Dopo il danno la beffa! certo cari collegnesi, l'amministrazione collegnese ha fatto alle casse della Città, ovvero alle nostre, un inaspettato quanto indesiderato regalo natalizio, la chiusura della Top, ma andiamo con ordine: La fantomatica Top (Torino Ovest Produce S.r.l.) emanazione del comune , refugium peccatorum e gabbia dorata dove un celebre dirigente della stessa è stato l’ex assessore PD Casciano, Baraccone inutile che nasce per seguire il processo di formazione del Pip che guarda caso, quando la Top prende vita è già quasi del tutto realizzato. In primo luogo occorre dire con chiarezza che la Lega Nord dalla nascita della Top ha sempre manifestato la propria contrarietà in modo chiaro ed inequivocabile a tale stipendificio, votando contro ad ogni delibera che la riguardasse.
La Top deve gestire la zona del Pip e fare da tramite tra le aziende e il Comune. Peccato che ad una riunione richiesta a gran voce dagli industriali del Pip che, esasperati, lamentavano nella zona prostituzione dilagante, sporcizia, abbandoni e pericolosa scarsa illuminazione, il buon Casciano (ricordatevi questo nome cari collegnesi che presto vi verrà presentato come il futuro della Città) rischiò quasi il “linciaggio”. Quindi la Top nasce con un peccato originale (l’assoluta inutilità) e continua non accontentando i propri “clienti” . Non solo, a quanto dicono le carte anche il “padrone” della Top, in sostanza il Comune che ritarda i pagamenti mettendo in estrema difficoltà, a detta degli ultimi documenti, anche la stessa sopravivenza della struttura.
Difatti, questa circostanza ed altre variabili, hanno portato la Top ad accumulare perdite su perdite 20.523 Euro nel 2009 che sono diventate 46.126 nel 2010 . Lo stesso esercizio del 2011 prevedeva la chiusura con ben 40.000 Euro di perdita. Allora si decide di chiuderla. A prima battuta sembrerebbe la soluzione naturale, quanto tardiva, ma anche questa situazione non crediate che sarà “a costo zero” per la Città. Ecco cosa intendevo all’inizio di questo articolo con "Dopo il danno la beffa!” Insomma siamo tutti in qualche modo a pagare per chiudere un baraccone che non serviva, poiché adesso in consiglio comunale nessuno ha detto che si dovrà in qualche modo fare fronte alle cose che non farà più la Top, tradotto, era inutile. Rimane un grande dispiacere per quei lavoratori della Top che hanno svolto con dedizione il loro lavoro i quali vengono condannati ad affrontare il Natale con l’ansia nel cuore come se non bastassero gli spettri sollevati del Governo del banchiere Monti e dei partiti che lo sostengono PD (Bersani) , PDL (Alfano e Berlusconi) , Terzo Polo (Casini e Fini) e con la complicità dell’Italia dei Valori (Di Pietro) che condivide con la “banda bassotti” il peccato originale di aver benedetto la nascita di questo nefasto Governo di sanguisughe. Un governo antidemocratico poiché non votato dal popolo. Un golpe bianco.
La Lega Nord nella persona del Capogruppo Broglio e dei Consiglieri Bardella e Ceretto manifesta la volontà di non partecipare al voto per non essere, in questo modo, nemmeno responsabili di aver contribuito alla tenuta del numero legale in aula. Votare No ovvero negare la chiusura della Top non sarebbe stato corretto, ne da un punto di vista amministrativo e tanto meno coerente con la posizione tenuta dalla Lega Nord da sempre sulla Top. Votare Sì alla chiusura avrebbe voluto dire accettare che in qualche modo la Città pagasse ancora per uno sbaglio dell’Amministrazione. Il 21 Dicembre il Consiglio Comunale decreta l’inizio della chiusura della Top con l’assenza dei voti ( non partecipazione al voto ) dei gruppi consiliari di Lega e PDL e di una componente della maggioranza Torre Criniti. Nell’opposizione hanno votato Sì alla chiusura della Top la Civica di Lava , l’evanescente Di Filippo del FLI -Misto e l’UDC.
Ma non finisce qui, nella stessa serata è stata votata ed accettata – da richiesta dell’Opposizione – la nascita di una commissione di indagine che dovrà accertare la correttezza di tutti i passaggi politico-amministrativi della famigerata Top. Siamo inoltre curiosi di verificare cosa dirà la Corte dei conti di tutto l’iter.
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