mercoledì 20 giugno 2012

19 Giugno 2012 Consiglio Comunale aperto sulla situazione degli Stranieri e Zingari a Collegno.



In platea, pochi stranieri, due zingari, una decina di cittadini e altrettanti “professionisti dell’integrazione”. Si  parte da un filmato che ritrae una bambina marocchina contrariata per essere identificata come straniera, dopo il cortometraggio, che aveva il solo scopo di predisporre la platea ad accogliere con benevolenza le istanze degli stranieri e degli zingari di Collegno, si passa ad una valanga di dati trasmessi con slides, in cui si vede il peso dei cittadini stranieri nel nostro tessuto sociale cittadino. Un lavoro accurato. Dopo si dà finalmente la parola al pubblico  ma, dopo due o tre interventi tecnici  dagli “addetti ai lavori” in cui si presentano incomprensibili  progetti lunari di integrazione, un cittadino riporta tutti alla nuda realtà; Racconta infatti, con la voce rotta dall’emozione, la sua drammatica esperienza: Un furto in casa per mano degli zingari. E’ un intervento secco, privo di fronzoli , duro … Apriti cielo! prevedibili contestazioni dalla piccola platea di stranieri e zingari. Poi è la volta di un giovane Rom che – chapeau – è riuscito a costruirsi una vita normale ma per fare questo 5 anni fa ha dovuto scappare dal campo nomadi di Collegno. Parla di un progetto con i ragazzi che sono il 50% degli abitanti del campo ai quali vorrebbe insegnare che “andare a scuola è bello” . Ma come fanno questi ragazzi a condividere questo messaggio quando vivono in un ambiente che lancia loro messaggi  che vanno nella direzione opposta?  Poi è la volta di qualche insegnante dalla “R” moscia che parla di integrazione degli zingari nel tessuto sociale ed edilizio della Città. Peccato che le notizie che ci arrivano, ad esempio dal quartiere Oltre Dora, ci raccontano di una famiglia Rom che è stata messa in un condominio e poi, misteriosamente, gli altri inquilini hanno trovato l’ascensore danneggiato, le scale imbrattate e sempre “qualcuno misteriosamente” ha voluto imporre le proprie”abitudini” a tutti gli altri condomini, una di queste famiglie sconvolta e coraggiosa, si è rivolta alla Lega Nord.  Ed è la volta dei componenti della Consulta degli stranieri che, oltre a criticare il loro stesso organismo di rappresentanza, alternano  una serie di luoghi comuni che vanno dal chiedere per gli zingari l’autogestione del campo, al racconto di uno straniero che parla delle brutalità che avvengono nel suo Paese che, per quanto degne di considerazione, certo nulla avevano  a che fare col tema della serata. Poi intervengo in qualità di Capogruppo della Lega Nord Piemont Padania; Ribadisco che il nostro Movimento  NON è assolutamente favorevole al consigliere straniero aggiunto poiché pensiamo che sia meglio che, una volta acquisita  la cittadinanza italiana, la persona in oggetto si candidi  per entrare così a pieno titolo tra i banchi del Consiglio e non cooptato come una “razza protetta” e poi, di quale etnia dovrebbe essere? La comunità più o la meno numerosa in Città? Come potrebbe sentirsi rappresentato un marocchino da un rumeno? Noi a suo tempo abbiamo invece presentato una Mozione che chiedeva di dare un vero peso a tutte le consulte, compresa quindi quella degli stranieri, una sorta di meccanismo che potesse  riportare in commissione consiliare quel provvedimento che avesse  trovato la contrarietà della consulta stessa. Mozione RESPINTA perché va bene la consulta ma basta che non rompa! Ho sottolineato inotre che NON siamo d’accordo con  quanto fatto dalla maggioranza di sinistra riguardo all’aver concesso la cittadinanza onoraria a tre bimbi stranieri per il solo fatto di essere nati a Collegno, ma ho ribadito che siamo  pronti a consegnare l’onorificenza ad un cittadino straniero o no, che si sia distinto per validi motivi nella nostra Città.  Insomma io e gli altri consiglieri della Lega; Bardella e Ceretto, abbiamo usato parole che nella sala non erano ancora state pronunciate come: Rispetto delle regole, delle Leggi, difesa della Nostra Identità, delle nostre tradizioni che, con buona pace del mondo, devono essere salvaguardate prima di promuovere culture e tradizioni diametralmente opposte. Bardella ha posto l’accento sulla differenza di trattamento  nei confronti di cittadini Rom e cittadini regolari in merito all’istruzione obbligatoria e non solo. Perché nel caso del genitore NON Rom, a fronte di un comportamento scorretto nei confronti del figlio, questo gli viene sottratto e non accade invece il contrario? Non è possibile tacere di fronte a questa  discriminazione che alla fine colpisce i ragazzi e ferisce il rispetto per le Leggi che nutrono tutti gli altri collegnesi. Ceretto ha esordito con una provocazione : Fare un’aula scolastica nel campo nomadi e ha ribadito, in merito al problema degli stranieri, quello che la Lega Nord dice da anni; aiutiamoli a casa propria evitando un inumano esodo per loro e problemi aggiuntivi alla nostra, già provata, società.  Nessun documento è stato sottoposto al vaglio del consiglio e alla fine il Sindaco, vedendo che in aula erano rimasti in numero maggiore solo stranieri, ha ritenuto che non fosse nemmeno il caso di intervenire chiudendo uno dei consigli comunali più inutili della storia. Chiederemo quanto ci è costato questo scherzo voluto dal consigliere Lava della Civica e avvallato con entusiasmo dagli altri compagni.

Claudio Broglio Capogruppo Lega Nord Piemont Padania – Collegno.

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