Il presidente
della Regione Piemonte, Roberto Cota, ha rilasciato oggi la seguente
dichiarazione:
“Prendo atto
senza alcuna sorpresa della richiesta di rinvio a giudizio presentata dai
pubblici ministeri. Non commento la circostanza della richiesta di
archiviazione dell’indagine di Mercedes Bresso, rinvio alla lettura delle
disinvolte e benevole motivazioni del colpo di spugna. Registro che nessun
esponente di una parte politica andrà a giudizio.Sarà un giudice
a valutare la fondatezza di una linea interpretativa che vorrebbe scrivere
delle regole del gioco nuove a partita finita, e che addirittura ignora la
legge.
Il problema dei
costi della Politica è stato da subito affrontato in questa legislatura dal
Consiglio regionale in modo risolutivo, caso unico e raro. I contributi ai
gruppi politici sono stati praticamente cancellati, l'indennità dei consiglieri
regionali, degli assessori e del presidente della Regione fortemente ridotta,
il trattamento di fine rapporto dimezzato. Il Consiglio regionale costa oggi
grazie alla mia maggioranza trenta milioni in meno, abbiamo addirittura
eliminato la pensione per i consiglieri
A fronte di
questi fatti concreti, del mio comportamento di totale estraneità rispetto ad
interessi di carattere economico di qualsivoglia natura è impensabile anche
soltanto immaginare da parte mia un intento appropriativo.
Riaffermo quindi la correttezza delle mie
azioni e la limpidezza delle mie intenzioni, farò valere le mie ragioni con
forza ed in ogni sede”.
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