Durante il Consiglio Comunale del 10/02/2011 è andata in onda un’altra di quelle cose ideologiche e, ancora peggio, assolutamente inutili… 5 ore di discussione per approvare un documento che non ha nessun valore legale!!!
Si tratta solo di un registro nel quale qualcuno scriverà (alla faccia della privacy) che il signor Rossi è andato da un notaio accompagnato da un testimone e ha ufficializzato che, nel caso si dovesse trovare attaccato ad una macchina senza la capacità di intendere e volere, sarebbe possibile “staccare la spina”.
Più di un anno fa era passata una mozione in Consiglio Comunale su questi temi sui quali, come consigliere comunale della Lega Nord, avevo preso una posizione non negativa nella misura in cui si metteva l’accento sulla libertà dell’individuo.
Chi, almeno una volta non ha pensato ( per l’umana paura della sofferenza) che, piuttosto di soffrire come un cane sia meglio interrompere l’agonia? Erano queste le considerazioni che ho fatto durante quella occasione. Certamente erano dettate dall’inconscia paura del male, dalla voglia di esorcizzare con il gesto estremo uno degli aspetti legati alla vita: la sofferenza e la morte. Come è noto a tutti, le mozioni sono poi di indirizzo e non determinano in automatico una decisione immediata esecutiva mentre è diverso votare una delibera che ( seppur inutile ) incarica il Comune di attivarsi concretamente ad istituire, in questo caso, il fantomatico registro dei testamenti biologici e disposizioni di fine vita.
Nei mesi successivi a quella mozione, il tema delle disposizioni di fine vita è stato ancora approfondito. Infatti come Lega Nord, nel nostro interno e a tutti i livelli, abbiamo seguito un percorso di analisi profonda e di ricerca della sintesi che ha raggiunto il suo apice nelle parole e nelle azioni del Governatore Cota a favore della cultura della vita contro, invece, la cultura della morte.
Oltre al percorso collettivo del nostro Movimento politico, nel mio caso si è trattato anche di un’esperienza personale. Purtroppo, il sottoscritto ha avuto la disavventura di vedere un caro amico negli ultimi suoi giorni di vita. Angelo (nome di fantasia per rispetto della famiglia) era il più strenuo sostenitore del “staccare la spina” , oltre ad essere un convinto sostenitore della necessità di mettere la scienza davanti all’etica, davanti ai valori morali ed anche a quelli cristiani. Secondo Angelo, tutto ciò che la mente era in grado di pensare si doveva assolutamente realizzare senza limiti o coscienza. Ma, in quegli ultimi giorni, tutte le sue certezze erano crollate. Non dimenticherò mai quelle lacrime scendere dai suoi occhi quando con un filo di voce mi ha sussurrato “non voglio morire”. Queste esperienze ti segnano profondamente perché, ciò che siamo oggi, è il percorso di tutto quello che abbiamo vissuto durante la nostra vita, giorno per giorno, gradino per gradino.
Molte perplessità ruotano quindi intorno a questo registro come degli avvoltoi (…).
Anche se si tratta solo di un inutile registro tutto ciò può trasformarsi in un piccolo germe in grado di attecchire e portare con sé una mentalità che fatalmente potrebbe intraprendere una deriva imprevedibile. Infatti se si applica il concetto che “non è vita” essere attaccati ad una macchina, allora ci si potrà chiedere se è una vita migliore quella di essere seduto su una carrozzina? Oppure essere sprovvisti di gambe o braccia? Dove ci porta questa escalation?
Purtroppo lo sappiamo… alla selezione, all’eutanasia ed estremizzando al massimo il concetto: all’eugenetica. Noi non ci stiamo ad una scuola di pensiero che potrebbe portare a tali disumane conclusioni. Si diceva una volta che la tecnica politica dei comunisti era quella di portare il cittadino dalla culla alla tomba… lo stanno facendo ma non chiedano alla Lega Nord di essere loro complice. Per questi motivi, dopo un’attenta e profonda analisi, il Gruppo Consiliare della Lega Nord di Collegno ha votato NO all’ ISTITUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI E DISPOSIZIONI DI FINE VITA.
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