martedì 16 novembre 2010

LA NOSTRA LETTERA DI SEGNALAZIONE AL COMUNE DI GRUGLIASCO

Al Comune di Grugliasco

Oggetto: Banchetto di promozione politica. Segnalazione.

Nel pomeriggio del sabato 6 u.s. Alle ore 14,30 quattro militanti della sezione LN di Collegno-Grugliasco, dotati del regolare permesso di codesta amministrazione, si sono recati con il materiale di propaganda, al mercato cittadino per installare il banchetto fra le posizioni 61 e 62. Come tutte le altre volte lo spazio era occupato da tre venditori abusivi. Con tutta calma hanno provveduto a raccogliere la loro merce stesa a terra e si sono allontanati non senza profferire epiteti e frasi poco commendevoli all'indirizzo dei quattro e del movimento politico che rappresentiamo. E fin qui nulla di notevolmente anormale. Ciò che non è normale è che uno dei tre, circa un quarto d'ora dopo, sia tornato sui suoi passi per apostrofare ben più pesantemente due dei militanti con ingiurie e minacce a voce alta e con chiaro intendimento provocatorio. Il peggio è stato evitato solo grazie alla capacità dei quattro militanti di non reagire per vie di fatto (non assecondando quindi il desiderio provocatorio del galantuomo) ma nemmeno restituendo minacce e ingiurie. Fallito il tentativo, durato circa 5 minuti, il personaggio si allontanava continuando la sua sequela di parole. Uno dei militanti contattava telefonicamente il consigliere Sardano il quale provvedeva a chiedere, per due volte nell'arco di 20 minuti, l'intervento della Polizia Municipale; l'intervento non c'è stato e fortunatamente non c'è stato nemmeno il ritorno del gentiluomo.

Fermo restando il diritto di querela contro ignoto da parte dei due nostri soci per gli apprezzamenti ricevuti, intendo sottoporre una riflessione a codesto assessore, riflessione che non vorrei fosse superficialmente valutata come uno sfogo dei “soliti leghisti”. Se è vero che normalmente la amministrazione che concede il permesso di occupazione di suolo pubblico dietro corresponsione di una tassa è tenuta a far trovare lo spazio libero da invasioni non autorizzate, è altrettanto vero che in casi come il nostro ciò che obbliga la amministrazione a tenere sgombero non è il vile denaro ma il ben più nobile dovere di garantire la libera espressione della propaganda politica quando essa avviene secondo le regole prefissate. E questo in genere. Ma nel caso specifico c'è qualcosa in più. C'è che le persone che usualmente occupano in modo abusivo lo stazio a noi concesso in temporanea occupazione sono, a ragione della loro attività, oggetto di una contrapposizione politica specifica, a livello centrale come a livello territoriale, rispetto ai temi proprii del nostro movimento. Ignorare sistematicamente questo, e non intervenire preventivamente equivale ad avallare situazioni a rischio, proprio come quella verificatasi sabato. Non necessiterebbe molto per evitare questi problemi, a meno che proprio si cerchino attraverso comportamenti anche omissivi di atti per Ufficio dovuti. Chiediamo solo, e ci aspettiamo, una maggior attenzione.

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