domenica 5 febbraio 2012

SOVRANITA' TERRITORIALE DI COLLEGNO NON E' DI PROPRIETA' DEL SINDACO.

Al peggio non c'è mai fine , e si che questa maggioranza di sinistra a Collegno ci ha abituato un po' a tutto....L'ultima ci è venuta direttamente dal Sindaco che in una assemblea pubblica sul campo volo, ci comunica d'aver ceduto una parte di sovranità territoriale a fronte di "ipotetici vantaggi" nell'opera in corso a Torino per l'area di Corso Marche.
Allora, non voglio pensare che si tratti del solito regalino fatto a Torino e non voglio nemmeno entrare nella dinamica della scelta, quello mi preme rimarcare con forza è l’assoluta, a mio modo di vedere, antidemocratica scelta di “cedere” un pezzetto del territorio di Collegno senza chiedere agli azionisti della Città, ovvero coloro che pagano le tasse, i collegnesi, cosa ne pensino della cosa.
E’ vero, l’Accossato ha vinto con un vasto consenso, ma questo può essere tradotto automaticamente in libero arbitrio? in un sostanziale mandato in bianco? Certo che NO! Come se in un’Azienda il titolare decidesse di vendere una parte dell’Azienda senza nemmeno chiedere il parere ai soci. Collegno non mi risulta che sia diventata una monarchia, dove la Regina Madre fa quello che vuole e nella Corte chi si oppone al suo dictat diventa cliente del boia...dove ovviamente per boia s’intende l’impossibilità di far parte al prossimo giro della maggioranza...forse è proprio così…
Non va bene caro Partito Democratico, non funziona così e forse sarà per questo che gli alleati (IDV e SEL) stanno cominciando a scalciare e a prendere le distanze un po’ alla volta dal PD. Anche sul campo volo, dove io penso che la cosa da fare sia da una parte promuovere tutte le attività legate al volo, ludico e di servizio; Eventi internazionali, Vigili del fuoco, canadair, protezione civile, 118 , Polizia, Carabinieri, cargo merci ecc. ecc. anche perché – a norma di Legge vigente –non si possono costruire case alte in aree limitrofe agli aeroporti (...) - dall’altra parte coinvolgere in modo importante tutta la cittadinanza…referendum? Perché no?! Fare massa critica contro tutti gli appetiti edilizi. Anche perché riuscire coagulare un grande numero di cittadini su di un progetto diventerebbe fatalmente anche un blocco elettorale e a nessun “attore” politico serve scontentare centinaia di persone che hanno ciclicamente la scheda elettorale in mano. Per cui questa è la via, non cedere alle sirene di chi propone chissà quali vantaggi DOMANI per avere in cambio altro terreno da edificare OGGI! Dove sta scritto che la città ha bisogno di nuove case? Dove sta scritto che Collegno deve diventare ancora più grande? Una Città che è già un gigante dai piedi d'argilla! Perchè si sa, il Comune per carenze interne, ideologica filosofia delle priorità e per contrazione nelle entrate dovute a mancati trasferimenti, non è più in grado di gestire tutto il territorio in modo soddisfacente. Questo perverso circuito vizioso porta il Comune a svendere il territorio per acquisire oneri di urbanizzazione per poi, una volta realizzata la zona edificata, non avendo economicamente i soldi per gestire servizi e la manutenzione, abbandonare la Città ad un graduale ed inesorabile degrado. E' il cane che si morde la coda, un'illogica corsa a costruire per avere soldi per poi trovarsi tra le mani nuovi pezzi di città che non si riescono a gestire come servizi e manutenzione, per cui ecco che per fare fronte alle gestione delle nuove aree, occorre vendere altro terreno e il perverso gioco riprende come un infernale moto perpetuo. Ma tutto ha una fine e quando tutto sarà edificato? meditate gente meditate.
Claudio Broglio - Capogruppo Lega Nord Piemont Padania.

1 commento:

  1. Sovtanità territoriale?
    L'amministrazione è solo capace a prostrarsi a Torino in cambia di un pezzo di pane come un mendicante senza onore!

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