Quello che si è verificato durante il Consiglio Comunale di Collegno del 28 ottobre è stato qualcosa di indecoroso e vergognoso. Purtroppo i cittadini collegnesi presenti al Consiglio Comunale non erano numerosi ma sicuramente avrebbero reagito disgustati. Infatti le poche persone presenti, alla visione di quello spettacolo indecente, hanno abbandonato il loro posto molto amareggiati da questa amministrazione che dovrebbe rappresentarli.
Ebbene sì, perché sembra proprio che questa maggioranza voglia rappresentare i suoi cittadini solo il mese prima della campagna elettorale per poi dimenticarsene subito dopo!
La Lega Nord ha presentato una mozione in cui si chiedeva di aggiungere sui cartelli stradali la scritta in piemontese “Sità dla pas” ritenendo positiva la volontà di Collegno di fregiarsi del titolo di Città della pace. La Lega Nord, dimostrando ancora una volta il suo lato costruttivo, ha accettato anche che la scritta in piemontese venisse posta sotto alla stessa scritta in italiano, accettando un emendamento del PDL.
Il valore della pace e l’importanza delle nostre radici piemontesi sono temi a tutti noi cari e devono essere il punto di riferimento per le generazioni future però, in Consiglio Comunale, il PD ha votato contro questa mozione (per dovere di cronaca, il Presidente del Consiglio Comunale Gianfranco Pirrello si è astenuto).
Fa ancora più male constatare però il comportamento fascista e razzista del PD nei confronti di una mozione che conteneva un tema così nobile che, inoltre, era stato presentato in maniera molto chiara a tutti i consiglieri in lingua italiana e, successivamente, si è provato a leggerla anche in piemontese. Purtroppo bisogna usare il termine “provare” perché i consiglieri della maggioranza si sono alzati indignati (?) e, inoltre, hanno urlato in maniera maleducata contro il nostro consigliere che in quel momento stava leggendo in lingua piemontese. Di sicuro non ci aspettavamo una reazione di questo tipo da parte dei consiglieri del PD, dato che il 30 giugno 2009, i consiglieri regionali del PD avevano presentato il Progetto di legge regionale n. 629 che prevedeva la tutela, la promozione ed il riconoscimento della lingua piemontese.
Questa reazione da mercato, e non da Consiglio Comunale, è stata giustificata dal PD in quanto la mozione non doveva essere letta anche in piemontese. Tra le loro urla si è lamentato che alcuni consiglieri non conoscono il piemontese ma, a quanto pare, non conoscono né l’educazione né l’italiano dato che la mozione è stata letta prima in lingua italiana. Ciò che è avvenuto in Consiglio Comunale è la dimostrazione che il PD finge di essere federalista e attento alla cultura del territorio infatti di fronte ad una mozione che parla della lingua piemontese che, come per ogni popolo rappresenta l'anima stessa di un'identità, fa muro e vieta che si possa parlare anche in piemontese in un Consiglio Comunale in Piemonte!
I consiglieri collegnesi del PD, che hanno urlato e si sono alzati indignati, hanno mai messo il naso fuori dalla loro porta di casa?
Viene spontaneo chiedersi se questi consiglieri sono mai andati a fare una passeggiata a Torino, nel quartiere di Porta Palazzo, dove ormai le scritte dei negozi sono in arabo o cinese. Se riescono ad indignarsi in questo modo per avere sentito due parole in piemontese che cosa pensano invece di questo?
Cari consiglieri della maggioranza, Collegno si trova ancora in Piemonte?
In un solo colpo, il PD ha macchiato il titolo di Città della pace della nostra Collegno e infangato la nostra storia e le nostre radici piemontesi.
L’oggetto della nostra mozione, purtroppo, calza a pennello: NON C’E’ PACE SENZA RISPETTO.
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