giovedì 31 maggio 2012

LEGA NORD INFORMA REGIONE


La Giunta regionale, tramite degli emendamenti al Bilancio del 2012, ha confermato il proprio impegno fattivo e propositivo verso l’EDISU Piemonte (edilizia scolastica), alla quale destina cinque milioni di Euro, insieme ad altri cinque milioni, che serviranno a sostenere le esigenze degli anziani non autosufficienti. La Regione dimostra dunque  di voler proseguire nella propria politica di sostegno verso i soggetti meno abbienti, nonostante il taglio dei trasferimenti da Roma e a prescindere dalle malelingue dell’opposizione, che ad ogni piè sospinto sollecitano il controllo della Corte dei Conti. Chi oggi sollecita quel controllo dimentica che, quando governava l’ex Presidente Bresso, i magistrati contabili avevano censurato le gravi irregolarità contabili del bilancio dell’esercizio del 2009, dove è stato “occultato” un debito di 509 milioni di Euro (soldi anticipati l’anno prima da Unicredit per pagare i fornitori della sanità) e sono stati cancellati impegni di spesa per 700 milioni di Euro.
Inoltre, non trascuriamo il nodo Sanità: se gli emendamenti al bilancio dell’opposizione fossero stati tutti approvati, questa si sarebbe vista togliere, senza motivazioni plausibili, l’incredibile cifra di 1 miliardo e 800 milioni.  Pare una mossa poco opportuna da parte di chi critica questa Giunta per la razionalizzazione che sta apportando al sistema sanitario piemontese. La conferma di questa opera viene dalla costituzione, mercoledì 16 maggio 2012, delle sei Federazioni sanitarie del Piemonte,  che collaboreranno con le aziende sanitarie regionali al fine di monitorare le risorse e contenere il costante aumento della spesa sanitaria.
Quanto agli stanziamenti inseriti nel bilancio, è vero che la cifra destinata per le borse di studio è contenuta, ma non si può trascurare che queste devono essere assegnate agli studenti che mostrano capacità e dedizione nello studio (e non per il solo fatto di essere iscritti all’Università) . D’altronde, in momenti difficili come quelli di oggi, andrebbe recuperato il significato delle borse di studio, che è proprio quello di sostenere chi ne ha un  bisogno concreto e ha dimostrato di essere meritevole.  Criticare questo modello significa sostenere quello dei contributi “a pioggia”, che andrebbe respinto anche nei periodi più prosperi di questo.  

Nessun commento:

Posta un commento