Da Roma ci spostiamo a Collegno … Consiglio comunale del 20-10-2011.
Dopo gli scontri verificatesi nei giorni precedenti a Roma, i consiglieri della Lega Nord Piemont Padania Claudio Broglio, Fabrizio Bardella e Lorenzo Ceretto presentano una mozione intitolata “Indignati dalla violenza”.
Ritenendo che la libertà di manifestare pacificamente è uno strumento democratico inviolabile riconosciuto a tutti i cittadini bisogna comunque ricordare che tali manifestazioni non devono mai sfociare nella violenza. Il bilancio di quegli scontri però parla chiaro: 135 feriti e danni materiali per un ammontare di 5 milioni di euro. La cosa non è relegata ad un fatto “locale” in quel di Roma, visto che molti esponenti violenti sono antagonisti e squatter presenti nella nostra provincia e nella nostra Città che alternano le loro prodezze anche in Val Susa unendosi ai NO TAV.
Dopo simili avvenimenti è doveroso che anche la città di Collegno condanni questi episodi di violenza.
Questa volta la sorpresa, che ci regala ancora la nostra Amministrazione, è che non ha preso nessuna posizione in merito! Ovvero, dopo un balbettante dibattito in bilico tra la condanna degli atti violenti e una forma di legittimazione morale per manifestazioni ai limiti della legalità, non ha voluto ufficializzare il tutto con un voto che sarebbe stato, evidentemente, molto scomodo per la maggioranza.
Infatti, alla nostra richiesta di sospensione del Consiglio Comunale per redigere un ordine del giorno di condanna delle violenze dei black block e solidarietà alle forze dell’Ordine, PD, Italia dei Valori e Sinistra per Collegno hanno votato contro una momentanea interruzione del Consiglio ritenendo, quindi, non necessario esprimere solidarietà incondizionata alle Forze dell’Ordine e condannare, allo stesso tempo, simili violenze. Per una completa informazione, l’unico astenuto alla votazione è stato il Presidente del Consiglio Comunale Mellace. La maggioranza avrà salvato, per ora, gli equilibri interni ma di certo, con questo mancato voto, ha macchiato il buon nome della nostra Città “della pace”con un nuovo colore, quello della vergogna!
Ritenendo che la libertà di manifestare pacificamente è uno strumento democratico inviolabile riconosciuto a tutti i cittadini bisogna comunque ricordare che tali manifestazioni non devono mai sfociare nella violenza. Il bilancio di quegli scontri però parla chiaro: 135 feriti e danni materiali per un ammontare di 5 milioni di euro. La cosa non è relegata ad un fatto “locale” in quel di Roma, visto che molti esponenti violenti sono antagonisti e squatter presenti nella nostra provincia e nella nostra Città che alternano le loro prodezze anche in Val Susa unendosi ai NO TAV.
Dopo simili avvenimenti è doveroso che anche la città di Collegno condanni questi episodi di violenza.
Questa volta la sorpresa, che ci regala ancora la nostra Amministrazione, è che non ha preso nessuna posizione in merito! Ovvero, dopo un balbettante dibattito in bilico tra la condanna degli atti violenti e una forma di legittimazione morale per manifestazioni ai limiti della legalità, non ha voluto ufficializzare il tutto con un voto che sarebbe stato, evidentemente, molto scomodo per la maggioranza.
Infatti, alla nostra richiesta di sospensione del Consiglio Comunale per redigere un ordine del giorno di condanna delle violenze dei black block e solidarietà alle forze dell’Ordine, PD, Italia dei Valori e Sinistra per Collegno hanno votato contro una momentanea interruzione del Consiglio ritenendo, quindi, non necessario esprimere solidarietà incondizionata alle Forze dell’Ordine e condannare, allo stesso tempo, simili violenze. Per una completa informazione, l’unico astenuto alla votazione è stato il Presidente del Consiglio Comunale Mellace. La maggioranza avrà salvato, per ora, gli equilibri interni ma di certo, con questo mancato voto, ha macchiato il buon nome della nostra Città “della pace”con un nuovo colore, quello della vergogna!
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