilizia Convenzionata si chiede:
  1. Che  vengano esemplificati i due casi tipo, nel caso della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e che restino a memoria applicativa della delibera in oggetto.
  2. Che  venga esemplificato il caso tipo, nel caso di unità immobiliari realizzate in diritto di superficie non trasformato in diritto di proprietà, che resti a memoria applicativa della delibera in oggetto.
  3. Si chiede inoltre di avere in visione lo schema di convenzione integrativa ( di cui al punto 3 della’ultima sezione della delibera in oggetto) per valutarne l’esatta portata.
  4. Si chiede di conoscere il costo incidente delle spese di rogito nelle simulazioni di cui sopra.
  5. Si chiede di verificare la possibilità di calmierare il costo del rogito che a volte incide più del valore di trasformazione del diritto.
Riguardo alla Delibera 2) di cui è prevista la discussione nella 6ª commissione del 14/11/2012:
PRATICA EDILIZIA N. 278/2012 DEL 22/05/2012 PROT. N. 21607/2012. PERMESSO DI
COSTRUIRE IN DEROGA AI SENSI ART. 14 D.P.R. N. 380/2001 E S.M.I. E LEGGE N. 106/2011 E
S.M.I. PER CAMBIO DESTINAZIONE D'USO DI FABBRICATO TERZIARIO INCOMPIUTO A
RESIDENZA E TERZIARIO SITO IN VIA ANTONELLI N. 12 - PROPRIETA' SOCIETA'
METROPOLIS S.R.L. - APPROVAZIONE DEROGA.
…si rimanda alle domande e considerazioni poste nella memoria della Lega Nord depositata ed allegato al verbale della 6ª commissione del 06/11/2012 che, per completezza di informazione, si inviano nuovamente.
1)    Stiamo parlando di un cambio di destinazione d’uso per edificio di interesse pubblico ma non mi sembra lo sia  (vedere Art. 14 del Testo Unico per l’edilizia)

·        Per il rilascio di un permesso in deroga manca la condizione essenziale, ovvero l’interesse pubblico! Lo Studio SCIOLLA-VIALE viene incaricato di formulare  un parere.  ( Salvo smentita, da quanto emerso in commissione sembrerebbe che lo Studio Sciolla sia anche consulente di imprese di costruzioni ed immobiliari in Torino , nello specifico ad esempio delle Coop. Di Vittorio , San Pancrazio e che  l’ Avv. Sergio Viale sia  Presidente del Consorzio che sta realizzando le  Opere di urbanizzazione previste dal P.P. della ELBI )

L’ avvocato nel parere dichiara:
 “…………. che il Consiglio Comunale dovrebbe focalizzarsi segnatamente sulla   sussistenza dei presupposti individuati dalla legge ……………… in altre parti del documento l’avvocato SCIOLLA dice che la “circolare regionale 7/UOL non chiarisce molto lo scarno testo normativo.”

In altre parole si individua nel Consiglio Comunale l’unico soggetto che si assume tutta la responsabilità della decisione.
L’avvocato, in poche parole, dice che siccome l’intervento è privato non è necessario individuare uno specifico interesse pubblico bensì bisogna verificare solo che questo permesso non sia in contrasto con interessi pubblici prevalenti . Praticamente l’avvocato interpreta la legge inventando un passaggio che non esiste. Secondo l’avvocato SCIOLLA Consiglio Comunale dovrebbe interpretare l’articolo 14 in base a questa nuova normativa inventata.
Ribalta la funzione del Consiglio Comunale che da applicatore delle leggi le interpreta e dispone !!!!
scaricando sui consiglieri la non ottemperanza dell’Art. 14
E’ una vera forzatura di cui il Consiglio Comunale deve essere messo al corrente.
Ma l’avvocatura del comune di Collegno che cosa dice nel merito del Parere pervenuto ?
IN RISPOSTA A QUESTO, AL FINE DEL RAGIONAMENTO GENERALE CHE DEVE COINVOLGERE TUTTO IL CONSIGLIO COMUNALE, RIPORTO QUANTO RISPOSTO DAL DOTT. TOMARCHIO IN MERITO A QUANTO SOPRA L’8 NOVEMBRE 2012 CON PROT. 46337:
“In relazione a quanto emerso nella seduta del 06.11.2012 della VI Commissione Consiliare (urbanistica ed edilizia privata), si precisa che l’Avvocatura Comunale ritiene condivisibili le argomentazioni svolte nel parere legale di cui al prot. n. 37617 dell’11.09.2012 a firma dell’avv. Alessandro Sciolla che ha affrontato in maniera esaustiva le tematiche sottese alla normativa regionale.”
- viene spontaneo chiedersi:
l’Avvocatura Comunale  (Avv.ti  Graziella Salomone e Enrica Chiusano ) hanno letto la memoria depositata dalla Lega Nord?
Hanno avuto la stenografia degli interventi fatti in commissione ?
Come hanno fatto a strutturare la loro risposta  con tale assoluta convinzione l ‘8 Novembre 2012 senza aver potuto leggere le spiegazioni richieste dalla memoria depositata dalla Lega Nord all’Arch. De Cristofaro e del Geom. Gentile, in quanto il 09/11/2012 non ancora arrivata al Gruppo richiedente?
La seconda parte della risposta data dal Dott. Tomarchio riporta quanto segue:
“Si sottolinea altresì che l’organo deputato ad assumere la decisione sulla suddetta pratica è il consiglio comunale, così come previsto dalla legge e dalla circolare regionale.”
E questa risposta sottintende, comunque, che tutto il consiglio sia assolutamente consapevole che l’approvazione di questa delibera creerebbe un  PRECEDENTE, oppure no?
In ogni caso il tema di questo progetto dev’essere preso dall’origine. Quanti Consiglieri hanno capito qual è la situazione di partenza di questo complesso ? Il bello è che, senza alcuna capacità critica, sia già stata predisposta la bozza di delibera favorevole, senza che si siano affrontati gli importanti riflessi ed aspetti che questa delibera determina sul territorio di Collegno. Quanti Consiglieri hanno capito qual è la portata di questa delibera sul territorio di Collegno ? Gli uffici del comune ( urbanistica ed edilizia ), paladini della difesa di un piano regolatore sballato, hanno già cambiato rotta ? trovano in questa deregolamentazione la soluzione urbanistica modello ?
Tutti i pareri e le decisioni espressi nella bozza di delibera si basano sul parere dell’avvocato SCIOLLA e sul Responsabile del Procedimento geom. GENTILE  che non precisa in nessun passaggio qual è la situazione attuale dell’immobile.
1.     La convenzione edilizia scaduta nel 2003 è stata attuata integralmente ?
2.     Che cosa è successo dal 2003 ad oggi ?
3.     Sono passati nove anni ! I permessi edilizi durano tre anni ?
4.     Il comune di Collegno come ha gestito questa situazione ?
5.     Le aree a servizi sono state dismesse ?
6.     Le aree previste ad uso pubblico in attuazione del progetto che fine hanno fatto?
7.     Gli oneri di urbanizzazione sono stati pagati?
8.     Il costo di costruzione  è stato pagato ?
9.     L’immobile si dice che è tamponato.
10.                      E’ un fabbricato al rustico?
11.                      E’ accatastato ? 
12.                      E’ un immobile esistente ?
13.                      Allora paga l’IMU ?
14.                      La convenzione originaria è decaduta nel 2003. A quale normativa si sottopone il fabbricato con l’avvenuta decadenza della convenzione ?
15.                      Il comune che cosa ha perso in termini economici in questi anni di sospensione dei lavori ?
16.                      Quali provvedimenti sono stati presi per decretare la sospensione dei lavori per un così lungo tempo ?
17.                      I permessi sono stati dichiarati decaduti ?
18.                      Si richiede che tutti gli atti a supporto di questa delibera vengano integrati in tempo utile per il voto in Consiglio Comunale con una relazione del dirigente dell’urbanistica che chiarisca tutti questi aspetti e rappresenti al Consiglio Comunale la esatta portata di una delibera in deroga di questo genere.  Noi anticipiamo  che dare questa  deroga ad un fabbricato privato , senza alcun interesse pubblico, vuole dire che nessun’altra richiesta in futuro potrà essere negata. Vuole dire che chiunque potrà modificare il piano regolatore vigente e che il Consiglio Comunale farà da segretario alla morte della pianificazione territoriale.
19.                      Si richiede che tutti gli atti a supporto di questa delibera vengano integrati con una relazione del  Responsabile del Procedimento che chiarisca tutti gli aspetti storici e normativi vigenti. Nella Relazione attuale del Responsabile del Procedimento si legge: “ i lavori di costruzione del predetto fabbricato ebbero inizio in data 05/11/2002 e successivamente alla realizzazione della struttura in cemento armato ed alla muratura di tamponamento” ……….e poi che cosa è successo ?
20.                      Si richiede un parere scritto dell’avvocatura comunale a supporto di questa delibera
21.                      nella Bozza di delibera si chiede di modificare l’altezza da 7 a 14 piani !!! creando un PRECEDENTE per tutti gli altri edifici di Collegno. PR stravolto se deroga, deve valere per tutti. Se la deroga viene concessa in un caso come questo che non ha rilevanza di interesse pubblico , la deroga dovrà essere concessa in tutti gli altri casi che arriveranno in consiglio comunale. E non si potrà dire e selezionare i casi perché sì che così sarà nuovamente usata una discrezionalità da procura della Repubblica.
22.                      Il C/C si rende responsabile di una scelta arbitraria che , tra l’altro va in contrasto con la delibera fatta per la riduzione delle altezze degli edifici.
23.                      nella Bozza di delibera si chiede di modificare la Densità edilizia da 1.2 mq/mq a 1.6 mq/mq  !!!! Si crea così un altro PRECEDENTE molto preoccupante.
24.                      nella Bozza di delibera ( veramente carente di istruttoria………..oserei dire scandalosamente carente di istruttoria urbanistica e tecnica ) non si analizza la situazione delle aree a servizi. Il PRGC attuale prevede uno standard urbanistico di 29 mq per abitante per cubature sino a 1 mq/mq (Art. 12 norme attuazione) per cubature superiori fino a 1.20 mq/mq si arriva a 46 mq per abitante – con questa deroga si passa a 1.60 mq/mq. Questo vuole dire che chiunque costruisca o trasformi edifici esistenti con questo indice non assolve più standards a servizi ? La portata di questa deroga è molto complessa e richiede precise decisioni tecniche ed urbanistiche a valere per tutti.

Indice edificatorio da 0,8 a  1 =  29 mq/abitante da dare a servizi PRGC Vigente
Indice edificatorio da 1,00 a  1,20 =  46 mq/ab. da dare a servizi PRGC Vigente
Indice edificatorio da 1,20 a  1,60mq ? cosa succede?
25.                      nella relazione del Responsabile del Procedimento si dice inoltre che il piano 13 e 14 del complesso restano come vani tecnici ……… che dimensioni hanno e che funzioni dovranno svolgere ?
26.                      Non è che nel tempo si potranno trasformare anche questi in deroga ?
27.                      Qual è il parere del responsabile ?
28.                      Le norme di attuazione del PRGC vigente come si applicano ad un edificio di queste dimensioni ?
29.                      Gli standards a servizi ed a parcheggio come vengono rispettati ?
30.                      gli standard a parcheggio su C.so Francia prevedono 3 mq di parcheggio creati sul posto destinati a parcheggio pubblico, in questo progetto che fine fanno i parcheggi pubblici e/o ad uso pubblico originari della convenzione ? Come e dove sono previsti?
31.                      Non esiste relazione del Responsabile che definisca questi aspetti anzi, si demanda ad avvenuta approvazione della deroga per la verifica degli standard … è veramente il contrario della logica di un progetto.
32.                      Se tutto questo progetto venisse approvato come presentato si accetta una DEROGA all’altezza, alla densità edilizia ma nulla si conosce degli standard a servizi, parcheggi e sulla destinazione ad uso pubblico dei parcheggi.
33.                      Nulla si conosce sulla procedura attuativa e sui vantaggi pubblici di tale progetto in deroga. Il progetto prevede un pagamento di oneri di urbanizzazione, di costo di costruzione, di oneri aggiuntivi per grandi opere, di oneri di allacciamento alla fognatura … e quant’altro ?
34.                      Qual è il ritorno per la Città ?
35.                      In sostanza il Consiglio Comunale deve dare un’approvazione che stravolge tutto il modello di pianificazione del comune ( avallando un interesse privato prevalente su una normativa  ( art. 14 ) che impone che il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici generali  è rilasciato esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico.
36.                      Si osserva che come minimo l’interesse pubblico e rappresenta un precedente per tutta la Città e se viene attuato occorre fare analisi su ricaduta su tutto il nostro territorio collegnese ( ovvero occorre una adeguata relazione di supporto del Settore Urbanistica del comune …….. non si può accettare una delibera così importante senza un supporto di responsabilità del Dirigente del Settore Urbanistica ).
37.                      A questo punto mi sento in dovere, nella mia qualità di Capogruppo Consiliare della Lega Nord, di chiedere il rispetto del Consiglio Comunale con l’invito ai tecnici di portare all’approvazione documenti effettivamente analizzati nella loro portata e nel loro impatto per non costringere il Consiglio Comunale ad esprimere pareri azzardati che creano pericolosi PRECEDENTI.
38.                      Pertanto deposito questa relazione affinché venga messa agli atti di questa Commissione, e richiedo al Dirigente dell’Ufficio Urbanistico di redigere una relazione sullo stato attuale dell’immobile rispetto alla convenzione decaduta ed alla sua ottemperanza, rispetto allo stato dell’immobile, oltre una valutazione della non applicabilità dell’interesse pubblico ( Art. 14) ad un edificio privato .
39.                      Si richiede inoltre l’integrazione del parere del Responsabile del Procedimento con le risposte ai diversi aspetti indicati nella presente relazione, con la finalità di chiarire l’esatta situazione tecnico edilizia di questo immobile.
40.                      Se il Consiglio Comunale approverà questa delibera, saremo noi del gruppo della Lega Nord a chiedere “l’interesse pubblico” configurandolo come un intervento di edilizia convenzionata a prezzi calmierati e/o di edilizia in SOCIAL  HOUSING ( che abbia come destinatari la “fascia grigia” della popolazione che vive temporaneamente una situazione di vulnerabilità sociale: famiglie monoreddito, lavoratori in mobilità, giovani studenti, lavoratori precari, separati con o senza figli, giovani coppie, anziani autosufficienti ).
41.                      Le condizioni di questo progetto non sono chiare nella sua impostazione, nella sua legittimità, nelle sue ricadute rispetto all’interesse pubblico, nelle sue ricadute rispetto all’aspetto urbanistico e vengono portate all’esame del Consiglio Comunale con un vulnus di informazioni veramente povero.
42.                      Spero di avere risposta in questa riunione o in Consiglio Comunale in quanto il nostro voto è strettamente legato a tutte le sopra esposte considerazioni.



Cordiali Saluti Padani
Claudio Broglio Capogruppo - Lega Nord Piemont Padania.

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