Torino, 30 dicembre 2013
EMERGENZA CASA, PROROGA PER IL PAGAMENTO DELLA QUOTA
MINIMA 2013 PER ALCUNE CATEGORIE DI ASSEGNATARI DI ALLOGGI DI EDILIZIA SOCIALE
Quaglia:
“Necessario tutelare le fasce più deboli della popolazione”
E’ stata individuata nel 31 gennaio 2014 la
scadenza per il pagamento della quota minima annua, prevista dalla normativa
regionale, per i cosiddetti morosi incolpevoli a cui è assegnato un alloggio di
edilizia sociale. Per alcune categorie considerate particolarmente fragili la
scadenza è posticipata al 30 aprile 2014.
Lo annuncia l’assessore regionale all’Edilizia, Giovanna
Quaglia, al termine della Giunta regionale odierna, che ha approvato “un
provvedimento straordinario importante
per rispondere alle difficoltà di una fascia, sempre più ampia, di cittadini
che nel 2013 non sono riusciti a corrispondere all’Atc una somma pari al 14%
del proprio reddito e comunque una quota minima annua di 480 euro, e che dunque
oggi sono a rischio di decadenza”.
Dunque per i cosiddetti morosi incolpevoli, cioè gli
assegnatari che in base alla legge regionale 3/2010 hanno un ISEE riferito al
2012 non superiore a 6.186 euro, slitta di un mese il pagamento della quota
minima prevista. Avranno tempo invece fino al 30 aprile 2014 alcune
categorie considerate particolarmente fragili: i nuclei assegnatari composti
solo da ultrasessantacinquenni, i nuclei al cui interno vi sia un
componente che, nel corso dell’anno 2013, abbia avuto un periodo documentato di
disoccupazione per almeno tre mesi a seguIto di perdita del lavoro, i
nuclei al cui interno risultino presenti persone disabili – con
un’invalidità almeno pari al 67%, minori beneficiari di prestazioni sociali o persone
in carico ai servizi sociali.
Per l’assessore Quaglia “è necessario rispondere
concretamente a questa evidente fase di emergenza, cercando di venire incontro
alle difficoltà dei morosi incolpevoli. Allo stesso tempo stiamo lavorando,
partecipando a più tavoli tecnici, con l’Anci, con le Atc e con le Organizzazioni
sindacali, a possibili modifiche della normativa, in particolare per quanto
riguarda la definizione di morosità incolpevole, con l’obiettivo di tutelare le
categorie più deboli di assegnatari”.
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