venerdì 30 settembre 2011

Un GROSSO spettacolo indecente.


Sì, spettacolo indecente da politica troglodita. Questa è l’unica cosa che mi viene in mente pensando al comportamento tenuto dal Consigliere Comunale MAURO GROSSO CIPONTE nel consiglio comunale del 22 Settembre . La Consigliera TIZIANA SCIARRINO che, tradendo il mandato ricevuto dagli elettori i quali l’avevano votata come esponente del PD è passata a SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) ha presentato come prima firmataria una mozione su: “STUPRO COLLETTIVO IN SUDAFRICA”. A tale mozione, per affinità, si è unita anche la mozione del Consigliere Lava che chiedeva “ADESIONE ALLA CAMPAGNA MONDIALE PER L’ATTRIBUZIONE DEL PREMIO NOBEL PER LA PACE 2011 ALLE DONNE AFRICANE”. Qualche cittadino potrebbe chiedersi, seppur sensibile alle vicende planetarie, cosa c’entrano le dette mozioni con la Città di Collegno, ma tantè. Anche per non apparire i soliti provinciali, abbiamo partecipato al dibattito. Nei miei interventi sostenevo come buona l’idea quella di attribuire il premio Nobel per la pace alle donne africane le quali, non abbandonano la propria Terra per scappare dalle difficoltà, ma restano e soffrono per cercare di dare un futuro ai propri figli. Non rovesciano un paese e per poi scappare lasciando vecchi e bambini a morire di fame, ma fanno come i nostri partigiani, combattendo e restando sul patrio suolo. Ho sostenuto in tale intervento che vedo certamente degnamente ben riposto il premio per la pace nelle mani delle donne africane, piuttosto che in quelle del Presidente Obama che, ricevuto l’alto riconoscimento ha pensato di festeggiare bombardando. Per quanto concerne la violenza alle donne che siano esse africane, padane o giapponesi è automatico che debba essere una cosa assolutamente da condannare. Come deve esserlo la lapidazione, l’infibulazione, l’obbligo di indossare il burqa il chador e tutte quelle forme di sottomissione della donna che in certi paesi sono frutto di una cultura ottusa, piegata alle regole di una religione aggressiva che ha fermato lo sviluppo sociale di intere aree del pianeta al tempo del nostro alto medioevo. Lo stupro come forma di cura correttiva … non c’era nemmeno bisogno di dirlo, la Lega Nord non può che condannare questa bestialità frutto di una mentalità primitiva. Al termine di questo intervento che preannunciava quindi un voto favorevole alle due mozioni complimentandosi con i presentatori, ha preso la parola il consigliere comunista GROSSO CIPONTE. Il consigliere comunista, forse per voler ripagare la SCIARRINO del suo tradimento elettorale e per dimostrarle di aver scelto il “cavallo giusto”, si è sbizzarrito in una serie di invettive gratuite accusando il sottoscritto e la Lega Nord di essere incoerente, di voler sparare sui clandestini, di dire una cosa pensandone un’altra!... affermando infine di NON volere i voti della Lega Nord alla loro mozione. Richiesta ovviamente rispedita al mittente come le accuse infamanti … Solo dall’opposizione, il PDL, l’UDC e la CIVICA c’è stata una levata di scudi per un comportamento tanto scorretto, offensivo e privo di qualsiasi fondamento. La Lega Nord Piemont Padania, contrariamente a quanto dichiarato dalla SCIARRINO in altra occasione, ovvero:” Non voterò mai niente che sia presentato dalla Lega Nord!” ha votato “SI” alle mozioni presentate semplicemente poiché ritenute valide senza tener conto dei presentatori. Morale logica di tutto questo? Non c’è. Resta la convinzione che i due esponenti di SEL si siano comportati in questa maniera perché nei miei interventi non ho detto quello che loro speravano e allora l’hanno fatto loro al posto mio! Perché l’hanno fatto? forse Ciponte l’ha fatto in paga alla SCIARRINO per il suo tradimento verso coloro che l’avevano scelta come consigliera del PD , il gruppo consiliare di SEL per dimostrare di essere diverso dal PD e ai comunisti per dimostrargli di essere ancora vivi contro tutto e tutti … anche contro la realtà! L’unico risultato che hanno ottenuto, per conto nostro, è stato solo quello di aver perso la faccia e la nostra stima, perché il legittimo contrasto politico è una cosa, il rispetto per le persone, un altro!

Claudio Broglio Capogruppo Lega Nord Piemont Padania – Collegno.

venerdì 23 settembre 2011

PRESIDENTE COTA INCONTRA A.D. IKEA


‘Porte aperte a chi decide di portare lavoro in Piemonte. Tavolo per analizzare tutte le possibili soluzioni’.



Il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota ha ricevuto l’amministratore delegato di Ikea Italia Lars Petersson, con il quale ha analizzato le prospettive per un nuovo insediamento dell’azienda svedese in Piemonte.


'Siccome la nostra priorità è quella di aprire le porte a chi decide di insediarsi in Piemonte e portare lavoro – commenta il presidente Cota - si è stabilito che all’inizio della prossima settimana si riunirà un tavolo tecnico per capire se c’è la possibilità da parte di Ikea di trovare un altro sito a sud di Torino per questo nuovo insediamento e al contempo si andrà a riesaminare con chiarezza tutta la procedura che ha portato allo stop sul sito di La Loggia’.

giovedì 22 settembre 2011

Servizio civile a Grugliasco

E anche per i giovani di Grugliasco, mettiamo il link per il bando del servizio civile.

http://www.grugliascogiovani.org/IG/pdf/OfficineGiovani_Bando.pdf


lunedì 19 settembre 2011

SANITA': LA SVENDOLA PUGLIESE


C'è davvero un abisso tra la propaganda messa in atto per delegittimare l'attuale Governo regionale e la realtà. Un esempio?


Il Governatore Roberto Cota è stato più volte messo alla berlina per un piano sanitario, definito “di lacrime e sangue” da una Sinistra che ha speso fiumi d’inchiostro per parlare di tagli agli ospedali e chiusure di reparti. Tagli e chiusure delle quali in Piemonte non s’è vista neanche l’ombra. Tutto solo perché nel piano regionale sono utilizzate le parole “razionalizzazione” (che non vuole dire taglio ma un utilizzo più razionale delle risorse) ed “efficienza”.
Ma cosa accade nel resto d’Italia, ad esempio nella Puglia governata dall’icona della sinistra Nichi Vendola? Il Piano presentato il 2 luglio 2010 e messo a punto dalla giunta Vendola alla guida della Puglia, impegnata a rientrare dallo sforamento del bilancio avvenuto tra il 2006 e il 2008 per più di 350 milioni di euro, sforamento realizzato dalla giunta guidata dallo stesso Vendola nella legislatura precedente, prevedeva: la chiusura definitiva di 18 ospedali, per accorpamenti in nuovi presidi o riconversioni; una netta diminuzione dei posti letto: - 2.200 posti entro il 2012; l’introduzione di una vera e nuova tassa da un euro per ogni ricetta; il ripristino del ticket (che era stato eliminato come promessa per l’elezione nel 2005) per tutti coloro che sino ad oggi, rientrando nella fascia di reddito entro i 29mila euro l’anno, ne erano esentati. Il blocco totale del turn-over (la non sostituzione del personale in uscita) in una misura tra il 40 e il 60% nel triennio 2010 - 2013.

Ecco il vero volto della Sinistra a parole falsamente buonista e nei fatti infallibile esattore nelle tasche dei cittadini.

domenica 18 settembre 2011

TORINO: IL SINDACO CHE HA UN PORTAVOCE DA UN MILIONE DI EURO PREPARA RINCARI A TAPPETO

Il Gruppo della Lega Nord in Comune ha presentato una richiesta di Comunicazioni urgenti al Sindaco Fassino sulla raffica di aumenti che l’Assessore Passoni e la Giunta avrebbero architettato per il prossimo anno e che colpiranno tutti i torinesi, per fare fronte al sempre più pauroso disavanzo del Comune.



“E’ semplicemente farsesco che ogni volta che si affronta il tema del Bilancio, della voragine di debito che ha la Città, dalla Giunta o da un Assessore si intoni sempre la stessa noiosa litania: la colpa è dei tagli dal Governo centrale - ha attaccato il capogruppo Mario Carossa -. La verità è che se la nostra città ha più di 4 miliardi di debito e la responsabilità è di chi l’ha governata negli ultimi vent’anni: la Sinistra. E non siamo noi a dirlo, ma le agenzie di rating che voglio abbassare l’indice di affidabilità di Torino bocciando di fatto la politica di rientro messa in atto dall’assessore al Bilancio, il quale, ricordiamo, è lo stesso ormai da almeno sette anni”.



“E Passoni come risponde a questa pesantissima situazione? – continua Carossa - Invece di provare a immaginare un piano strutturato per rilanciare la casse asfittiche della Città, l’unica soluzione è stritolare i torinesi con tasse e aumenti. Questa è la vera faccia della Sinistra il cui unico sistema per fare soldi è sempre e solo quello di prelevarli dalle tasche dei cittadini. E così via all’incremento dell’addizionale Irpef del 60% , da 0,5 a 0,8%, della Tarsu di non si sa quanto, delle strisce blu, dei biglietti del pullman, del costo dei dehors e dei canoni per i cartelloni pubblicitari. Come dire: noi in vent’anni di amministrazione abbiamo fatto 4 miliardi di debito e ora starà ai torinesi pagare. Una vergogna. Il Sindaco non può più esimersi dal riferire in Aula di questa strategia da sceriffo di Nottingham con cui intende amministrare la città. Lo deve riferire in Aula e lo deve dire ai cittadini. Proprio lui che oggi vuole aumentare le tasse, ma intanto ha assunto un portavoce pagandolo un milione di euro in cinque anni.



Noi diciamo da subito che un raffica di aumenti indiscriminati di questo tipo, per coprire i buchi di bilancio della Grandeur Chiampariniana e della Sinistra, non ci vedrà mai d’accordo”.



“Quanto dichiarato nella Commissione Controllo di Gestione di ieri – hanno aggiunto il consigliere comunale della Lega Nord, Roberto Carbonero insieme al collega Fabrizio Ricca - è allucinante. Passoni ha confessato che le uniche soluzioni che la Giunta è riuscita a immaginare per il futuro sono di aumentare tasse e gabelle ed in seconda battuta di ridurre i servizi. La Lega Nord vigilerà con attenzione su queste scelte, visto che il debito cittadino e gli stratosferici costi dei consulenti-eccellenti verranno tutti a ricadere sulle spalle dei cittadini. Fa riflettere, che non solo manchino strategie per la produzione di ricchezza, ma che alla politica delle tasse sui cittadini non si associ neanche un sacrificio con un considerevole taglio dei costi della politica comunale."

sabato 17 settembre 2011

COLLEGNO - NOTIZIE DAI QUARTIERI: BORGATA PARADISO

Mercoledì 07/09/2011 l'assessore Pirrello ed il vice sindaco Zurlo, hanno incontrato il direttivo del comitato di quartiere Borgata Paradiso e alcuni residenti di Via Magenta per illustrare il progetto di spostamento della linea 33 e 33 barrato e chiederne l'approvazione.

Sicuramente dopo anni di richieste bisognava intervenire e alleggerire il traffico di autobus che impegna Via Magenta, ben 11 linee.

Il servizio del 33 e 33 barrato non transiterà più su quella strada, assediata dallo smog e dal rumore costante.

Tale spostamento porterà la soppressione della fermata in Santa Monica ... gli esponenti della maggioranza sperano nella comprensione dei residenti nei confronti di chi per anni ha dovuto subire una situazione di disagio.

I lavori prevedono lo spostamento della fermata di Via Magenta angolo Corso Francia, su Via De Amicis, all'angolo con Via Magenta e gli autobus proseguiranno poi su Via De Amicis fino alla svolta a destra su Corso Antony, per reinserirsi sul Corso Francia.


Roberto Borgo

giovedì 15 settembre 2011

Consulta Antifascista Permanente a Grugliasco: pochi consiglieri, ma grandi valori.

Ieri pomeriggio, nella sala consiliare di Grugliasco c'è stato il primo incontro per mettere in piedi la Consulta Antifascista Permanente anche nel nostro comune, come già è stato fatto a Collegno.

La proposta nasce da una mozione presentata dal consigliere Giorgio Bernardinello che l'ha però ritirata dalla discussione in Consiglio perché a Grugliasco esiste già un comitato con funzioni analoghe, ripromettendosi di discuterne (anche con il consigliere Rizzo, presidente del Comitato per la valorizzazione della medaglia d'argento al merito civile) al fine di fornire la città di quest'organo entro la nuova consiliatura nel 2012.

All'incontro era presente la Sezione ANPI di Grugliasco quasi al completo, alcuni cittadini e alcuni rappresentanti delle istituzioni, tra cui il sindaco. Restiamo sempre un po' interdetti nel vedere così poca partecipazione di consiglieri a queste iniziative che evidentemente non sono ritenute troppo degne di considerazione, o forse ancora una volta è la mancanza di gettone di presenza a non attirare l'attenzione; infatti all'evento erano presenti solo quattro consiglieri di cui due sono andati via prima della fine dei lavori. Altri hanno giustificato l'assenza per motivi di lavoro o di salute, ma quattro consiglieri su trenta restano comunque pochi a parer nostro.

D'altra parte non riteniamo neanche noi che sia in corso una rinascita neo-fascista, ma è fondamentale proprio oggi creare un ponte ufficiale e istituzionale che porti con sé i valori della resistenza antifascista collegando le esperienze dei Partigiani con le attuali e future generazioni di politici.

Ci auguriamo che non sia mai necessario convocare la Consulta per motivi contingenti che possano minare le basi della democrazia; resta però essenziale il suo ruolo di interlocutore ufficiale (è infatti presieduta dal sindaco) nei confronti di tutte le istituzioni e soprattutto è di notevole importanza la trasmissione completa e capillare di quello che è stata la resistenza antifascista nella nostra storia.


15 SETTEMBRE, BUON COMPLEANNO PADANIA


mercoledì 14 settembre 2011

A SCUOLA DI PIEMONTE - risposta all'assessore all'istruzione Tiziana Manzi ( Collegno )

In riferimento all’articolo del 6 settembre 2011 pubblicato su “Luna Nuova” siamo rimasti sbalorditi dalle dichiarazioni pronunciate dall’assessore all’istruzione Tiziana Manzi in merito al bando “A scuola di Piemonte”.


Il coordinatore dei Giovani Padani di Collegno, Giovanni Parisi, interviene così sulla vicenda:


“Se si vogliono informare in maniera errata i cittadini e gli studenti collegnesi dicendo delle falsità sul buon operato della Regione Piemonte, soprattutto nel campo dell’istruzione, questo noi non possiamo permetterlo. Sono stupito dal fatto che proprio il nostro assessore all’istruzione Tiziana Manzi non sia ben informata sull’argomento in quanto questo bando ha permesso a molti studenti di vivere la loro gita scolastica: diritto e strumento formativo di grande valore.“


Nell’articolo pubblicato su “Luna Nuova”, l’assessore collegnese dichiara che: “Si dice chiaramente che tutti saranno finanziati, senza indicare limiti di spesa totale, né per soggetto finanziato, né criteri per eventuale priorità”


Semplicemente leggendo il punto 4 del bando “A scuola di Piemonte” si evince che Il finanziamento dei percorsi formativi ammissibili è determinato dall’ordine cronologico di presentazione delle domande e termina con arrotondamento per difetto all'ultimo intervento interamente finanziabile.”


Il punto 7 del bando informa inoltre che “si distinguono due tipologie di contributo: Un contributo complessivo per classe di Euro 150,00 per le uscite didattiche di una sola giornata e un contributo per classe di Euro 150,00 per la prima giornata, e un ulteriore contributo di euro 50,00 per ogni giornata successiva”


Ci chiediamo quindi se l’assessore Tiziana Manzi, prima di rilasciare simili dichiarazioni, abbia almeno provveduto ad impegnare almeno cinque minuti della sua giornata alla lettura del bando.


Inoltre, secondo l’assessore Manzi, i fondi destinati alle gite scolastiche sarebbero pochi.


Se si vuole discutere sui fondi destinati all’iniziativa quest’ultimi non saranno sicuramente tanti, soprattutto a causa della pesante eredità ( si parla di miliardi di euro di debiti! ) rilasciata dalla ex Giunta targata Bresso, ma indubbiamente sono un segnale reale ed importante volto ad aiutare i nostri studenti.


Come al solito la sinistra collegnese invece di pensare a fare qualcosa di concreto per il nostro territorio si perde in chiacchiere da bar … Questo d’altronde è il modo di fare politica della sinistra!

martedì 13 settembre 2011

PUNTO AMBIENTE PUNTO A CAPO

Quando si pensava che ormai il peggio fosse passato , come un fulmine dopo alcuni tuoni lontani , si sono ripresentate le ormai famigerate puzze.


Non che fossero scomparse del tutto, ma la situazione , con gli interventi che Punto Ambiente ha effettuato, sembrava sulla via di un sensibile miglioramento.


Invece dopo la dichiarazione che l’impianto veniva venduto ad un imprecisato acquirente privato e riconvertito da aerobico ad anaerobico ( come il progetto iniziale prevedeva) e la decisione del CIDIU di acquisire le quote detenute dalla Città di Druento ( il 2%) l’impianto di compostaggio ha ripreso a dare il peggio di se.


A questo punto però occorre domandarsi il motivo di questa situazione , forse si è tenuto l’impianto al minimo per far sembrare risolto il problema quando invece non lo era affatto,si voleva dimostrare che la gestione pubblica fosse efficiente quando poi si deve ricorrere al privato per cercare di risolvere il pasticcio.


Proprio questo è il nodo della questione , dopo avere speso oltre 20 milioni di euro in un impianto che non funziona come dovrebbe e oltretutto è in gravissima perdita finanziaria ,nessuno, secondo la dirigenza pagherà per tutto questo o meglio cercheranno di scaricarsi sul compratore privato che dovrà a sue spese sistemare il tutto.


Questo è inaccettabile ,se la dirigenza del CIDIU e di Punto Ambiente è colpevole, come i fatti sembrano dimostrare , saranno loro che dovranno assumersi le colpe dello spreco fin qui effettuato di risorse pubbliche , perché di questo si parla ( il CIDIU è un consorzio pubblico delle città della zona ovest , Collegno, Grugliasco, Rivoli e altre 14 ) e sono i soldi di questi cittadini che gli amministratori hanno sperperato e a questi cittadini dovranno rendere conto.


E agli amministratori di CIDIU e Punto Ambiente vanno aggiunti i sindaci delle tre città sopracitate ,in quanto come soci di maggioranza ( in tre contano più del 76% delle quote azionarie ) delle suddette aziende non hanno mai corretto gli errori che venivano commessi , anzi hanno avvallato le scelte delle loro dirigenze, rendendosi complici del malfatto.


Oggi che la puzza di marcio è tornata a infestare il territorio, sorge spontaneo un amletico dubbio : oltre che in Danimarca c’è del marcio anche da altre parti?




Il gruppo consiliare Lega Nord Piemont Padania della città di Collegno

lunedì 12 settembre 2011

IL CASO DEL CRAC DEL GRINZANE CAVOUR

Tiramani: “Il liquidatore del Grinzane venga ascoltato in Commissione: la Regione deve sapere se ci sono responsabilità della Giunta Bresso nel crac”



Dopo la notizia diffusa da fonti giornalistiche che la passata Giunta regionale, guidata da Mercedes Bresso, potrebbe essere accusata di mancato controllo sull’attività di Angelo Soria, nel caso del Crac del Grinzane Cavour, il Consigliere regionale della Lega Nord Paolo Tiramani chiederà un’audizione del commissario liquidatore del Premio Letterario, Enrico Stasi.


Lo ha annunciato oggi lo stesso Tiramani, componente della Commissione Cultura, che poi ha aggiunto: “Credo sia quantomeno opportuno che il liquidatore del vergognoso caso Grinzane venga ascoltato in Commissione perché possa spiegare quanto sta accadendo e in che modo la vecchia Giunta Bresso potrebbe essere ritenuta responsabile. E’ giusto che la Regione sappia quali siano le responsabilità eventuali dei suoi vecchi amministratori, anche per tutelare il proprio buon nome. Ed è giusto che anche i cittadini sappiano con esattezza quali siano tali eventuali responsabilità. Presenterò al più presto la richiesta di audizione del liquidatore del Premio Grinzane Cavour in Commissione”.


Sulla questione è intervenuto anche il Presidente della Commissione Cultura Michele Marinello che ha aggiunto: “Quella dello scandalo Grinzane è stata una delle pagine più buie dell’amministrazione della cultura in Piemonte. Un esempio di come in un certo sottobosco di rapporti si possa annidare quel marcio che danneggia la cultura in modo enorme, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista dell’immagine. L’esatto opposto del lavoro che noi stiamo facendo in questo settore. La Cultura non deve essere clientelarismo ma opportunità, i progetti non devono essere fatti per essere finanziati, ma vanno finanziati se vale la pena farli. In questo contesto è necessaria la massima chiarezza su ogni tipo di responsabilità”.


Infine il Presidente del Gruppo regionale della Lega Nord Mario Carossa ha aggiunto: “Un fatto deve esse chiaro. Il sistema di finanziamento della cultura a pioggia con cifre che poi non trovavano riscontro nei conti regionali, caratteristica della Giunta Bresso, non solo ha generato i buchi di bilancio con cui l’attuale Giunta ha dovuto fare i conti, ma al di là di ogni eventuale responsabilità, di certo rappresentava una ghiotta occasione per chi più che alla cultura badava al proprio portafoglio. Oggi il senso di responsabilità sull’utilizzo dei fondi pubblici è molto diverso”.

CUORE IMPAVIDO


Il Ministro dell'Interno Roberto Maroni alla festa Nazionale della Lega Nord Piemont Padania a Torino viene al gazebo della Sezione "Batajera" di Collegno-Grugliasco e i militanti gli fanno dono di un gadget esclusivo della nostra Sezione: La maglietta "cuore impavido!"

domenica 11 settembre 2011

IL SOLITO DISCO ROTTO DI SAITTA E D'OTTAVIO

Borgarello: «Saitta e D’Ottavio ripropongono il disco rotto dei fondi che mancano per la manutenzione scolastica. Si ingrassino meno le tasche di dirigenti e collaboratori per recuperare denaro anzichè dare tutta la colpa sempre ad altri»


«Ancora una volta assistiamo alla bieca scenetta con protagonisti il presidente Saitta e l’assessore D’Ottavio sui pochi fondi destinati alla manutenzione scolastica, sul fatto che è tutta colpa dello Stato. Chissà perché non sentiamo mai dire “il prossimo anno cercheremo di ridurre gli sprechi” o “eviteremo di finanziare futili progetti” o ancora “taglieremo qualche stipendio d’oro per trarre qualche risorsa in più da destinare ai nostri ragazzi”. La solfa è sempre la stessa: “colpa degli altri, noi siamo le vittime”. Ma chi ci crede più presidente? Aspettiamo una programmazione come si deve a tutela delle nostre scuole superiori»


E’ la posizione della capogruppo Lega Nord in consiglio provinciale, Patrizia Borgarello


«E’ paradossale che in Provincia si parli di fondi che mancano quando, saremo monotoni, si sborsano milioni di euro per i premi di produzione a dirigenti già lautamente pagati. Paradossale che si parli di soldi che non ci sono, ma si trovano sempre per sostenere attività di dubbia valenza sulla vita dei cittadini. A quando una seria valutazione del bilancio e un taglio ai progetti che nascono e vengono foraggiati solo per dare un contentino a qualche amico dello stesso colore di partito? Saitta e d’Ottavio parlano delle scuole ma la vergogna è anche sulle nostre strade. Perché mai certi tratti delle nostre vie vengono sistematicamente risistemati ogni anno dopo qualche pioggia insistente sempre nel medesimo punto? Non è forse indice di lavori fatti con leggerezza e quindi di un aggravio di costi ulteriore? Altro che lavori al massimo ribasso».

GLI AMMINISTRATORI CHE HANNO SCIOPERATO DOVREBBERO RINUNCIARE A UNA GIORNATA DI STIPENDIO

LEGA NORD: Gli amministratori comunali che ieri hanno scioperato dovrebbero rinunciare a una giornata di stipendio



Il capogruppo della Lega Nord in Comune, Mario Carossa, e i consiglieri Roberto Carbonero e Fabrizio Ricca, rispetto alla manifestazione della cgil di ieri sottolineano che se davvero il Sindaco Piero Fassino, con la sua partecipazione, ha voluto essere simbolicamente vicino ai lavoratori dovrebbe rinunciare agli emolumenti relativi alla sua giornata relativa.


Così come gli operai ed i lavoratori che hanno manifestato – spiega Carossa hanno rinunciato ad una giornata di stipendio, per esercitare il loro diritto allo sciopero, allo stesso modo il Sindaco dovrebbe rinunciare all’equivalente di un girono del suo stipendio per essere davvero vicino ai chi manifesta”.


Sarebbe inoltre elegante – continua Carboneroche anche gli altri amministratori che hanno fieramente partecipato allo sciopero si comportassero nello stesso modo. Per coerenza e per evitare che tutti i cittadini paghino gli amministratori eletti mentre svolgono attività politiche o di partito e non istituzionali.


Sarebbe un segnale di responsabilità – conclude Ricca che dimostrerebbe serietà, e non la solita presa in giro strumentale, di chi davvero crede nelle proteste, giuste o sbagliate che siano, che promuove. Noi siamo dalla parte della gente, il Sindaco e i suoi compagni possono dire la stessa cosa?”.

sabato 10 settembre 2011

COLLEGNO - COMITATO DI QUARTIERE DI VILLAGGIO DORA

Dopo avere letto la lista delle varie nomine all’interno del Comitato di Villaggio Dora abbiamo appreso con molta sorpresa, dall’articolo di “Luna Nuova” del 29 luglio 2011, che il comitato organizza l’assemblea con il quartiere solo ogni tre mesi.



Il capogruppo della Lega Nord Collegno, Claudio Broglio, spiega così il suo punto di vista: “Non voglio intromettermi nelle vicende del comitato ma, come consigliere comunale, ritengo che perseguiamo lo stesso obiettivo: interpretare le esigenze dei cittadini. Più si incontrano i collegnesi e più si riesce ad intercettare le loro aspettative quindi una riunione ogni tre mesi è un lasso di tempo troppo ampio perché non permette di fare un punto completo della situazione del quartiere. Oltretutto, i problemi a Villaggio Dora non mancano quindi consiglierei al referente Vincenzo Visconti e al nuovo direttivo di organizzare la riunione pubblica aperta alla cittadinanza almeno una volta al mese.



D’altronde, Villaggio Dora risulta essere pure il secondo quartiere più popolato dopo Borgata Paradiso quindi mi sembra ragionevole organizzare un incontro pubblico ogni mese … proprio come avviene già a Borgata Paradiso.”

venerdì 9 settembre 2011

LE MANI SUL CAMPO VOLO


Martedì 13 ci sarà una commissione urbanistica dove ci verrà sottoposta la "manifestazione d'interesse a partecipare ad un programma integrato" da parte della Società Sviluppo Comparto 8 Srl del Banco Popolare. Si evince dal documento che la cosa ha già fatto un certo percorso tra società e Comune. Certamente la nostra posizione è quella di preservare l'area e forse quanto proposto anni fa dalla Lega Nord fatta dal sottoscritto di sostenere, promuovere il potenziamento il campo volo nell’ottica portata avanti per l’aeroporto cuneese di Levaldigi con tutti i dovuti adattamenti alla nostra realtà altamente urbanizzata. Certamente un potenziamento di un discorso commerciale poteva essere interessante. Certo l’operazione non sarebbe stata facile, vincoli da superare e quant’altro , tuttavia io avrei cercato in qualche modo di perseguire e quella strada. Questo ovviamente – anche per il problema delle altezze massime degli edifici - ci avrebbe messo al riparo da qualsiasi idea di costruzione e avrebbe attratto capitali, portato lavoro in zona creando certamente un volano nell'indotto non indifferente per il nostro Comune e non solo. Ma i cittadini hanno ritenuto di premiare un altro programma, un altro candidato Sindaco che nel nome della famosa “continuità” di sinistra che negli anni ha devastato il nostro territorio, ha edificato, edificato e ancora edificato...consumando tutto il territorio. Ora si torna a parlare del campo volo come di “opportunità di sviluppo”. Inutile dire che vigileremo e possiamo già assicurarvi che la posizione dei tre consiglieri comunali di Collegno della Lega Nord Piemont Padania, sarà critica su proposte che si dovessero muovere su di una linea di ulteriore edificazione devastante del nostro territorio.

Claudio Broglio Capogruppo Lega Nord Piemont Padania.

giovedì 8 settembre 2011

NUOVO SISTEMA DI WELFARE




COMUNICATO STAMPA REGIONE PIEMONTE

Torino, 08 settembre 2011

MACCANTI: INSEDIATO TAVOLO POLITICO PER UN NUOVO SISTEMA DI WELFARE

L’assessore agli Enti Locali della Regione Piemonte Elena Maccanti ha insediato questa mattina a Torino, nella Sala Giunta della Regione Piemonte, il tavolo regionale con le Organizzazioni Sindacali e le Autonomie Locali per la definizione del nuovo sistema di welfare della Regione Piemonte. Hanno partecipato al tavolo le tre organizzazioni confederali, Cgil, Cisl e Uil, e le cinque organizzazioni rappresentative delle Autonomie Locali, Anci Piemonte, Uncem, Upp, Anpci e Lega Autonomie.

“Le politiche sociali e la ridefinizione del sistema di welfare regionale – ha affermato l’assessore Maccanti – rappresentano una assoluta priorità della Giunta regionale. Lo abbiamo dimostrato confermando, seppur in un quadro di gravi difficoltà di bilancio ereditato dalla precedente Giunta e di importanti riduzioni di stanziamenti statali, i fondi destinati al settore, impegnandoci anche ad assorbire in parte la riduzione del fondo indistinto. L’avvio del confronto con Organizzazioni sindacali e con le Autonomie locali per l’elaborazione di un nuovo modello di welfare era un impegno assunto nello scorso mese di luglio, in fase di concertazione sulla ripartizione del fondo indistinto. Oggi paghiamo il prezzo di scelte mai fatte ed è ormai ineludibile segnare un punto di rottura con il passato, quando si è sempre contato sull’invarianza di risorse e su una sua tradizionale crescita, per arrivare a definire i servizi che siamo in grado di garantire alle nostre famiglie. L’obiettivo è quello di definire insieme i livelli essenziali delle prestazioni sociali e di riorganizzare i servizi sulla base dei costi, dei bisogni e delle risorse disponibili. E’ questo il mandato che questa mattina abbiamo dato, insieme a un preciso cronoprogramma, a un tavolo tecnico che lavorerà, fin dalla prossima settimana, alla fotografia dell’esistente – chi fa che cosa e con quali costi – e alla proposta di livelli essenziali delle prestazioni con la definizione dei costi standard e della composizione della quota capitaria sociale regionale e territoriale. In un momento di gravissima difficoltà come questo, riteniamo sia questa la risposta giusta e tempestiva per garantire i servizi ai nostri cittadini”.

“La Cigl – dichiara Laura Seidita, Segretario regionale Cgil Piemonte - esprime il proprio apprezzamento per la rapidità con la quale l'Assessore Maccanti ha convocato le parti e condivide la necessità di costituire un tavolo tecnico che rappresenti in modo efficace la realtà dei servizi socio assistenziali nella Regione e individui i livelli essenziali delle prestazioni sociali. I livelli essenziali dovranno essere direttamente correlati ai diritti di cittadinanza da garantire in modo omogeneo nel territorio a partire da quanto disposto dalla Legge 328/2000 e dalla L.R. 1/2004. La CGIL esprime forte preoccupazione per il taglio dei finanziamenti alle Regioni e agli Enti Locali decisi con la recente manovra economica del Governo Nazionale. Ritiene che la Giunta Regionale debba mettere a disposizione dei servizi sociali nuove risorse per garantire la tenuta del sistema di welfare piemontese che deve rappresentare un'assoluta priorità nell'assunzione delle scelte di governo regionale”.

“La Cisl – dice il segretario Giovanna Ventura - partecipa al tavolo regionale con l’obiettivo di affermare le esigibilità dei diritti sociali dei lavoratori e delle loro famiglie, con particolare riferimento ai temi della non autosufficienza e delle nuove povertà. La crisi impone una attenzione straordinaria e massima trasparenza su servizi e risorse a ogni livello”.

Secondo Lorenzo Cestari, Responsabile Politiche Sociali Segreteria Regionale Uil Piemonte, “il tavolo deve dimostrare la volontà delle Istituzioni, della politica e delle forze sociali per riformare il sistema della protezione sociale a favore dei cittadini più deboli. Occorre uno sforzo comune per arrivare a definire i livelli essenziali delle prestazioni a cui i cittadini hanno diritto, il loro finanziamento garantendone le risorse, ma anche innovando il sistema adeguandolo a quelle nuove povertà che la crisi della nostra regione sta evidenziando concretamente”.

Roberto Montà, delegato per Legautonomie esprime “soddisfazione per l’apertura del tavolo, che rappresenta il mantenimento dell’impegno assunto in sede di riparto del fondo unico 2011. L’obiettivo a questo punto è che tutti i soggetti seduti al tavolo si assumano la responsabilità di concorrere al ridisegno del sistema di welfare piemontese, garantendo ai cittadini diritti e servizi a partire dall’innovazione dei modelli gestionali” .

“Ritengo che l'apertura del tavolo odierno – dichiara Amalia Neirotti, Presidente Anci Piemonte - possa rappresentare un punto di svolta per le politiche sociali della nostra regione. I problemi che si devono affrontare sono molto rilevanti e vanno dalla definizione di un diritto sociale veramente esigibile, alla quantità di risorse che lo possono garantire. L'Anci Piemonte porterà un contributo importante che consiste nell'elaborazione di un lavoro conclusosi nello scorso mese di luglio, intorno ai livelli essenziali, nato da un confronto tra il vicepresidente Anci Piemonte Salvatore Rao, alcuni Direttori di Consorzi socio-assistenziali e i tecnici della Regione Piemonte. Il cuore del problema è rappresentato dalla quantità di finanziamenti nazionali alle politiche sociali compromesso nel 2011 con un taglio di 12 milioni di euro per il solo Piemonte e per la prospettiva di un 2012 con risorse ulteriormente ridotte".

"L'Uncem - spiegano il presidente della Delegazione piemontese, Lido Riba e il presidente della Comunità montana Alpi del Mare, Ugo Boccacci - è favorevole all'istituzione di un tavolo tecnico per trovare soluzioni uniche e condivise, su tutto il territorio regionale, relative ai servizi socio-assistenziali. E' necessario avere un cronoprogramma chiaro e ben definito, così da accelerare i tempi nella stesura delle linee guida, in funzione delle risorse finanziarie disponibili. E' altresì molto importante garantire una positiva autonomia decisionale a Comunità montane e Consorzi, affinchè possano rispondere con efficacia alle esigenze del territorio, in particolare di quello montano con le sue specificità".

“Prendiamo atto molto favorevolmente Franca Biglio, Presidente dell’ Anpci - del metodo che ha adottato e continua ad utilizzare la Regione attraverso un confronto molto serio, serrato e continuativo. C’è una discontinuità rispetto al passato e si ha la netta sensazione che la Giunta regionale non voglia decidere per proprio conto, ma insieme; per noi che quotidianamente ci vediamo piovere normative dall’alto, il lavorare “insieme con” significa lavorare concretamente per i nostri cittadini”.

Vaffa tu! Grillini ai ferri corti



Pubblicato Mercoledì 07 Settembre 2011, ore 18,36

Volano gli stracci all'interno del MoVimento 5 stelle tra il capogruppo regionale Bono e il consigliere in Sala Rossa Bertola. Oggetto del contendere la partecipazione al corteo di ieri. E a colpi di accuse reciproche di populismo i seguaci piemontesi dell'artista genovese si dividono

DUELLO tra Bertola e Bono

Alta tensione tra i grillini piemontesi. Due tra i principali esponenti del MoVimento 5 stelle, il capogruppo a Palazzo Lascaris DavideBono e il consigliere della Sala Rossa VittorioBertola, sono ormai ai ferri corti e molti pronosticano un imminente regolamento di conti. A scatenare la diatriba è stata la posizione di Bono in merito alla partecipazione allo sciopero generale di ieri, pubblicata sulla bacheca di Facebook. Partecipazione contestata da Bertola. «Trovo deludenti le parole su fb di un “consigliere comunale del moVimento” – scrive Bono - che, non essendosi preoccupato neanche di presenziare da spettatore esterno alla sciopero e agli eventi di ieri, spara sentenze su cosiddetti “autorevoli esponenti del moVimento” (che immagino essere io e Biolè), nello stesso modo in cui fa Il Giornale». Pronta e velenosa la replica di Vertola: «Caro Bono, il tuo post è talmente denso di populismo e di slogan che fa vomitare... sei diventato un ottimo politico, avanti così, farai carriera. Del resto i primi a dire che “siamo scesi in piazza a fianco dei lavoratori” sono stati i vari Bersani e Fassino...».

Ora si tratta di capire se e quali conseguenze avrà lo scontro sulla tenuta della formazione. I due, per la verità, non si sono mai amati e qualche scaramuccia si era già verificata in passato, alla vigilia delle elezioni amministrative scorse, al momento della scelta del candidato sindaco, scelta che per imposizione di Beppe Grillo cadde sull’informatico torinese contro l’opinione del compagno di partito che invece parteggiava per un’altra soluzione.


Da lo spiffero

mercoledì 7 settembre 2011

I COMUNI DI TORINO E GRUGLIASCO RISOLVANO IL PERICOLO PER I CITTADINI NEL PARCO PARADISO

RICCA E BERNARDINELLO (LNP): I COMUNI DI TORINO E GRUGLIASCO RISOLVANO IL
PERICOLO PER I CITTADINI NEL PARCO PARADISO

La Lega Nord segue da tempo una vicenda assurda al confine tra i comuni di Grugliasco e di Torino, per la messa in sicurezza dell'attraversamento pedonale di viale Vittime della Shoah.
“Nel 2007 – dichiara il consigliere comunale del Carroccio di Grugliasco, Giorgio Bernardinello – è stato già approvato un progetto preliminare di riqualificazione sul viale Vittime della Shoah. Da allora nulla è stato fatto, se non i rimpalli a cui la burocrazia di un certo tipo di amministrazione ci ha tristemente abituato.”
“Il tavolo tecnico – spiega il consigliere comunale di Torino della Lega Nord, Fabrizio Ricca – deve partire al più presto. Sono numerosi gli incidenti, numerosi i cittadini che per raggiungere il parco rischiano quotidianamente la vita, e altrettanto numerose le firme raccolte di cittadini della zona indignati: è vergognoso che simili lungaggini esistano in un Paese civile. Mi auspico la massima collaborazione da parte degli assessorati dei due comuni ed una soluzione rapida che eviti ulteriori disagi ai cittadini”.
I due consiglieri concludono: “Una soluzione che sembra tanto semplice economica e di rapida esecuzione va avanti da anni, speriamo finalmente si possa mettere un punto fermo alla faccenda, da parte nostra faremo tutto il possibile dalla parte dei cittadini”.

martedì 6 settembre 2011

650 docenti e ausiliari in più !


Con uno stanziamento di 8,2 milioni di euro la Regione Piemonte assumerà 650 docenti e ausiliari ISCRITTI NELLE LISTE DI DISOCCUPAZIONE REGIONALE. In questo modo nessuna scuola di montagna chiuderà, si fa fronte ai tagli del ministero e soprattutto si da una mano ai tanti docenti precari residenti in Piemonte fregati dal famigerato inserimento a pettine. Questa é la Lega.

lunedì 5 settembre 2011

ISCRIZIONI IN AUMENTO ALL'UNIVERSITA' DI TORINO



Sono oltre 18 mila i preiscritti ai corsi di laurea a numero programmato dell’Università di Torino per l’Anno Accademico 2011/2012, con un incremento del 4% rispetto al 2010, che conferma la tendenza positiva degli ultimi anni per l’Ateneo torinese, in controtendenza rispetto alla situazione nazionale, che fa registrare una costante diminuzione delle iscrizioni ai corsi universitari. Gli aumenti più significativi si sono registrati nei corsi di laurea delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, in particolare nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria, con un aumento dell’11%.