sabato 30 aprile 2011

NEWS PER LA REGIONE PIEMONTE

Agroindustria.

Quasi 6,7 milioni di euro precedentemente stanziati per consulenze e vari studi saranno ora destinati all’agroindustria grazie alla delibera proposta dall’assessore all’Agricoltura con cui viene ridotta la dotazione finanziaria dell’assistenza tecnica del Programma di sviluppo rurale da 30.318.000 euro a 2-3.625.000 euro.


Sostegno alle scuole di montagna.


Un finanziamento di 1,5 milioni di euro, proposto dagli assessori all’Economia montana e all’Istruzione, permetterà il mantenimento e lo sviluppo dei servizi scolastici nei territori montani mediante la copertura dei costi per l’impiego di personale nelle scuole materne, elementari e medie. I programmi presentati dalle Comunità montane dovranno privilegiare le scuole dove si corre il rischio di non avviare le lezioni, le pluriclassi in situazione di particolare disagio, la volontà di proseguire la sperimentazione dello studio del francese e del tedesco nelle elementari, la necessità di salvaguardare le scuole dell’infanzia nei piccoli Comuni. Sarà anche attivata l’erogazione dell’assegno di studio per gli alunni delle scuole superiori residenti nelle zone considerate più disagiate dal punto di vista della marginalità socio-economica che sono stati obbligati a spostare temporaneamente la propria dimora per seguire gli studi.


Centri antiviolenza con case rifugio.


Presentati dagli assessori alle Pari opportunità e alla Sanità i criteri per l’accesso ai finanziamenti per l’avvio in ogni provincia di almeno un Centro antiviolenza con case rifugio a favore delle donne, sole e con figli, vittime di violenza e maltrattamenti. Ciascuna Provincia dovrà localizzare il rispettivo Centro con proprio atto e gli enti titolari individuati trasmetteranno alla Regione le richieste di finanziamento dei progetti, che saranno concesse per consentire la pronta disponibilità del servizio, l’acquisto di attrezzature ed arredi, il cambio destinazione d’uso del patrimonio immobiliare.

venerdì 29 aprile 2011

DOVE SONO FINITI I PACIFISTI DELLA SINISTRA?


Ma dove si sono nascosti i PACIFINTI del PD e di una certa sinistra salottiera? dove si sono imboscati coloro che ogni due per tre tiravano fuori la questione dell'11° articolo della Costituzione che dice che "l'Italia ripudia la guerra ...ecc. ecc. " Non si fanno vedere, sono svaniti nella loro incoerente strumentalizzazione. Non sappiamo oggi come andrà a finire questa sporca vicenda della Libia e del resto del mondo arabo, tuttavia una cosa è certa: più destabilizzazione è uguale a più immigrati a casa nostra. PIU' BOMBE = PIU' SPESE PER IL NORD. Una cosa dev'essere chiara cari signori: Non sarà più accettata qualsiasi lezioncina da parte vostra, cari professoroni e parrucconi della sinistra "dei salotti dalla erre moscia" su democrazia e pace. zitti per favore, state zitti!

mercoledì 27 aprile 2011

PAUSA DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE



Lega Nord

Piemont Padania



Grup Consiliar Comun-a ‘d Colegn. Piassa ‘dla Republica
Gruppo Consiliare Comune di Collegno. Piazza della Repubblica.



Ø Al Presidente del Consiglio



Ø All’Assemblea Sovrana


Collegno,15/04/11



MOZIONE



Oggetto: Pausa durante il consiglio comunale


PREMESSO CHE


Durante i consigli comunali vi è un continuo passeggio di consiglieri che si recano alla buvette per consumare alimenti e bevande , creando durante le sedute disturbo e disinteresse per gli interventi in aula


VERIFICATO CHE


Nella vicina città di Grugliasco ciò non avviene in quanto il problema è stato risolto interrompendo il consiglio comunale per mezz’ora e riprendendolo subito dopo la pausa.


RITENUTO CHE


Questo comportamento non aiuti il dibattito e il confronto in aula e dia contemporaneamente una pessima impressione ai cittadini che si recano ad assistere ai consigli comunali vedendo più gente al bar che sui banchi dei consiglieri


IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA


Ad istituire la pausa ristoro di trenta minuti per tutti, dopo circa due ore dall’inizio del consiglio comunale



Cordiali saluti.


Claudio Broglio Capogruppo ____________________


Fabrizio Bardella _____________________________


Lorenzo Ceretto ______________________________

martedì 26 aprile 2011

PUNTO AMBIENTE, PUNTO E BASTA

Lega Nord

Piemont Padania



Grup Consiliar Comun-a ‘d Colegn. Piassa ‘dla Republica.

Gruppo Consiliare Comune di Collegno. Piazza della Repubblica.



Ø Al Presidente del Consiglio
Ø All’Assemblea Sovrana


Collegno,15/04/11


MOZIONE



Oggetto: Punto ambiente , punto e basta


PREMESSO CHE


1)Punto ambiente è proprietà del C.I.D.I.U. per la maggior parte delle quote azionarie e la restante è del Comune di Druento .

2) Che il Comune di Collegno è il maggiore azionista del C.I.D.I.U.


CONSIDERATO CHE


La salute e la sicurezza dei cittadini viene prima anche delle spese effettuate dalle aziende partecipe dal comune.

Nonostante i lavori che sono stati fatti a Punto Ambiente la situazione non è migliorata e le puzze continuano ad appestare le zone di Collegno e dei paesi vicini.


Vista anche la relazione dell’ASL TO 3 protocollata il 26/10/2010 dove il Dipartimento di Prevenzione mette in guardia e consiglia un monitoraggio attento delle sostanze potenzialmente pericolose (benzene,cloroformio,tricloroetilene) e la continuazione dei lavori decisivi per ridurre e possibilmente far cessare l’emissione di odori.



IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA


Il sindaco a chiedere la chiusura dell’impianto di Punto Ambiente e la riapertura solo dopo che siano stati effettuati tutti i lavori necessari per far si che le emissioni siano ridotte a zero ed averne verificata la effettiva funzionalità con la relativa approvazione dell’ASL TO3,


Cordiali saluti.


Claudio Broglio Capogruppo ____________________

Fabrizio Bardella _____________________________


Lorenzo Ceretto ______________________________

lunedì 25 aprile 2011

NUOVI RISULTATI DEL FONDO DI GARANZIA PER IL CINEMA

Altri sei film hanno presentato domanda per beneficiare del fondo di garanzia per il cinema creato dalla Regione Piemonte: si tratta de “La delegazione” di Sergio Rubini, “Il comandante e la cicogna” di Silvio Soldini, “Amori e tradimenti” di Federico Moccia, del quarto film dei comici Ficarra e Picone, “Immaturi: il viaggio” di Paolo Genovese e “Studio illegale” di Fabio Volo. Queste produzioni, che hanno prospettive di box office superiori ai 10 milioni di euro, sono state annunciate nel corso di “New Business? Show Business!”, il workshop tenutosi il 19 aprile nel Cineporto di Torino sul fondo regionale che si propone di attrarre investimenti nel mondo del cinema, abbinando gli sgravi fiscali previsti dalla legge nazionale.

sabato 23 aprile 2011

150 MILIONI PER IL RILANCIO DELL'ICT


La Regione Piemonte investirà 150 milioni per il rilancio dell’Ict


La Regione Piemonte investirà 150 milioni di euro nel triennio 2011-2013 per lo sviluppo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione. Il Piano strategico per il comparto Ict, presentato il 18 aprile dalla Regione a sindacati, enti locali ed associazioni di categoria, rientra nel Piano per la competitività di cui si è già dotata la Regione e prevede, tra l’altro, un programma di “eHealth” che sarà attivato per progetti quali la piattaforma sanitaria elettronica, la telemedicina, il sistema di immagini in rete (Imr), la ricetta elettronica, la rete dei medici di medicina generale, la tessera sanitaria e il sistema Informativo e amministrativo contabile.

giovedì 21 aprile 2011

SENTENZA THYSSEN


Thyssen: Cota, importante che sia arrivata questa sentenza, piemontesi ancora soffrono per quel rogo


"I piemontesi sentono ancora il dolore di quella tragedia e in questo giorno sono vicini alle famiglie delle vittime. E’ importante che sia arrivata una sentenza in un tempo ragionevole pur in un processo così complesso”.


Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota.

mercoledì 20 aprile 2011

L’ITALIA IN FESTA FUCILA UN PRETE


Accadeva il 20 aprile 1861

L’ITALIA IN FESTA FUCILA UN PRETE

MAURIZIO LUPO

Da La Stampa del 20/04/2011

Il Senato sabato 20 aprile 1861 approva la legge che fissa per domenica 2 giugno 1861 la «Festa nazionale dell’Italia Unita». L’atto la associa a quella che il Piemonte già commemora ogni prima domenica di giugno per celebrare lo Statuto Albertino. Alla Camera prosegue intanto un’estenuante seduta riguardante la ricostituzione dell’«esercito meridionale», l’armata garibaldina. La discussione è caldeggiata da Garibaldi. Il generale, poco contento del dibattito, è ricevuto da Vittorio Emanuele II. Hanno un lungo colloquio, durante il quale il Re cerca di dissuaderlo dal presentarsi alla Camera, per evitare disordini. I cattolici sono invece scossi da quanto pubblica la «Sentinella abruzzese». Dice che a Civitella del Tronto, dove si è consumata l’estrema resistenza delle truppe borboniche, si è riunita una corte marziale. Ha condannato a morte un sacerdote. E’ don Leonardo Zilli, di 47 anni, di Campotosto, oblato dei minori conventuali. Durante l’assedio sabaudo alla fortezza di Civitella fu l’assistente ecclesiastico delle truppe borboniche qui asserragliate. Le benedisse quando deliberarono la resistenza ad oltranza. Quando giunse l’ordine di arrendersi, firmato dal deposto Re Francesco II di Napoli, le invitò a non cedere. Tale atteggiamento viene considerato un atto di ribellione, da punire con il patibolo. E’ un segnale che le autorità italiane vogliono dare ai preti che ancora parteggiano per il sovrano borbonico.

Della serie << raccontiamole tutte le "gloriose" pagine dell'unità d'italia >>

martedì 19 aprile 2011

“ DALL’ASSESSORE SCOLARO ALLA LEGA: 2 MILIONI DI GRAZIE ! ”


… Questo avrebbe dovuto dire l’Assessore Scolaro quando il gruppo consiliare di Collegno della Lega Nord l’ha informato sulla situazione dei 2 Milioni di Euro provenienti dalla Provincia. Ma andiamo con ordine; L’Assessore Scolaro durante una commissione consiliare, ha dichiarato che riguardo alla costruzione del ponte sulla Dora, il Comune di Collegno ha anticipato per conto della Provincia 2 Milioni di Euro e che non gli sono ancora stati restituiti. Appena saputa la notizia, il nostro Gruppo Consiliare di Collegno della Lega Nord si è messo in contatto con i nostri esponenti in Provincia invitandoli a fare un’interrogazione in merito per focalizzare la situazione. Detto, fatto.Giovedì 14 Aprile durante il Consiglio Comunale, la Lega Nord ha informato l’Assessore Scolaro dell’avvenuta sollecitazione mediante interrogazione alla Provincia fatta dal Capogruppo della Lega Nord in Provincia . Apriti cielo! L’Assessore è andato su tutte le furie ed ha accusato il Gruppo consiliare della Lega Nord di Collegno di essersi mosso in modo “quanto meno inopportuno”. Inutile il tentativo dei Consiglieri Comunali di spiegare che l’unico movente del gruppo è stato quello di muoversi nell’interesse della Città. "Noi dobbiamo rendere conto solo ai cittadini che ci hanno votato " ha chiosato il Capogruppo della lega Nord di Collegno Claudio Broglio."

lunedì 18 aprile 2011

Roberto Cota: OPERAZIONE TRASPARENZA

PD PACIFINTI !



La Festa dell'Unità di Alessandria sponsorizzata da una fabbrica di armi
Riportiamo uno spezzone di intervista a Pierluigi Bersani che tenta di giustificare la sponsorizzazione della Oto Melara (Finmeccanica) alla Festa dell’Unità in cui interviene come oratore.

Guardando il volantino di questa Festa dell’Unità abbiamo trovato la pubblicità di una ditta che produce armi. Crede che questo possa essere coerente con i valori di un partito come il PD?
Essere pacifisti non significa mica essere disarmati. In Italia abbiamo anche fabbriche d’armi; alcune sono secolari. Non c’è nessuna polizia disarmata nel mondo. Nel nostro Paese ci sono anche tecnologie che sono al servizio di armamenti che devono servire alla sicurezza collettiva. Detto questo, io credo che la spinta verso le tecnologie possa essere maggiormente orientata nei settori civili. Io ho in testa che nei prossimi cinque – dieci anni dovremo buttare tutta la nostra innovazione sui temi dell’economia verde, che mi pare la vera nuova grande frontiera tecnologica.

Quindi pensa che la pubblicità di un cannone, come in questo caso, possa avere un senso?
Insomma, esiste un esercito, no? Non è che possiamo abolire l’esercito credo, purtroppo, per adesso.

sabato 16 aprile 2011

LEGA NORD E LA SCUOLA


COLLEGNO - CONSIGLIO COMUNALE DEL 14 APRILE 2011

Durante il Consiglio Comunale è stato approvato il testo del quarto accordo di programma Patto per la Scuola nel quale viene affermato l'impegno congiunto dell'Amministrazione Comunale e delle Istituzioni Scolastiche per raggiungere determinate finalità educative volte all'interesse degli alunni e delle loro famiglie. La Lega Nord Piemont Padania ha posto all'attenzione dell'Assemblea un emendamento atto a migliorare la delibera. Tale documento, accettato, è diventato l'Articolo 20 del Patto.

ARTICOLO 20 PATTO DELLA SCUOLA
Rapporti con le scuole
Annualmente, la preposta Commissione Consiliare inviterà i dirigenti Scolastici ad una apposita seduta per un confronto sui temi della scuola.

Questo emendamento è veramente importante perchè darà modo di avere un resoconto annuale sulla situazione delle scuole collegnesi ed inoltre, sarà fondamentale per avere un serio confronto sulle tematiche che interessano il mondo della scuola.
Certo, molta strada dovrà ancora essere fatta nel comparto della scuola, come ad esempio la riverifica dei libri di testo laddove presentano sfumature un po' troppo politicizzate, ma questo di certo non può essere fatto a livello locale, per ora.
La Lega Nord Piemont Padania collegnese, con questa iniziativa ha garantito maggiore trasparenza e vicinanza alle tematiche che riguardano i nostri ragazzi e le loro famiglie.
COLLEGNO

IMMIGRAZIONE: EUROPA SCANDALOSA !!!

“Questa Europa ci rompe le scatole sulla lunghezza dei cetrioli e sull’immigrazione ci chiede di arrangiarci. E’ scandaloso. Inoltre, in tema di sicurezza, proprio mentre ci dicono che non ci daranno aiuto per il blocco dei flussi, per i pattugliamenti e per i rimpatri, al Consiglio europeo si propone il coordinamento per l’uso dei cani poliziotto: sono cose allucinanti”.


Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota.

venerdì 15 aprile 2011

8/4/2011 - LA NUOVA SANITA' DELLA GIUNTA COTA

Buona partecipazione di pubblico per la serata organizzata dalla sezione Lega Nord Collegno – Grugliasco presso la sala consiliare del Comune di Grugliasco.


Il tema “ La nuova sanità della Giunta Cota “ ha riscosso l’interesse di molti cittadini e la presenza del commissario Ares Claudio Zanon, del direttore sanitario ASL TO 3 Claudio Picco e dell’On. Davide Cavallotto ha fatto chiarezza su questo argomento così tanto discusso in questi ultimi mesi. Inoltre, ha partecipato alla serata anche il Sindaco di Grugliasco Marcello Mazzù il quale si è espresso in maniera positiva su molti aspetti trattati e discussi dal dott. Zanon durante il suo intervento.


Si tratta di una riforma coraggiosa e l’utilizzo di questo aggettivo è doveroso in quanto, per la prima volta nella nostra Regione, si attua una riforma che fa veramente l’interesse dei pazienti e dei cittadini colpendo invece i baronati della sanità. Al termine della serata anche il pubblico ha potuto partecipare attivamente al dibattito ponendo numerose domande al commissario Ares Claudio Zanon il quale ha risposto in maniera esaustiva a tutti i quesiti .

giovedì 14 aprile 2011

NESSUN TAGLIO AI SERVIZI SANITARI E SOCIO-ASSISTENZIALI


Si è svolto il 5 aprile, presso la Sala Giunta della Regione, l’incontro fra l’assessore regionale alla Tutela della Salute e Sanità e alcuni rappresentanti del Comitato promotore della petizione popolare promossa dalla Fondazione Promozione Sociale Onlus, cui fanno capo alcune associazioni di volontariato. Durante la discussione, le associazioni hanno evidenziato alcune difficoltà nell’accesso ai servizi socio-sanitari e socio-assistenziali destinati agli anziani non autosufficienti e alle persone disabili, a causa dei presunti, asseriti tagli della Regione. L’assessore ha preso atto delle richieste e delle preoccupazioni avanzate dalle associazioni, auspicando che si metta fine alle strumentalizzazioni che vogliono attribuire alla Regione responsabilità inesistenti, ed ha ribadito che, nonostante sia stata costretta ad attuare il piano di rientro per coprire i buchi della precedente amministrazione, la Giunta regionale ha sviluppato un programma di interventi che non prevede tagli di risorse per l’assistenza residenziale, semiresidenziale e domiciliare per le persone fragili. Al contrario, è stato previsto un incremento di risorse di circa il 4 per cento rispetto a quelle assegnate alle Asl nel 2010. Il piano di rientro prevede infatti di destinare nel 2011 agli interventi citati oltre 630 milioni di euro, rispetto ai 600 dell’anno precedente. L’assessore ha inoltre sottolineato che, in una situazione in cui tutto il sistema pubblico nella sua complessità - dallo Stato, alle Regioni, ai Comuni che hanno funzioni e responsabilità dirette sul comparto del socio-assistenziale - si trova in una fase di pesante contenimento delle risorse a disposizione per tutti i servizi, la Regione Piemonte, rispetto al 2009, ha aumentato i contributi ai familiari che assistono a casa congiunti non autosufficienti (da 23 milioni di euro nel 2009 si è passati a 31 nel 2010) e garantito le risorse per gli assegni cura. Inoltre, per quanto riguarda i fondi trasferiti agli enti gestori dei servizi socio-assistenziali, è stato sottolineato ancora una volta che per il 2011 sono state garantite le stesse risorse dell’anno precedente. Al termine dell’incontro, l’assessore ha reso perciò evidente che nessun taglio è imputabile alla Regione, ribadendo l’impegno non solo alla garanzia dei servizi, ma anche a lavorare alla creazione di un sistema integrato di servizi sanitari e socio assistenziali verso il paziente fragile e cronico in tutto il suo percorso assistenziale.

martedì 12 aprile 2011

COMMERCIO: LA RETE DISTRIBUTIVA NEL 2010


Sono 63.586 gli esercizi di vicinato, 3.920 le medie strutture di vendita, 120 le grandi strutture e 253 i centri commerciali in cui operano 2.800 esercizi, per un totale complessivo di 70.426 esercizi commerciali presenti in Piemonte. Questi i primi macrodati che emergono dall’analisi della rete distributiva in sede fissa, rilevati al 1° gennaio 2010 dall’Osservatorio regionale del Commercio e presentati il 31 marzo 2011 dall’assessore regionale al Commercio. Il Piemonte si colloca infatti al terzo posto in Italia, insieme al Veneto, per numero di attività commerciali (7,2% sul totale del Paese), preceduto dalla Lombardia (12,6%) e dalla Campania (11,7%). Oltre la metà della superficie di vendita piemontese è detenuta dagli esercizi di vicinato (51%), il 32% dalle medie strutture di vendita e il restante 17% dalle grandi strutture, compresi i centri commerciali. Il 29% del totale della superficie è destinato alla vendita di prodotti alimentari o misti. Nel 2010 è stato registrato un lieve aumento degli esercizi di vicinato (+359 esercizi pari a +0,57%) mentre per le medie strutture di vendita risulta una leggera flessione (-34 esercizi) e per le grandi un lieve aumento (+3 esercizi). In crescita anche i centri commerciali con 11 nuove grandi strutture e 6 nuove medie strutture. Rimane invariato rispetto al 2009 il numero di comuni privi di esercizi commerciali, ovvero 70. Dal punto di vista territoriale risulta che il 51% dei 1.206 comuni piemontesi è servito esclusivamente da esercizi di vicinato. Per quanto riguarda il commercio su area pubblica, sono 923 i mercati ambulati e 168 i posteggi isolati, che si svolgono in 650 comuni nei quali risiede il 91% della popolazione della regione. L’Osservatorio del Commercio ha censito anche gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande: nel 2010 si contano 20.500 esercizi (in crescita, con 226 nuovi esercizi), ai quali si aggiungono 2.900 circoli privati e 998 aziende agrituristiche. Le province a più alta densità di esercizi di somministrazione (numero di esercizi per numero di abitanti) sono il Verbano Cusio Ossola e il Cuneese, ad alta vocazione turistica e a bassa densità demografica.

lunedì 11 aprile 2011

AUTONOMIA DI SPESA PER GLI ENTI LOCALI, RIPARTITI 50 MILIONI


Con tempestività ed introducendo per la prima volta il principio di autonomia della spesa, la Giunta regionale ha approvato il 4 aprile i criteri di ripartizione dei 50 milioni di euro stanziati per gli enti locali per coprire durante il 2011 le spese di personale, funzionamento, intervento ed investimento secondo le funzioni conferite dalla Regione. Nel darne l’annuncio, l’assessore regionale agli Enti locali ribadisce il preciso impegno assunto dall’amministrazione regionale di venire incontro alle difficoltà economiche degli enti, in chiave di trasparenza e di programmazione. Come richiesto in Conferenza Regione-Autonomie locali, sono rimasti invariati i criteri di ripartizione delle risorse, come segnale preciso della volontà di non penalizzare, a fronte delle difficoltà economiche, le attività sul territorio.

domenica 10 aprile 2011

Immigrazione, Cota tranquillizza:"In Piemonte nessuna tendopoli"

ROMA - "L'incontro di questa (ieri NdR) sera e' stato positivo ed ha affrontato diversi aspetti. Per quanto riguarda i profughi provenienti dalla Libia il Piemonte ha gia' attivato una collaborazione con le strutture della Caritas. Ci siamo attivati anche per quanto riguarda l'accoglienza dei minori non accompagnati. Con riferimento agli immigrati provenienti dalla Tunisia il Governo ha agito su tre fronti: blocco degli sbarchi, rimpatri e la possibilità attraverso il permesso di soggiorno per motivi umanitari ai tunisini già presenti di raggiungere altri Paesi. Allo stato non ci sono ulteriori richieste. In Piemonte non sono previste tendopoli, nè ampliamenti del Cie, nè altri insediamenti sul territorio della nostra Regione".
Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, al termine della cabina di regia per l' emergenza immigrazione svoltasi a Palazzo Chigi.

sabato 9 aprile 2011

PIEMONTE - PIANO CARCERI


Piano carceri: intesa tra Governo e Regione per due nuove strutture


Franco Ionta, commissario delegato per il Piano carceri, e Giovanna Quaglia, assessore regionale al Bilancio, delegata dal presidente Roberto Cota, hanno firmato il 24 marzo a Roma l’intesa istituzionale per la localizzazione delle aree destinate alla realizzazione di nuove strutture carcerarie in Piemonte. Il documento prevede la costruzione a Torino di un nuovo istituto penitenziario con una capienza di 450 detenuti e ad Alessandria di un padiglione detentivo da 200 posti. Le due strutture saranno edificate in tempi rapidi, secondo le disposizioni urgenti fissate dalla legge 26 febbraio 2010 n.26. In particolare, il nuovo carcere di Torino, che costerà circa 40,5 milioni di euro, sorgerà su un’area di quasi nove ettari a nord dell’istituto penitenziario delle Vallette e a sud del territorio comunale di Venaria.

venerdì 8 aprile 2011

GIUNTA BRESSO: QUANDO I CONTI NON TORNANO ...

BILANCIO, QUAGLIA: “BRESSO METTE LE MANI AVANTI PERCHE’ CONOSCE A PERFEZIONE IL DISAVANZO CHE HA PROVOCATO”


“Le uniche dichiarazioni ufficiali che la presidente Bresso dovrebbe fare sono le scuse ai cittadini piemontesi per il bilancio falsato che ha lasciato in eredità al Piemonte. Non possiamo accettare questo tipo di atteggiamento da chi attraverso artifizi contabili ha cercato di mascherare il disavanzo provocato dalla sua amministrazione. Mi riferisco in particolare all’ultimo atto della Giunta Bresso, che il 29 marzo 2010 con una delibera ha dato il via alla cancellazione di impegni per 707.828.118,53 milioni di euro.


In questo atto si leggono chiaramente tutte le bugie della presidente, che oggi finge di preoccuparsi per il bilancio della Regione. In realtà, conoscendo i disastri che ha lasciato cerca di mettere le mani avanti preannunciando un debito di cui evidentemente conosce a perfezione i dettagli.


Quel che è certo è che noi vorremmo continuare a lavorare con responsabilità e senza polemiche strumentali, per fare chiarezza sui conti e dare certezze nella programmazione delle risorse”.


Lo dichiara l’assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia.

giovedì 7 aprile 2011

IL FLI : CONTRORDINE CAMERATI !

Ecco i sei senatori che hanno presentato un disegno di legge che richiede l’abolizione del reato di apologia del fascismo presente nella XII Norma transitoria e finale della Costituzione che vieta appunto "la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista” Sono da sinistra in alto del PDL: Cristiano De Eccher, Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, e poi in basso Giorgio Bornacin, Achille Totaro (lombrosiano), Egidio Digilio FLI, il partito di GIANFRANCO FINI.


Il "campione" del FLI è stato poi costretto suo malgrado a ritirare la firma dal DDL ma ormai la frittata era fatta. Vorrei proprio sapere cosa ne pensa il Consigiere Di Filippo del FLI di Collegno di questa performance del suo rappresentante al Senato della Repubblica. Si, stiamo parlando proprio di quel consigliere che non molto tempo fa pontificava seduto con il siuo fondoschiena sul tricolore ( che dice invece di rispettare tanto) e copriva la Lega Nord di insulti infamanti che nulla hanno a che vedere con la realtà, solo perchè il Movimento di Bossi parla di libertà dalle catene del centralismo, certo quella libertà che evidentemente per il Senatore del FLI non ha valore.


La Lega Nord collegnese su questa vicenda si è mossa subito, già la sera stessa, all'interno della riunione della CONSULTA ANTIFASCISTA PERMANENTE di cui fa parte con tutti e 3 i suoi componenti, ( il consigliere del FLI - Di Filippo, forse per motivi di opportunità, non s'è fatto vedere) ha proposto una mozione da fare in comune con tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale. Il Sindaco Accossato, entusiasta della proposta, ha abbracciato l'iniziativa producendo un documento che comprendeva in sostanza quello protocollato dalla Lega collegnese.


Si è poi deciso nella conferenza dei capogruppo di mettere a disposizione dei consiglieri e dei cittadini un libro nel quale sarà possibile porre la propria firma a condanna di questo DDL che voleva abolire il reato di riorganizzazione del partito fascista.


Claudio Broglio Capogruppo consiliare Lega Nord Piemont Padania.

mercoledì 6 aprile 2011

RICEVUTO E PUBBLICATO !!!

Pubblichiamo qui di seguito una lettera che abbiamo ricevuto qualche giorno fa.

Egregio Signor Sindaco di Torino Sergio Chiamparino,


ho letto su LA STAMPA del 11/02/2011 l’intervista da lei concessa al giornalista Gramellini, che con la chiusa finale le dà un consiglio sfottente da classico giornalista di sinistra con la testa piena di pregiudizi.


Senta signor Sindaco, io ho 78 anni, e quindi la sua generazione di giovani comunisti la conosco molto bene: i più infervorati finivano per fare i sindacalisti come lei,ed il vostro porvi non era quello di lavorare, ma di parlare del lavoro degli altri, cosa molto meno pesante. Continuando nel discorso, per voi giovani comunisti, il paradiso era l’URSS, e mi ricordo molto bene che nelle partite calcistiche, quando la vostra stella era contro l’Italia, il vostro entusiasmo ed il vostro cuore era per la squadra del “sole dell’avvenire”. Poi, con il tramonto del comunismo, voi maestri del trasformismo, vi siete riciclati in pseudo democratici, anche perché la “cadrega” và tenuta stretta e non bisogna mollarla per nessun motivo, essendo sempre valido il principio secondo cui:“tengo famiglia e lavorare stanca”; pensi un po’, siete anche riusciti a diventare gli alfieri del tricolore ma questo, lo dovete riconoscere, è grazie alla Lega Nord, per la quale, avendo dei dubbi sul DNA del comune denominatore della popolazione italiana, c’è la convinzione che esista lo Stato italiano ma non la nazione italiana. Voi ex e post per contraddizione avete saltato il fosso e vi siete uniti agli ex fascisti e all’alta borghesia radical-chic e massonica per inneggiare a questa nauseante retorica, non sentita, festa dei 150 anni.


Se la maggioranza del popolo del nord non sente dentro di sé questa esaltazione unitaria, un motivo ci sarà. Il motivo è che il cosiddetto Risorgimento è stato la più grande bufala degli ultimi 500 anni, voluto principalmente da una minoranza legata alla monarchia sabauda alla quale non interessava la nazione italiana ma lo Stato sabaudo e la conferma è che il re Vittorio Emanuele ha mantenuto la dicitura di 2° per confermare che era il regno sardo che si allargava e non un’altra nazione che nasceva. L’altro raggruppamento che lo volle era repubblicano ed agiva con Mazzini, che aveva come motto di tutta la sua azione politica: “armiamoci e partite”, e così mandò allo sbaraglio migliaia di ingenui che credevano in lui e nelle sue improvvisazioni. Gli ultimi rappresentanti dei cosiddetti padri della patria Cavour e Garibaldi sono da giudicare in modo differente, in quanto il primo voleva non l’unità della penisola ma tre macro Stati indipendenti ma confederati tra loro e con un presidente che poteva essere Pio IX, ma purtroppo è morto troppo presto e non sappiamo come avrebbe agito in seguito all’atto di forza garibaldino. Per quanto riguarda infine Garibaldi, il più esaltato e glorificato tra tutti, per me è solo il più grande avventuriero del XIX secolo, e mi chiedo come abbia fatto a mantenersi prima lui e poi tutta la sua famiglia, cosa che rimane un mistero mai chiarito (ma le cose misteriose sono poi quelle più facili da smontare); nelle Americhe il nostro eroe ha combattuto non per ideali, ma dove vedeva più convenienza, non sottraendosi dal fare anche il ladro di cavalli, cosa che gli costò il taglio dell’orecchio destro, motivo forse principale dei suoi capelli lunghi. In quanto all’impresa dei mille, tutto quell’eroismo e genialità militare, è bene si dica come è d’uso tra noi piemontesi “cala cala”, poiché se gli alti ufficiali borbonici non si fossero venduti, ed in primis il generale Landi comandante della piazza siciliana, la marina da guerra britannica non avesse favorito lo sbarco ed infine i servizi segreti sardi non avessero comprato la mafia, col cavolo i mille sarebbero sbarcati e avanzati di cento metri, ma avrebbero certamente fatto la fine dei predecessori mazziniani a Sapri, dove vennero tutti massacrati.


Se c’è qualcosa che i Torinesi vogliono ricordare è il massacro del 1864 in piazza San Carlo quando il re scappò di notte per Firenze ed alla popolazione che protestava per il trasferimento della capitale fu risposto sparando e facendo centinaia di morti; questi sono i veri eroi che lei Sindaco di Torino deve glorificare, ma non l’ha mai fatto. Il difetto di noi piemontesi è che non sappiamo lamentarci, il nostro DNA non è mediterraneo e teatrante, e questo spiega la peculiarità della nazione, poiché pur appartenendo allo stesso Stato, non esiste un unico popolo ma esistono tanti diversi popoli e tradizioni.


Voi ex e post non lo potete capire, perché le vostre radici le avete bruciate sull’altare del falso buonismo che è la regola numero uno del vostro riciclaggio e fingendo di non capire che così facendo rinnegate noi e non favorite loro. In tutto il mondo la sinistra è per il localismo, qui no! Perché? Perché siete stati preceduti da un movimento politico nuovo e dalla sinistra sempre dileggiato dove è confluita gente di ogni idea politica, ma unita nel credo dell’amore per la propria terra, mentre purtroppo voi non avete più nessun ideale e vi siete rifugiati nell’universalismo che è la distruzione della nostra civiltà.


Signor Chiamparino rilegga la storia, non quella insegnata negli ultimi centocinquant’anni, scritta dai vincitori, ma quella imparziale, che se cerca vedrà che la trova; leggendola capirà che il suo attuale pensiero, sicuramente in buona fede, è sbagliatissimo, ed il tempo ci darà ragione e sicuramente i nostri figli vedranno il cambiamento.


Mi creda: le scrivo con il cuore, perché il suo sentirsi torinese che crede al Risorgimento ed al plebiscito di massa mi lascia deluso, poiché è bene che lei si ricordi che il famoso plebiscito ha coinvolto non più del 2% della popolazione,e questo per me si chiama truffa.


Distinti saluti,


Gianni Ghio

NOI SIAMO DALLA PARTE DEL VIGILANTE


Brescia, 4 aprile 2011 - La rapina si è consumata oggi pomeriggio a Quizano D’Oglio, in provincia di Brescia, ai danni della Cassa rurale di Borgo San Giacomo in via Cavour. I due rapinatori, Otello Astolfi, classe 1949, originario di Rovigo, ma domiciliato a Ravenna, e Ivan Alpignano, 38enne di Caselle (Torino) sono morti. Un terzo malvivente, Dario delle Grottaglie, trentenne di Ciriè (Torino) è stato arrestato dai carabinieri nelle ore successive mentre cercava di scappare nelle campagne a bordo di una bici rubata. In base alla ricostruzione effettuata dai militari, la gang armata di pugnali ha fatto irruzione in banca alle 15, i volti camuffati da maschere di silicone. Con il bottino in spalle, 10.300 Euro una volta in strada si è imbattuta fortunatamente in un portavalori Fidelitas che usciva da un’altra banca. Il vigilante è sceso ed ha intimato ai tre di fermarsi. I due delinquenti sono riusciti a raggiungere una Fiat Bravo (risultata rubata) lasciata parcheggiata in una via laterale, un terzo invece ha cercato rifugio in un negozio senza riuscirci. Uscito avrebbe puntato il coltello, mentre l’auto ha innestato la retromarcia con l’obiettivo di investire la guardia .Il vigilante, correttamente, dopo avere esploso due colpi a vuoto avrebbe dunque sparato all’indirizzo dei malviventi, ferendo a morte i due banditi sulla Bravo. Il terzo uomo invece è fuggito ma poi catturato tra Quinzano e Pontevico intorno alle 18. Le indagini proseguono. Il sospetto è che possa esservi un quarto complice implicato. Il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Marco Turchi ha spiegato che «si tratta di una banda di pregiudicati in trasferta». Vi sarebbero infatti altri colpi messi a segno con lo stesso modus operandi. Quanto alla guardia giurata, la cosa scandalosa è che adesso, l'uomo che ha fatto solo il proprio dovere, ora è in stato di fermo e rischia la galera... incredibile! Questa è la giustizia che fa schifo alla gente e che deve essere cambiata. Il vigilante ha solo tolto dalla circolazione due delinquenti, punto e basta.


martedì 5 aprile 2011

CROCIFISSO: LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO DA' RAGIONE ALL'ITALIA



Il 18 marzo 2011 la Grande Camera della Corte europea dei Diritti dell'uomo di Strasburgo ha pronunciato la sentenza definitiva sul caso Lautsi/Italia, in merito al quale lo Stato italiano aveva chiesto il riesame della sentenza di condanna del 3 novembre 2009, che aveva vietato l’esposizione del Crocefisso nelle aule scolastiche. In realtà il crocefisso è uno dei simboli della nostra storia e della nostra identità, e la cristianità rappresenta le radici della nostra cultura, quello che oggi siamo. Pertanto, l’esposizione del crocefisso nelle scuole non deve essere vista tanto per il significato religioso quanto in riferimento alla storia e alla tradizione dell’Italia. La presenza del crocefisso in classe rimanda dunque ad un messaggio morale che trascende i valori laici e non lede la libertà di aderire o non aderire ad alcuna religione. Nell'ordinamento italiano l'esposizione del crocefisso, seppure non espressamente menzionata, è regolamentata dal decreto legislativo 297/1994 (Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado), in particolare, dall'art. 676, intitolato "norme di abrogazione" e dagli articoli 159 e 190, che includono il crocefisso tra gli arredi delle aule. Tali norme si inseriscono nella tradizione del nostro Paese e sono retaggio di altre più antiche, come il R.D. 26/4/1928 n. 1297 “Approvazione del regolamento generale sui servizi dell'istruzione elementare”) ed il R.D. 30/4/1924 n. 965 (“Ordinamento interno delle Giunte e dei Regi istituti di istruzione media”).

lunedì 4 aprile 2011

ACCOSSATO PIU’ PRUDENZA NEI PROCLAMI

Non vedo la necessità della Sindaco Accossato di candidare Collegno all’accoglimento di un’ondata di immigrati come ha fatto Chiamparino, il suo collega di partito. Il Sindaco di Torino almeno, essendosi accorto dell’errore, ha eseguito subito una ridicola retromarcia. Non mi pare che Collegno sia priva di problemi legati, ad esempio, a residenti in difficoltà abitative che aspettano da tempo una sistemazione adeguata i quali, di certo, non capirebbero tanta “generosa disponibilità di un tetto” per loro ancora una chimera. Proporre poi, anche se provocatoriamente, lo scambio: “mi togliete gli anarchici dal padiglione 21 e ospito i profughi!” mi sembra oltre un bel modo di passare dalla padella alla brace, anche una proposta quantomeno bizzarra che pone sullo stesso piano due cose diverse e certamente non auspicabili. Sostituire un problema con un altro di certo non giova a nessuno, proprio a nessuno e in primis ai nostri concittadini. A parte il fatto che non è credibile per l’Amministrazione collegnese questa inversione di tendenza nel rapporto con l’occupazione illegale del padiglione, poiché, non è mai dimostrata concretamente sensibile alle sollecitazioni giunte negli anni dalla Lega Nord su questa vicenda. Basti ricordare la fiaccolata che organizzammo nel parco contro questa occupazione alla quale venne invitata a partecipare – senza successo – anche il Sindaco. Poteva essere quella l’occasione Bipartisan di dire, Sindaco in testa, che non si può occupare una palazzina storica alla faccia delle minime regole della civile convivenza! Fiaccolata dove, tra l’altro, venne impiccato dagli stessi squatters un manichino con l’effige di un euro parlamentare della Lega Nord. In tale occasione, non registrammo nemmeno un cenno di solidarietà verso il nostro Movimento o di attenzione “attiva” al problema. Dopo decine di segnalazioni, interrogazioni e mozioni da parte del nostro gruppo politico, anche dopo l’aggressione subita a danno di nostri Vigili Urbani, non abbiamo mai sentito una condivisione d’intenti e una volontà di agire, oltre certo, a qualche lettera inviata alle autorità competenti più per “atto dovuto” forse che per convinzione politica. La scusa era ed è sempre la stessa, ovvero che la palazzina è dell’ASL e deve essere la stessa a sollecitare la rimozione del problema, peccato però che la palazzina è a Collegno, nell’unico parco di Collegno e che i cittadini che devono subire le loro prepotenze sono collegnesi. Anche la nostra richiesta di istituire un servizio strutturato di vigilantes per migliorare la sicurezza in tutta la Città, venne respinta poiché ci dissero che: “Non è nel DNA dell’ Amministrazione di Collegno!”. Oggi, udite - udite, anche loro scoprono che c’è un problema di ordine pubblico nel parco, tanto da essere tristemente merce di scambio. Comunque, a scampo di equivoci, occorre dire che se qualcosa cambierà a Collegno su questo fronte, sarà dovuto dal fatto che l’aria, da quando è arrivata la Giunta Cota, è davvero cambiata e sta permeando anche quegli Enti collegati alla Regione che prima, sotto la gestione Bresso, o si erano adagiati in una sorte di “vivi e lascia vivere” o peggio, erano vittime di un inspiegabile buonismo fine a se stesso. Inutile dire che noi la pensiamo come Bossi sul versante dell’invasione, prevalentemente tunisina, che ci arriva dalle coste Libiche e che confidiamo nell’azione del Ministro Maroni nell’opera di respingimento dei 22 mila immigrati sbarcati nella Penisola che debbono subire un’unica pratica “l’identificazione” e un’unica destinazione: “il loro Paese di origine “. Sindaco Accossato, per cortesia, se ha pensato anche solo un momento di proporre la nostra Città per l’accoglienza di altri immigrati, La invito a ripensarci subito, grazie. Claudio Broglio – Capogruppo Lega Nord Piemont Padania. Collegno.

venerdì 1 aprile 2011

BONJOUR FINESSE.


QUANDO LE DONNE PERDONO LE STAFFE


Brutto da dirsi e da vedersi, ieri sera è andato in onda un vero show messo in atto dalla consigliera del PD, Tiziana Sciarrino.


I fatti:


Tutto parte dalla sua votazione ad una Mozione del Consiglio Comunale del 24- 03-2011 ( di cui vi abbiamo già dato conto nelle pagine di questo blog), proposta dal PD ed emendata, in accordo con lo stesso partito della Sciarrino, dalla Lega Nord, nel quale in estrema sintesi, si chiedeva attenzione verso i lavoratori del CIDIU. La motivazione disarmante per l’astensione è stata che “si asteneva perché l’emendamento era della Lega Nord”. Inoltre, la presenza della telecamera era un’opportunità ghiotta che non ha voluto lasciarsi perdere. Sono volate all'indirizzo del sottoscritto e dei vertici del Movimento della Lega Nord, accuse gratuite di razzismo e intolleranza, nonché tutto il repertorio più becero della sinistra estrema. In 27 anni di politica ho fronteggiato attacchi ben più duri e soprattutto più intelligenti, tuttavia non mi era mai capitato di sentirmi appellare, da una rappresentante del "gentil sesso", con quel nomignolo col quale si definisce volgarmente il suino. Tenendo pur conto delle attenuanti- dovute magari a quegli sbalzi ormonali mensili, non si può tollerare una caduta di stile di siffatte elefantiache dimensioni, se non fosse altro per l'onorabilità dell'Istituzione del Consiglio Comunale.


Capogruppo Claudio Broglio

VAI A VEDERE LE NOSTRE INTERROGAZIONI

Care cittadine e cittadini, stiamo approntando un nuovo sistema che vi darà la possibilità di vedere il lavoro del gruppo consiliare di Collegno e Grugliasco attraverso questo blog. Al momento, per quanto riguarda Collegno possiamo già darvi la possibilità di vedere tutta la mole di Interrogazioni fatte per la Città, nonché le nostre Mozioni. E' semplice; basta collegarsi al sito del comune: www.comune.collegno.to.it poi andare alla pagina "Consiglio Comunale" e cliccare su Interrogazioni o Mozioni. Inoltre cliccando sul link apposito si potranno vedere le riprese video dei Consigli con i nostri interventi. Noi preferiremmo potervi vedere in Consiglio Comunale, vi ricordiamo che l'ingresso è libero e l'appuntamento viene pubblicizzato mezzo manifesti, tuttavia anche questo è un modo per potervi rendere partecipi del nostro lavoro.