martedì 25 settembre 2012

REVISORI DEI CONTI e il fantasma dell'ANTIPOLITICA!


Sono passati già tre anni e tre mesi dalla incredibile serata del primo consiglio comunale dove noi consiglieri avevamo il compito di nominare con una votazione il collegio dei revisori dei conti del comune di Collegno.
Tutti ricordiamo come andò quella serata estiva , votazione a scrutinio segreto tramite biglietto cartaceo inserito in una urna e successivo spoglio; per chi fosse stato distratto o tradito dalla memoria , ricordo la gazzarra della maggioranza quando nella triade dei nominati si accorse che uno di questi non faceva parte dei designati.
Richiesta di ripetere la votazione , sospensione del consiglio , ma alla fine l’assemblea dovette accettare il responso, anche se non gradito,di avere uno dei revisori dei conti indicato dall’opposizione.
Peccato che l’avventura di questo signore durò appena il tempo di dare le dimissioni per mancanza dei requisiti richiesti dalla mansione.
Oggi il mandato del collegio è scaduto così come la proroga consentita dalla legge e si torna a parlare di revisori, con una novità.
La novità è che una legge non ancora operativa , per evitare che il collegio dei revisori fosse nominato in maniera bulgara da una maggioranza schiacciante, modificava la designazione da votazione a sorteggio.
Di fronte a cotanta novità la nostra amministrazione sempre pronta  a dimostrarsi al disopra di ogni sospetto ( come la votazione del 2009 dimostra)  e per evitare il ripetersi di quanto successo si inventa un colpo da maestro.
Istituisce un bando per chi voglia candidarsi e dato che la legge attuale in vigore prevede che i revisori siano votati e non estratti, sembrerebbe suggerire di fare un'estrazione “clandestina” di tre nomi su trentasei aderenti al bando dopodiché si metterebbe in scena la pantomima della votazione e tutti sono contenti .
Forse abbiamo capito male, ma il sospetto - perchè siamo i soliti leghisti cattivi - ci rimane tutto!
Così si taciterebbero i mal di pancia eventuali nella maggioranza si eviterebbe l’increscioso evento di una nomina sgradita ( la probabilità che venga estratto il nome sbagliato 1 su trentasei è veramente bassissima) dopodiché si utilizzerebbe l’arma della "lotta alla casta" per infiocchettare ( infinocchiare) il tutto e renderlo accettabile all’opposizione, non si è tenuto conto che la Lega Nord è un Movimento politico che non si lascia imbrigliare facilmente e che è sempre pronta a “disarcionare” chiunque e qualsiasi provvedimento reputi non in linea con l’interesse dei cittadini.
Probabilmente si vuole far passare il concetto che far parte del collegio dei revisori dei conti sia far parte di una casta (quando in realtà un professionista guadagna trenta volte tanto in proprio) , o forse qualche consigliere comunale si ritiene lui stesso membro di una casta , mentre in realtà un consigliere è un amministratore e deve agire per coscienza e per mandato e non per sorte.
Ma  basta ragionare un attimo sulla questione per capire che non c’è nulla di scandaloso nella votazione dei revisori dei conti. Inoltre, se tutti i candidati hanno le stesse peculiarità, la stessa professionalità, le stesse “carte in regola” cosa dovrebbe spingere un consigliere comunale a scegliere questo o quel professionista per fare il revisore dei conti? La risposta è persino troppo semplice; La conoscenza del lavoro svolto dal professionista in altri ambiti similari, in altre parole entra in gioco la misura “sul campo” del professionista e dato che stiamo parlando di coloro che certificano la correttezza dei conti del Comune, di estrema fiducia a garanzia del Cittadino.
Se passasse invece l’idea che solo l’estrazione a sorte dei nomi garantisce la “purezza” della scelta, allora alle prossime elezioni potremmo inserire in una botte tutti i nomi dei collegnesi che intendano candidarsi ed estrarre a sorte i ventiquattro che faranno parte del nuovo consiglio comunale, un nuovo tipo di democrazia vista ormai la nota propensione degli Italiani per le lotterie che di certo però non garantirebbe, ne la correttezza etica dell’estratto, ne tanto meno la capacità amministrativa.
Che si fa? cosa fa la Lega Nord? ... ci teniamo le mani libere ( e pulite) come sempre! decideremo in Consiglio, il posto deputato dalla Legge per la nostra azione politico-amministrativa, ad oggi di certo
restano tutte le nostre perplessità e vogliamo coinvolgere tutti i consiglieri in questa riflessione.

Gruppo Consiliare Lega Nord Piemont Padania di Collegno.

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