LINGUA PIEMONTESE – LE DIFFERENZE ABISSALI TRA L’OPERATO
DELLA REGIONE PIEMONTE E IL COMUNE DI COLLEGNO
La Lega Nord chiede il
riconoscimento del piemontese come lingua minoritaria da tutelare. Sembra
strano ma questo percorso è stato ostacolato da mille insidie, sino a doversi
affidare a mediazioni lessicali per non imbattersi nelle tagliole centraliste. Il
Carroccio sta percorrendo questo percorso complicato dall’inizio della
legislatura regionale, senza trincerarsi in una sorta di monopolio identitario,
ma aprendo anche ai contributi delle altre forze politiche che sembra tiepidamente
credano ( a livello regionale) nella bontà delle rivendicazioni piemontesiste.
E’ notizia di qualche giorno fa che la Sesta Commissione
regionale, ha effettuato le audizioni di associazioni, università, soggetti
portatori di interesse in riferimento all’iter di approvazione dei progetti di
legge sul patrimonio linguistico piemontese. La proposta fortemente voluta
della Lega Nord compie così un nuovo passo avanti verso una rapida approvazione
per approdare poi in aula di Consiglio regionale per il voto definitivo. Tutto
ciò ha come obiettivo principale quello di portare in seno
all’Istituzione regionale l’assunzione di una consapevolezza di una cultura e
lingua che deve essere in qualche modo riconosciuta e come obiettivo finale, quello
di stimolare il Parlamento ad approvare un provvedimento nazionale che
riconosca ufficialmente l’idioma piemontese. Negli anni scorsi, la Corte Costituzionale
aveva bocciato l’iniziativa che intendeva tutelare il piemontese in quanto
lingua, perché incostituzionale proprio nelle parti che facevano riferimento al
piemontese non come dialetto bensì come lingua. Bisogna però ricordare che in
Italia vengono già tutelate una serie di lingue e culture, tra cui quelle delle
popolazioni albanese, germanica, catalana, croata e slovena, oltre al sardo, il
ladino e il friulano. A maggior ragione possiamo dire che la nostra lingua e la
nostra cultura piemontese siano altrettanto importanti e storicamente radicate
sul territorio proprio come quelle che già godono di questa tutela ed è giusto,
quindi, che anche il piemontese venga riconosciuto! In poche righe passiamo dagli
sforzi e dall’attenzione della Regione Piemonte verso il riconoscimento
dell’identità piemontese, al menefreghismo del Comune di Collegno nei confronti
di questa tematica. Infatti, l’amministrazione comunale collegnese guidata dal
Sindaco Silvana Accossato (PD) creò una bagarre senza precedenti durante la
lettura di una mozione presentata dalla Lega Nord prima in italiano e
successivamente in piemontese nel corso di un Consiglio Comunale cittadino. Oltretutto,
non fu nemmeno permesso di leggere la mozione in lingua piemontese e i
consiglieri della Lega Nord vennero interrotti bruscamente ed in maniera poco
gentile. A questo punto ci viene da fare un’ulteriore riflessione…. In Regione
si sta percorrendo una strada che porta a riconoscere il vero valore dell’idioma
piemontese mentre nella Città di Collegno i consiglieri del PD scherniscono,
ironizzano e applaudono davanti all’esito del loro voto che boccia
ufficialmente una mozione a tutela della lingua piemontese. Perché a Collegno il
PD attacca, fa ostruzionismo e infine boccia una mozione presentata anche in
piemontese mentre in regione si muove in maniera diversa?È evidente che c’è
molta confusione tra le fila del PD collegnese, è strano però che noi, oltre a
fare opposizione per difendere gli interessi dei nostri cittadini, siamo
costretti a suggerire un comportamento diverso che vada in una direzione di
maggior difesa della lingua e del territorio in cui viviamo proprio a coloro
che, al momento, detengono la maggioranza dei voti a Collegno … Quello che però
ci sta più a cuore è che la lingua e la cultura piemontese vengano finalmente
tutelate e che non vengano mai più discriminate come si è verificato,
purtroppo, durante quel Consiglio Comunale della nostra città. Quel giorno si scrisse
una brutta pagina della politica collegnese e anche oggi, sembra che i
consiglieri di sinistra a Collegno non ritengano la cultura piemontese, degna
di nota.
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