venerdì 23 dicembre 2011

IL PIEMONTE TAGLIA I COSTI

Il Piemonte, unica regione in tutto il Paese, porta avanti senza pause il lavoro per razionalizzare davvero i costi della politica.
Interventi che già nel 2012 si concretizzeranno, per il Consiglio regionale, di una diminuzione dei costi di 5,7 milioni i quali in prospettiva potranno diventare
25 milioni a fine legislatura.
In quest’ottica, da ottobre, è attivo l’adeguamento della busta paga dei consiglieri regionali resa più leggera di 300 euro, ma sopratutto il risparmio deciso sul bilancio di previsione 2012 di 5,7 milioni di euro.
Si tratta di tagli alle indennità dei consiglieri (-700 mila euro) ai fondi per i gruppi consiliari (-1 milione) ai vitalizi (-700 mila euro).
E poi ci sono i risparmi che nascono dalla «riorganizzazione del Consiglio regionale che ha ridotto da cinque a tre il numero delle direzioni e con la decisione di non sostituire i dirigenti che lasceranno il lavoro per pensionamenti o altre ragioni».
In questo caso si risparmiano 350 mila euro che a regime diventeranno 850 mila.
Confermato anche per il 2012 il taglio del 10% del budget per le diverse consulte in attesa di «verificare la possibilità di una razionalizzazione del loro lavoro». Questa strategia di “dimagrimento” della macchina regionale ha generato anche il nuovo sito del Consiglio regionale http://www.cr.piemonte.it in cui sotto la voce trasparenza sono state raccolte le presenze dei consiglieri alle attività d’aula, aggiornate mensilmente, i dati sulle indennità degli eletti, lo stipendio dei dirigenti del Consiglio e sulle assenze del personale. Trasparenza, efficienza, agilità e sburocratizzazione.
Sono i pilastri su cui si poggia la riforma messa in atto dal Governo Cota che punta a realizzare una nuova Regione Piemonte, in cui i principi del federalismo e dell’impegno responsabile dei soldi pubblici possano davvero fare la differenza.

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