Già
durante gli ultimi consigli comunali, e in particolare durante quello aperto a
tutta la cittadinanza dello scorso mese, si sta ventilando l’ipotesi di
istituire il consigliere straniero aggiunto.
In
merito a questa questione interviene il coordinatore dei Giovani Padani Collegno, Giovanni Parisi:
“Dopo avere regalato la cittadinanza onoraria ai figli di
immigrati per il solo fatto d’essere nati nella nostra città, l’amministrazione
collegnese non è ancora sazia! Istituire all’interno del Consiglio Comunale il
consigliere straniero aggiunto vuol dire stravolgere le leggi della nostra
Costituzione. Dopo che a Roma ci siamo trovati Monti con un governo non eletto
dal popolo, i compagni collegnesi ci vorrebbero rifilare un consigliere
straniero aggiunto non votato da nessuno …”
Sulla stessa lunghezza d’onda il Capogruppo della Lega
Nord in Consiglio Comunale, Claudio Broglio: “Tale situazione oltre ad essere
offensiva e foriera di risentimento da parte dei cittadini collegnesi nei confronti
degli stranieri, poiché vedrebbero inserire d’imperio una persona senza che
questa sia regolarmente passata attraverso il giudizio elettorale, non
favorirebbe di certo l’integrazione dello straniero. Anzi, tutto questo lo
farebbe apparire agli occhi della comunità come un privilegiato o peggio come
una specie protetta. Queste sono le trovate di una sinistra sterile ed orfana
della propria missione proletaria alla schizofrenica ricerca di nuovi, facili,
quanto improbabili, consensi.”
Anche il Segretario cittadino della sezione collegnese e Consigliere
comunale, Fabrizio Bardella, si esprime in merito: “Se la consulta degli
stranieri avesse un suo rappresentante in Consiglio Comunale lo stesso discorso
andrebbe fatto allora per tutti i rappresentanti delle altre consulte presenti
a Collegno. Ma, in questo Paese, non esistono già le elezioni amministrative
per essere eletti?”
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