“Prendiamo atto delle richieste di rinvio a giudizio
presentate oggi dai Pubblici Ministeri che hanno indagato sui rimborsi dei
gruppi regionali e diciamo subito che la cosa non solo non ci sorprende ma era
ampiamente attesa. A questo punto attendiamo la designazione del giudice che dovrà decidere
sulla posizione dei consiglieri della Lega Nord per sottoporre a lui, nelle
sedi opportune, le articolate difese già in mano ai nostri legali, che
giustificano la piena legittimità del nostro comportamento”. Lo afferma il Presidente del Gruppo
regionale della Lega Nord Mario Carossa.
“Rivendichiamo in ogni sede – prosegue Carossa – la
correttezza del nostro operato e la limpidezza delle nostre intenzioni. Proprio
per tale ragione, è bene affermare con forza che neanche un solo euro del
denaro pubblico è stato oggetto di appropriazione da parte dei consiglieri del
gruppo che presiedo”.
“Ciascuno di noi risponderà della sua attività
politica sul territorio e chiarirà le sue responsabilità nelle sedi opportune –
ha aggiunto Carossa -. Non posso fare a meno di notare, però, leggendo le
sintetiche motivazioni delle richieste di archiviazione di cui ha beneficiato
l’intera compagine di sinistra, che fattispecie assimilabili e a volte
identiche hanno determinato in taluni casi la richiesta di rinvio a giudizio e
in tali altri hanno invece costituito la prova dell’assenza di intenzione
appropriativa. Mi pare quanto meno illogico e poco coerente”.
“L’intreccio tra inchieste penali e contabili nella
quasi totalità delle Regioni – ha concluso - sta profondamente pregiudicando la
fiducia dei cittadini nelle istituzioni regionali e facilita improprie
confusioni. Ciò mina le fondamenta democratiche del nostro paese”.
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