Per il 2012 la sanità piemontese avrà a disposizione 7 miliardi e 978 milioni di euro, 108 milioni in più rispetto all’anno scorso. L’accordo che le Regioni hanno raggiunto mercoledì 29 febbraio a Roma sul riparto del fondo sanitario ha lasciato il presidente Roberto Cota molto soddisfatto: «E’ stato fatto un ottimo lavoro, con grande responsabilità. Per il 2012 le nostre risorse sono aumentate, in linea con le previsioni di trasferimenti che sono attesi dal nostro piano di rientro. Adesso andiamo avanti con la nostra azione di riforma».
In mattinata, intervenendo all’inaugurazione delle sale operatorie dell’ospedale Santissima Trinità di Borgomanero, Cota era ritornato sui fondi per il socio-assistenziale: «E’ opportuno chiarire una volta per tutte non è una competenza regionale: questi servizi dovrebbero essere finanziati con delle risorse che arrivano dai Comuni e dallo Stato. Sentire dire che la Regione ha tagliato il fondo per i disabili, quando la Regione ha invece messo tutti i soldi possibili, e sottolineo, per una precisa scelta politica, è inaccettabile. Perché non sento critiche verso il Governo di Roma che ha azzerato quasi tutto? Detto questo, l’aver messo sotto controllo la spesa sanitaria in Piemonte ha già portato a dei risparmi consistenti, che gireremo al socio-assistenziale. Prima parte la riforma sanitaria e prima potremo disporre di ulteriori risorse per fare ancora di più».
In mattinata, intervenendo all’inaugurazione delle sale operatorie dell’ospedale Santissima Trinità di Borgomanero, Cota era ritornato sui fondi per il socio-assistenziale: «E’ opportuno chiarire una volta per tutte non è una competenza regionale: questi servizi dovrebbero essere finanziati con delle risorse che arrivano dai Comuni e dallo Stato. Sentire dire che la Regione ha tagliato il fondo per i disabili, quando la Regione ha invece messo tutti i soldi possibili, e sottolineo, per una precisa scelta politica, è inaccettabile. Perché non sento critiche verso il Governo di Roma che ha azzerato quasi tutto? Detto questo, l’aver messo sotto controllo la spesa sanitaria in Piemonte ha già portato a dei risparmi consistenti, che gireremo al socio-assistenziale. Prima parte la riforma sanitaria e prima potremo disporre di ulteriori risorse per fare ancora di più».
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