“Siamo davvero al paradosso. Il governo Monti
penalizza gli Enti Locali che danno i servizi ai cittadini, che pagano le
imprese, che gestiscono le funzioni anche per conto delle Regioni, e riduce i
tagli per chi ha la spesa del personale e l’indebitamento fuori controllo”: è
quanto dichiara Elena Maccanti, assessore agli Enti Locali della Regione
Piemonte al termine dell’incontro con i Presidenti delle Province piemontesi,
convocato oggi a Torino, per discutere insieme delle conseguenze della spending
review. Erano presenti i Presidenti dell’Upp Piemonte e della Provincia di Verbania,
Massimo Nobili, della Provincia di Torino Antonio Saitta, della
Provincia di Vercelli Carlo Riva Vercellotti, il Vicepresidente della
Provincia di Novara Luca Bona e gli assessori Annalisa Conti, Gianfranco
Comaschi e Michele Mosca rispettivamente delle Province di Asti,
Alessandria e Biella.
“Non è accettabile – aggiunge il presidente della
Regione piemonte, Roberto Cota - che si infliggano tagli più che lineari
a realtà che sono in presa diretta col territorio, con il mondo produttivo del
Nord, e si faccia finta di niente con altri, che vantano apparati pubblici
sproporzionati e improduttivi. In questo modo si continua a penalizzare di più
chi riesce, nel pubblico, a fare meglio con meno e non si penalizza invece chi
da anni continua ad aumentare una spesa pubblica prettamente
assistenzialistica”.
“Le province piemontesi – spiega Maccanti –
subiranno tagli insostenibili nel 2012 e saranno costrette a tagliare i
servizi. Ma quel che non va bene è che il riparto del taglio dei 500 milioni di
euro si baserà sui cosiddetti consumi intermedi, secondo un criterio che
penalizza chi nel 2011 ha utilizzato i soldi che aveva in cassa, grazie anche
alla regionalizzazione del patto di stabilità, per saldare le imprese che hanno
lavorato, per mettere a norma gli edifici scolastici, per fare manutenzione
sulle strade. Chi invece ha erogato pochi servizi, non ha pagato i fornitori,
ha utilizzato la spesa corrente per pagare solo il personale, subirà riduzioni
inferiori”.
“In più – afferma l’assessore – non ci pare che il
governo sia altrettanto solerte nel taglio agli enti e agli uffici periferici
dello stato, che, quelli si, comporterebbero una considerevole riduzione in
termini economici e di sbrurocratizzazione”.
“Questi tagli – aggiunge il Presidente dell’Upp, Massimo
Nobili – caleranno come una scure sulle Province piemontesi, distruggendo
un percorso di decenni portato avanti nei diversi territori. Si tratta di tagli
inaccettabili, perché non tengono conto di quanto le nostre Province hanno
fatto soprattutto svolgendo le funzioni conferite. Ed è inammissibile che le
Province più piccole del Piemonte subiscano una riduzione pari a quella delle
realtà più grandi della Sicilia”.
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