Invece della quota fissa di 10 euro vengono applicate tariffe variabili che si sommano a quelle precedentemente in vigore: ad esempio, su un esame per il quale si pagava tra i 10 e 15 euro vengono aggiunti 3 euro, su uno tra 25 e 30 euro se ne aggiungono 7,50. La tabella completa
"Piuttosto che far scattare un ticket fisso di 10 euro per ogni ricetta come previsto dalla legge dello Stato - osserva il presidente della Regione, Roberto Cota - abbiamo approvato una soluzione di ticket modulare più equa, che fa pagare di meno la maggior parte delle prestazioni. Voglio ancora una volta precisare che dal provvedimento non sono toccate le fasce di popolazione per cui è già prevista l’esenzione”.
Sono esenti dal pagamento dei ticket sulle prestazioni ambulatoriali i bambini sotto i 6 anni, gli ultra65enni con reddito familiare non superiore a 36.151.98 euro, i titolari di pensione sociale e familiari a carico, i titolari di pensione al minimo con più di 60 anni e familiari a carico, i disoccupati e i lavoratori in mobilità con un reddito 2010 inferiore a 8.263,31 euro, elevabile a 11.362 in presenza del coniuge e di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico.
Entro il 31 dicembre 2011 sarà effettuato un monitoraggio dei risultati ottenuti per valutare gli esiti ed eventuali soluzioni alternative che, a parità di gettito finanziario, possano alleggerire il contributo richiesto agli utenti. Tali soluzioni potranno derivare anche dai risultati ottenuti con i recuperi economici prodotti dall’applicazione della riforma sanitaria e del piano di rientro.
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