venerdì 28 marzo 2014
mercoledì 26 marzo 2014
martedì 25 marzo 2014
lunedì 24 marzo 2014
domenica 23 marzo 2014
sabato 22 marzo 2014
venerdì 21 marzo 2014
mercoledì 19 marzo 2014
martedì 18 marzo 2014
lunedì 17 marzo 2014
venerdì 14 marzo 2014
LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE
Torino, 10 marzo 2014
LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE
Legale,
Torino-Lione, turismo, montagna, acqua pubblica, sanità ed agricoltura sono i
principali argomenti affrontati questa mattina dalla Giunta regionale. La
riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota.
Legale.
Approvate numerose delibere in materia legale presentate dal vicepresidente
Gilberto Picchetto Fratin.
Inoltre, la Giunta ha dato mandato al
presidente Roberto Cota di adottare tutte le iniziative istituzionali e
processuali per ottenere un pronunciamento delle Sezioni riunite della Corte di
Cassazione in tempi congrui rispetto alla data prevista per le elezioni
regionali, ivi compresa, su proposta del vicepresidente Pichetto, la richiesta
di sospensiva al Consiglio di Stato della sentenza del 17 febbraio scorso.
Torino-Lione.
Come proposto dal presidente Roberto Cota e dagli assessori Barbara Bonino,
Claudia Porchietto e Claudio Sacchetto, è stato delineato un impianto di
governance capace di garantire il coordinamento del disegno strategico di
rilancio e sviluppo della valle di Susa, che si inserisce nel piano di
accompagnamento della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Nel dettaglio si
prevede, come individuato dalla l.r. 4/2011 “Cantieri-Sviluppo-Territorio”: un
coordinamento strategico affidato al comitato di pilotaggio guidato dal
presidente della Regione; un coordinamento tecnico assegnato alla direzione
Trasporti. Alle riunioni dei due organismi parteciperanno gli assessori e le
strutture organizzative competenti per i fondi strutturali europei (Fondo
europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo, Fondo europeo agricolo
per lo sviluppo rurale). Nelle fasi attuative si ci avvarrà del supporto di
Finpiemonte e di SCR.
Turismo.
Su proposta dell’assessore Alberto Cirio, viene garantita con uno stanziamento
di 2 milioni di euro la messa in piena sicurezza, anche tramite interventi di
natura igienico-sanitaria e l’acquisto di attrezzature o strutture mobili,
degli impianti destinati all’organizzazione di manifestazioni turistiche
organizzate da enti ed associazioni no profit nei Comuni fino a 5.000 abitanti.
In questo modo si vuole consentire il mantenimento dell’offerta turistica del
Piemonte e sfruttare le opportunità di promozione del territorio legate
all’Expo 2015.
Montagna. Come proposto dall’assessore Gian Luca Vignale,
sono stati definiti i criteri per l’attuazione di due misure del Fondo
nazionale per la montagna: la concessione di contributi per complessivi 400.000
euro per l’acquisto e la manutenzione degli scuolabus da parte dei Comuni
montani o parzialmente montani; il finanziamento con altri 400.000 euro di
progetti per migliorare l’occupazione in
microimprese già esistenti (meno di dieci dipendenti, fatturato o totale di
bilancio non superiore a due milioni) e creare nuove aziende nelle zone
montane.
Acqua
pubblica. Cambia, come proposto dall’assessore Roberto Ravello, il
regolamento regionale sulla concessione delle derivazioni di acqua pubblica. La
nuova formulazione delinea un percorso autorizzativo più semplice e snello per
la realizzazione di impianti idroelettrici, i prelievi di acqua per alimentare
gli impianti geotermici destinati al riscaldamento e raffrescamento degli
edifici, l’incremento delle produzione di energia mediante nuovi impianti sulle
acque dei canali irrigui e del servizio idrico integrato, la sostituzione dei
pozzi non più utilizzabili per cause tecniche. Si dà inoltre attuazione al
principio del bilanciamento tra i benefici della produzione idroelettrica e il
rispetto della direttiva comunitaria sulle acque per il mantenimento della
funzionalità ecologica dei corsi d’acqua.
Sanità.
Vengono aggiornate, su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, le nuove
procedure tecnico-amministrative per la programmazione, la gestione ed il
monitoraggio degli investimenti in edilizia ed attrezzature sanitarie, che
consentiranno la semplificazione e chiarificazione regolamentare, la riduzione
dei tempi di attesa degli interventi programmati e dell’erogazione dei
finanziamenti, la maggiore trasparenza del procedimento.
Agricoltura.
Su iniziativa dell’assessore Claudio Sacchetto, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo
Programma di sviluppo rurale 2014-20 si finanzia con 38,5 milioni la misura che
favorisce l’adozione di metodi produttivi compatibili con la salvaguardia e il
miglioramento dell'ambiente e dello spazio naturale, e si dispone di
proseguire fino al 31 marzo 2015 e con uno stanziamento di 6,5 milioni di euro
l’attività di informazione sulla diffusione di conoscenze scientifiche e pratiche
innovative agli addetti dei settori agricolo, alimentare e forestale. Inoltre,
è stato adottato un programma di concessione alle aziende agricole che stanzia
3 milioni per interventi di ammodernamento aziendale conformi a quanto previsto
dal Piano di sviluppo rurale.
Nel corso
della riunione sono state anche approvati:
- su proposta
dell’assessore Ugo Cavallera, il testo del protocollo d’intesa tra Regione
Piemonte, Università di Torino e Università del Piemonte orientale per il funzionamento
delle aziende ospedaliero-universitarie e l’integrazione delle attività
didattiche, scientifiche ed assistenziali, nonché i fabbisogni formativi delle
professioni sanitarie per la programmazione degli accessi ai corsi di laurea
che le Università di Torino e del Piemonte orientale attiveranno nell’anno
accademico 2014-15;
- su proposta
dell’assessore Giovanna Quaglia, le varianti generali ai piani regolatori di
Crissolo (Cn) e Vaie (To) e la variante di revisione al piano regolatore di
Torre San Giorgio (Cn);
- su proposta
dell’assessore Gian Luca Vignale, lo schema di convenzione con il Servizio
Inserimento disabili della Provincia di Torino per l’assunzione a tempo
indeterminato in Regione di 29 unità di personale disabile da inquadrare nella
categoria B.
800 MILA EURO PER MIGLIORARE L’ OCCUPAZIONE E IL TRASPORTO SCOLASTICO NELLE AREE MONTANE
800 MILA EURO PER
MIGLIORARE L’ OCCUPAZIONE E IL TRASPORTO
SCOLASTICO NELLE AREE MONTANE.
VIGNALE:
“UN’AZIONE IN PIÙ PER LA MONTAGNA”
400.000 euro per l’acquisto e la
manutenzione di scuolabus nei comuni montani e altrettanti per finanziare nuova
occupazione nelle aree montane.
Questi gli obiettivi dei
contributi regionali contenuti in una
delibera, approvata questa mattina dalla giunta regionale, su proposta
dell’assessore all’economia montana, Gian Luca Vignale, che ne definisce
anche modalità e i criteri di
stanziamento.
Per il miglioramento del
trasporto scolastico verrà erogato ai comuni montani un contributo o per
l’acquisto di un nuovo scuolabus, pari al 70% della spesa, per un importo
massimo di 30.000 euro, o per le opere di manutenzione straordinarie del mezzo
per l’80% del costo sostenuto per un massimo di 10.000 euro.
I finanziamenti saranno erogati
secondo una graduatoria che terrà conto dell’altimetria del comune richiedente,
della vetustà del mezzo e del chilometraggio giornaliero e del numero di alunni
trasportati.
Per aumentare l’occupazione nelle
aree montane sono stati inoltre destinati 400 mila euro alle imprese che
assumeranno nuovi dipendenti o che si trasferiranno nei comuni montani.
A ciascuna impresa sarà erogato
un contributo a fondo perduto di 20 mila euro o di 40 mila euro nel caso di
imprese che insedieranno la propria attività in un Comune al di sopra dei 800
metri di altezza e che assumeranno almeno due nuovi dipendenti. Sarà data
priorità alle imprese che operano nei settori del turismo, artigianato locale e
agricoltura.
I finanziamenti saranno erogati
secondo una graduatoria dei progetti presentati, redatta da una commissione
giudicatrice, nominata dalla Direzione Opere Pubbliche, difesa del Suolo ed
economia montana.
giovedì 13 marzo 2014
NIDI E SCUOLE DELL’INFANZIA SOSTEGNO A 96 SEZIONI PER 1,6 MILIONI DI EURO
Torino, 12 marzo 2014
NIDI
E SCUOLE DELL’INFANZIA
SOSTEGNO
A 96 SEZIONI PER 1,6 MILIONI DI EURO
L’assessore Cirio: “Siamo l’unica Regione ad aver compensato con nostre risorse il taglio ministeriale"
Via
libera dalla Regione all’elenco dei nidi, comunali e
convenzionati, e delle scuole dell’infanzia, statali o paritarie,
che beneficeranno dei contributi per le sezioni primavera, necessarie per
accogliere i bambini dai 24 ai 36 mesi. 96 in tutto le sezioni finanziate,
tra cui tre nuove attivazioni: a Torino presso la Scuola dell’Infanzia
“Bonacossa” e a San Mauro Torinese presso la Scuola dell’Infanzia
“Benedetto” e nel Cuneese a Boves presso la Scuola Monsignor
Calandri.
L’investimento
complessivo è di 1,6 milioni di euro, di cui un milione di
euro stanziato dalla Regione Piemonte e 600mila euro dal Ministero
dell’Istruzione.
Sono state
accolte tutte le domande delle scuole in possesso dell’autorizzazione al
funzionamento rilasciata dall’Asl:
·
11 in provincia di Alessandria per un contributo totale di 196mila euro
·
11 in provincia di Asti per un contributo totale di 172mila euro
·
11 in provincia di Biella per un contributo totale di 141mila euro
·
13 in provincia di Cuneo per un contributo totale di 240mila euro
·
10 in provincia di Novara per un contributo totale di 145mila euro
·
31 in provincia di Torino per un contributo totale di 555mila euro
·
3 nel VCO per un contributo totale di 38mila euro
·
6 in provincia di Vercelli per un contributo totale di 110mila euro
Il finanziamento per ogni sezione è proporzionato al numero dei bambini
e alla durata del servizio giornaliero:
NUMERO BAMBINI
|
ORARIO DA 5 A 6 ORE
|
ORARIO DA 7 A 9 ORE
|
6– 9 bambini
|
Euro 7.048
|
Euro 8.458
|
10– 14 bambini
|
Euro 12.687
|
Euro 15.506
|
15–20 bambini
|
Euro 17.621
|
Euro 21.145
|
Il contributo copre le spese
relative a:
- realizzazione interventi strutturali di adeguamento locali e impianti, necessari alla funzionalità del servizio
- acquisto arredi, attrezzature e materiale didattico
- costi per il personale utilizzato
- spese generali strettamente funzionali al servizio
Infrastrutture: Cota e Bonino, molto bene incontro con Lupi
Infrastrutture: Cota e Bonino, molto bene incontro con Lupi
"Incontro
molto positivo: abbiamo fatto il punto sullo stato di avanzamento del Terzo
Valico, dai Comuni presenti sono arrivati i ringraziamenti per il lavoro svolto
dalla Regione su questo tema e tra due settimane con Ministero e Ferrovie
decidiamo definitivamente per la Cuneo-Ventimiglia-Nizza e la Domodossola-Idelle-Briga".
Lo dichiarano il
Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, e l'Assessore ai Trasporti della Regione,
Barbara Bonino, che insieme alla Presidente della Provincia di Cuneo
Gianna Gancia hanno partecipato alla riunione sul Terzo Valico svoltasi
oggi presso il parlamentino del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a
Roma alla presenza del Ministro Maurizio Lupi.
All'incontro erano
presenti anche l'ing. Ercole Incalza, Capo della Struttura tecnica di
missione del ministero, il Commissario del Terzo Valico Walter Lupi, il
Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, le Ferrovie dello
Stato con l'ad Mauro Moretti, i vertici del Consorzio Cociv, il Prefetto
di Alessandria, Romilda Tafuri, e i rappresentanti della Provincia di
Alessandria e dei Comuni interessati.
Soddisfazione
quindi per Cota e Bonino che alla riunione, oltre ad aver incassato i
ringraziamenti degli enti locali, hanno riscontrato l'unanime condivisione
sulla necessità della realizzazione del Terzo Valico.
"Ringraziamo
il Ministro per questo incontro nel merito e il Prefetto per la sua relazione
su quanto fatto finora - hanno detto Cota e Bonino - occorre
ribadire che noi vogliamo parlare dei problemi tecnici che devono essere
risolti per rispettare la tempistica dell'opera e fare il massimo per
coinvolgere le popolazioni e spiegare bene che quando si pone un problema poi
lo si analizza e si risolve. Lo dico perché non voglio che ci arrivi addosso
l'effetto Tav".
Da rilevare che il
Terzo Valico sarà oggetto degli incontri che il Ministro Lupi avrà venerdì a
Bruxelles.
Ma la riunione e'
stata anche l'occasione per il Presidente Cota e l'assessore Bonino di
sollevare davanti al Ministro e all'Ad di Ferrovie Moretti le questioni sulla
linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza e sulla Domodossola-Iselle-Briga.
Lupi e Moretti hanno convenuto di fissare un incontro entro fine mese per
stabilire definitivamente per quanto riguarda la linea ferroviaria
Cuneo-Ventimiglia-Nizza se accettare la proposta del Piemonte condivisa da
Regione Liguria che lo Stato si faccia carico della gestione di questa tratta e
dei rapporti con la Francia
grazie anche ai risparmi derivanti dalla proposta della Regione di potenziare i
treni regionali su quella tratta.
Per quanto
riguarda invece la linea Domodossola-Iselle-Briga il Presidente Cota ha
ricordato la minaccia di Sbb, la società svizzera interessata, di sospendere il
servizio: "Non e' una linea di competenza della Regione ma noi non
possiamo certo dimenticare le difficoltà di quel territorio confinante e dei
nostri frontalieri". Anche su questo punto Lupi e Moretti
risponderanno a breve.
Misura 121: nuove risorse regionali con il programma di aiuti per le aziende escluse dal bando 2008
Torino, 11 marzo 2014
COMUNICATO N.
11
Misura 121: nuove risorse regionali con il programma di aiuti
per le
aziende escluse dal bando 2008
Claudio Sacchetto: “Il bando 2008, redatto nel
corso della precedente legislatura, presentava un sistema di priorità che
escluse oltre 1000 domande tecnicamente valide. Sarà indetto un nuovo bando
specifico per le aziende non ammesse nel 2008:
il fondo stanziato è pari a 3 milioni di euro”
La Giunta ha deliberato l’adozione di un Programma regionale
in regime de minimis di concessione di aiuti a beneficio delle aziende agricole
con il fine di sostenere interventi di ammodernamento aziendali nell’ambito
della misura 121 del Psr 2007/2013.
Preso atto che i criteri di priorità inseriti nel
corso della precedente legislatura all’interno del bando 2008 della misura 121
esclusero oltre 1000 domande tecnicamente valide, mancando di incentivare in
tal modo l’ammodernamento delle aziende (e dunque la competitività del sistema
agricolo piemontese) è stata disposta l’attuazione di un programma regionale
apposito attivando al meglio gli strumenti a disposizione.
Constatato che molte delle aziende non ammesse a
contributo nell’anno 2008 procedettero tuttavia alla realizzazione degli
interventi presso la propria struttura, giovando all’interesse della
collettività e del comparto agricolo regionale, l’Assessorato ha stabilito di
completare l’attuazione del Programma di Sviluppo Rurale mediante l’indizione
di un nuovo bando e lo stanziamento di ulteriori 3 milioni di euro.
Dal 2010 ad oggi sono state operate le azioni
necessarie di scorrimento per poter abbassare la soglia per l’ottenimento del
contributo da 36 a
30 punti. Solo grazie all’ulteriore incremento di risorse regionali stabilito
in sede di Giunta si potrà scendere sotto i 30 punti.
Il nuovo bando, a cui le aziende interessate
potranno aderire presentando apposita richiesta, sarà specifico per quelle
realtà agricole che presentarono domanda nel 2008 per ottenere contributi su
interventi di ammodernamento dell’azienda e che su tale bando furono escluse
per carenza di risorse pur essendo idonee. Tali investimenti, per poter entrare
oggi in graduatoria, devono essere stati effettivamente realizzati entro il
31/12/2012 ed entro tale data devono essere stati effettivamente fatturati e
pagati dall’azienda agricola con una forma di pagamento tracciabile.
L’istruttoria, la definizione e la liquidazione
delle domande pervenute ai sensi del Programma regionale in regime de minimis
sarà effettuata dalle Province.
Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio
Sacchetto: “Tale
provvedimento rappresenta l’ennesima pezza che in questa legislatura si è
dovuta introdurre per rimediare al Psr redatto dal precedente governo regionale
di sinistra. La maggioranza degli interventi effettuati in questi ultimi 4 anni
sono stati di riparazione di un Programma di Sviluppo Rurale pessimo e
lacunoso, a danno soprattutto delle aziende agricole attive sul territorio.
Stiamo cercando di superare questi difetti mediante la nuova programmazione
2014/2020.
Per via di un sistema di priorità insito al bando
2008 inerente la misura 121, oltre 1000 aziende in buona salute e pronte ad
ammodernarsi per stare al passo con la concorrenza nazionale ed internazionale
si sono viste escluse da ogni forma di sostegno. L’Assessorato Regionale
all’Agricoltura ha ritenuto indispensabile avviare un’operazione che possa
sostenere almeno parzialmente le aziende che nonostante l’esclusione hanno
investito soldi e tempo per poter procedere alla realizzazione degli
interventi. L’operazione da parte degli uffici è stata complessa, e per questo
seguita con dedizione e meticolosità per rispettare ogni tipo di indicazione
normativa comunitaria, statale e regionale. Penso questa azione possa essere un
importante riconoscimento alle aziende che hanno saputo rinnovarsi e
ammodernarsi, rinforzando la competitività del comparto agricolo piemontese nel
suo insieme. Una misura, da parte dell’Assessorato, che ha richiesto non pochi
sforzi con il fine di sostenere lo spirito imprenditoriale delle aziende sul
territorio”.
mercoledì 12 marzo 2014
martedì 11 marzo 2014
lunedì 10 marzo 2014
MOZIONE: OGM
Lega Nord
Piemont Padania
Grup Consiliar Comun-a ‘d Colegn.
Piassa ‘dla Republica.
Gruppo
Consiliare Comune di Collegno. Piazza della Repubblica.
Ø
Al Presidente del Consiglio
Ø
Al Sindaco di Collegno
Ø
All’Assemblea Sovrana
|
Foglio 1 di 4
MOZIONE
Oggetto: OGM.
PREMESSO CHE
§
con la sigla OGM si identificano gli organismi geneticamente
modificati, siano essi animali o vegetali, il cui materiale genetico è stato
alterato attraverso l’utilizzo di tecniche ingegneristiche;
§
la
direttiva 2001/18/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 12 marzo 2001, sull’emissione deliberata nell’ambiente di
organismi geneticamente modificati, rappresenta la norma comunitaria di
riferimento sugli OGM ed è stata recepita in Italia dal decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 224 che
individua nel Ministero dell’Ambiente e della tutela
del territorio e del mare l’autorità competente a livello nazionale con il
compito di coordinare l’attività amministrativa e tecnico-scientifica, il
rilascio delle autorizzazioni e le comunicazioni istituzionali con la Commissione
europea;
§
il regolamento
(CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002,
stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare,
istituendo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e fissando le
procedure relative alla sicurezza degli alimenti;
§ con il regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, l’Unione europea ha poi compiutamente regolamentato le procedure concernenti l’autorizzazione e la circolazione degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati.
CONSIDERATO CHE
§
la comunità scientifica non ha ancora espresso una posizione
univoca in merito agli effetti sulla salute umana degli OGM, con presenza di
opposte posizioni tra chi ritiene che non si abbiano rischi e quanti invece
affermano che i pericoli che scaturiscono da manipolazioni genetiche siano di
gran lunga superiori agli eventuali benefici;
§
lo sviluppo dell’agricoltura transgenica rispetto all’incertezza
delle valutazioni scientifiche sulla potenziale tossicità degli OGM appare in
contrasto con il principio di
precauzione che l’Unione europea pone a tutela della salute umana;
§
nel rapporto annuale 2013 dell’International service for the
acquisition of agribiotech applications (Isaaa) si evidenzia come solo cinque Stati dell’Unione europea, ossia
Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania,
abbiano coltivazioni OGM e che di fatto in Europa stiamo parlando di
circa 148 mila ettari coltivati a mais (l’1% della produzione totale)
concentrati per lo più in Spagna che copre il 94% degli
investimenti totali. Lo stesso rapporto indica che nel mondo gli ettari
coltivati sono circa 175 milioni sparsi in 27 Paesi fra cui soprattutto Stati
Uniti (70 milioni circa), Brasile (37 milioni), Argentina
(24 milioni), Canada (11 milioni) e Paesi in via
di sviluppo;
§
la nostra agricoltura è essenzialmente di tipo multifunzionale e
assolve a compiti che vanno oltre la semplice produzione di alimenti e materie
prime, svolgendo un ruolo di difesa
integrata del territorio e di tutela del paesaggio e degli aspetti culturali
tradizionali legati alle aree rurali.
§
non esistono, al momento, strumenti e tecniche efficaci al fine di
escludere le contaminazioni “in campo” di terreni dedicati alla coltivazione di
prodotti agricoli convenzionali da parte delle varietà geneticamente
modificate, ledendo, di conseguenza, il diritto fondamentale di scelta
aziendale da parte degli agricoltori in fatto di piani colturali.
RILEVATO CHE
§
l’articolo 22 della direttiva 2001/18/CE dispone la libera
circolazione degli OGM autorizzati in conformità della norma stessa mentre
l’art. 26-bis non consente a uno
Stato membro di opporsi in via generale alla coltivazione sul suo
territorio degli organismi geneticamente modificati (come chiarito da una sentenza del 2012 della Corte di Giustizia dell’Unione europea), limitandosi a prevedere l’adozione “di tutte le misure opportune per evitare la presenza involontaria
di OGM in altri prodotti”;
§
nell’ordinamento comunitario esiste la cosiddetta “clausola di
salvaguardia”, art. 25 del D.Lgs. 224/2003, in recepimento a quanto stabilito dall’art. 23 della direttiva 2001/18/CE, che permette ad
un Paese membro di limitare o vietare temporaneamente l’uso o la vendita di
prodotti OGM se considerati rischiosi per la salute o per l’ambiente;
§
l’articolo
34 del regolamento (CE) n. 1829/2003 dispone l’adozione di provvedimenti di
emergenza in caso di rischi per la
salute umana, degli animali o per l’ambiente, miranti
a sospendere o modificare eventuali autorizzazioni, conformemente alle
procedure previste agli articoli 53 e 54 del regolamento (CE) n. 178/2002 che
prevedono la possibilità di attuare misure cautelari provvisorie.
EVIDENZIATO ALTRESI’ CHE
§
le Regioni hanno più volte espresso la loro ferma
contrarietà all’introduzione di colture transgeniche evidenziando la necessità che il futuro
regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, di modifica della direttiva
2001/18/CE, per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare
o vietare la coltivazione di OGM sul loro territorio, sia il più possibile
adeguato a salvaguardare l’agricoltura locale, la qualità e la specificità dei
nostri prodotti;
§
l’Italia è leader nella produzione di alimenti di qualità e ha il
maggior numero di prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) riconosciuti in
Europa, oltre 4.500;
§
la diffusione di coltivazioni OGM potrebbe determinare profondi
cambiamenti nella nostra agricoltura con pericoli non solo dal punto di vista
della sicurezza ambientale e alimentare, ma anche sotto l’aspetto
dell’omologazione con la possibilità di perdita della nostre originalità e
peculiarità;
§
mentre in Europa otto Stati Ue (Francia, Germania, Lussemburgo,
Austria, Ungheria, Grecia, Bulgaria e Polonia) hanno adottato la clausola di
salvaguardia (ma non l’Italia), ad oggi l’Ue ha autorizzato la coltivazione del
granturco transgenico dell’azienda Monsanto (USA), individuato come MON810, ed
è in arrivo il via libera, da parte della Commissione europea, per il mais
della Pioneer Hi-Bred (USA), denominato TC1507 e rispetto al quale 19 Paesi,
tra cui l’Italia, si sono già dichiarati contrari;
§
in assenza di un chiaro quadro di riferimento normativo comunitario
che vieti la coltivazione in campo degli OGM e con la possibilità che i singoli
Stati membri abbiano, in futuro, la titolarità della scelta, è importante il
pronunciamento delle amministrazioni locali e delle Regioni;
PRESO ATTO DI TUTTO CIO’,
QUESTO CONSIGLIO COMUNALE
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
§
a
dichiarare il proprio territorio libero dagli OGM e a favorire l’intervento
degli organi preposti, sotto il coordinamento delle Regioni, per attività ed
operazioni di controllo e contrasto alla sperimentazione in campo di colture
transgeniche e alla movimentazione e presenza di prodotti non autorizzati;
§
a
richiedere al Governo, anche tramite le Regioni, l’adozione di misure di
emergenza e di salvaguardia previste
dalla normativa al fine di tutelare le nostre tipicità ed il made in Italy contro ogni forma di
omologazione e deriva alimentare mirata alla cancellazione del nostro modello
agricolo basato su produzioni di alta qualità;
§
a
trasmettere copia della presente mozione al Presidente del Consiglio e al
Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali esortando il Governo,
anche in previsione del prossimo semestre europeo che vedrà l’Italia assumerne
la presidenza, a promuovere la riforma delle nome comunitarie con l’obiettivo
di lasciare ad ogni Paese la libertà di autorizzare o meno la coltivazione di
OGM all’interno dei propri confini;
§
a trasmettere copia della presente
mozione al Presidente della Regione e all’Assessore regionale all’Agricoltura
perché si facciano portavoce presso le istituzioni nazionali e
comunitarie delle istanze di potenziamento delle
procedure di valutazione del rischio ambientale degli OGM a protezione
dell’ambiente e del nostro settore agroalimentare.
Saluti Padani
Claudio
Broglio Capogruppo , Fabrizio Bardella
sabato 8 marzo 2014
venerdì 7 marzo 2014
INTERROGAZIONE: LAVORI PIANTUMAZIONE VIA VILLA CRISTINA
Lega Nord
Piemont Padania
Grup Consiliar Comun-a ‘d Colegn.
Piassa ‘dla Republica.
Gruppo
Consiliare Comune di Collegno. Piazza della Repubblica.
Ø
Al Presidente del Consiglio
Ø
All’Assessore Competente
|
INTERROGAZIONE
Con risposta orale e scritta
Oggetto: “ LAVORI PIANTUMAZIONE VIA VILLA CRISTINA“
A SEGUITO
Di segnalazioni riguardanti i lavori di
piantumazione della alberata di via villa Cristina e precisamente:
1)
Ad oggi risulta che la zona intorno alla base del fusto della pianta non
è stata spianata, in speciale modo gli alberi posizionati sulla parte destra
della via rendendo problematico il taglio dell’erba sul ciglio della strada.
2)
Rimangono sempre abbandonati in loco i grovigli di radici espiantati dal
terreno dopo il taglio degli alberi.
SI INTERROGA
L’Assessore competente per sapere:
1)
se era a conoscenza
delle problematiche esistenti e come intenda porvi rimedio in tempi brevi .
2)
In relazione al taglio
degli ippocastani :è stato notificato alla commissione paesaggistica tale
lavoro in quanto essendo un viale che da accesso ad una dimora storica ci
chiediamo se l’intervento rientrava nelle competenze di tale commissione.
Saluti Padani - Claudio Broglio Capogruppo , Fabrizio Bardella.
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