IL PIEMONTE SALVAGUARDA
LE BORSE DI STUDIO: IN COMMISSIONE NESSUN TAGLIO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO
L’assessore regionale
all’Università, Riccardo Molinari: “Per la Giunta Cota la
formazione universitaria è un investimento strategico. Se l’aula confermerà
l’emendamento oggi approvato, si otterrà un importante risultato politico per
l’Università”.
Oggi, 30 gennaio, la Commissione Bilancio
del Consiglio regionale del Piemonte si è riunita per approvare il maxiemendamento
al bilancio di previsione 2014, utile anche a recepire le osservazioni espresse
dai revisori dei conti.
Nel maxiemendamento approvato dalla Commissione si prevede
che per il 2014 la
Regione Piemonte
stanzi 10 milioni di euro per le borse di studio universitarie, una
cifra pari a quella stanziata per l’anno 2013 e di 2 milioni superiore rispetto
allo stanziamento di 8 milioni previsto nell’originale progetto di bilancio per
il 2014. Dunque, se il bilancio preventivo sarà approvato inalterato dal Consiglio
regionale, quest’anno non si assisterà a nessun taglio alle borse di studio
piemontesi rispetto allo scorso anno.
Al contrario, per il 2014
lo Stato centrale ha tagliato di un milione di euro il suo finanziamento delle
borse di studio, passando da 7 a
6 milioni.
“Come assessore
all’Università – dice Riccardo Molinari - mi sono molto impegnato
per ottenere questo stanziamento, che per me rappresentava il risultato minimo.
Sarebbero necessarie maggiori risorse per coprire il 100% degli idonei alla borsa
in Piemonte ma, nel contesto in cui ci
troviamo, lo stanziamento di una somma pari a quella dell’anno scorso è
comunque un risultato molto positivo. Infatti, il maxiemendamento approvato è
inteso a recepire le indicazioni dei revisori dei conti nel senso di una
riduzione degli stanziamenti regionali. Pertanto, il maxiemendamento contiene
riduzioni di spesa in relazione a molti capitoli del bilancio. In questo
contesto, lo stanziamento aggiuntivo di 2 milioni rispetto al progetto di
bilancio originario, utili a pareggiare lo stanziamento dello scorso anno,
rappresenta un’assoluta eccezione. La Giunta Cota ha così dimostrato ancora una volta
di non praticare una politica di tagli lineari indiscriminati ma di operare una
revisione ragionata della spesa. In particolare, ha dimostrato di sapere che la
formazione universitaria è un investimento strategico per la crescita della
Regione, tutelandola di conseguenza. Confidiamo quindi che il Consiglio
regionale non farà mancare la definitiva approvazione di questo stanziamento”.
“Vogliamo continuare ad operare in questa
direzione – conclude l’assessore Molinari – nonostante le
crescenti difficoltà createci dal Governo di Roma che, a distanza di anni,
ancora non emana i decreti attuativi della riforma del diritto allo studio
universitario. Questa riforma, se attuata, renderebbe più efficiente il sistema
del diritto allo studio, soddisfando
meglio le esigenze degli studenti. Proprio per ovviare a questa inerzia ho
presentato un disegno di legge regionale, già approvato dalla Giunta, che
riforma il sistema del diritto allo studio nel senso di una maggiore
flessibilità e razionalità dei servizi erogati agli studenti. Per far fronte
alla diminuzione delle risorse pubbliche su questo settore strategico, nella
riunione del Coreco svoltasi oggi 30 gennaio abbiamo concordato con i rettori
delle università piemontesi la necessità di coinvolgere le altre istituzioni
territoriali e soggetti privati per pensare anche a modelli alternativi di
finanziamento del diritto allo studio a supporto delle politiche messe in campo
dalla Regione".
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