Martedì sera il Consiglio Comunale di Grugliasco ha approvato la mozione (primo firmatario Giorgio Bernardinello, consigliere della Lega Nord) per conferire la cittadinanza onoraria all'Arma dei Carabinieri.
Una tale proposta avrebbe dovuto e voluto, per una volta, unire tutti i gruppi consiliari nel riconoscere, con questo piccolo gesto di gratitudine, il lavoro svolto in 197 anni dai Carabinieri sul nostro territorio; già, perché quest'Arma è quasi cinquant'anni più antica dello stesso Stato italiano, essendo nata nel 1814 nell'allora Regno di Sardegna. Eppure non bisogna mai dar nulla per scontato in politica, infatti il PD, per voce del suo capogruppo, si è subito detto favorevole al contenuto della mozione, ma scettico sulla sua legittimità in quanto il nostro statuto parla di cittadinanza onoraria conferibile a "personalità" e non specificatamente a enti. Dopo un po' di rassicurazioni da parte del Presidente del Consiglio e del Segretario Generale è prevalso il buon senso e anche il più grande partito di maggioranza si è lasciato quasi convincere.
Bisogna dire "quasi" perché un suo rappresentante, il consigliere Forgione, ha invece votato contro questa proposta senza dare spiegazioni. L'unico altro voto contrario è di Antonio Gravina, capogruppo dei Verdi, che però ha affermato di avere rispetto per i Carabinieri come per tutte le altre forze dell'ordine e di non ritenere necessaria la cittadinanza onoraria.
Reazioni di questo tipo ci risultano davvero incomprensibili e sembra proprio che l'unico motivo per dire di no fosse quello di dimostrarsi ancora una volta il Bastian Contrari della situazione.
La mozione è però passata con 20 voti favorevoli, cioè i due terzi dell'aula, e ha visto concordi partiti spesso lontanissimi, per stavolta uniti nel dire GRAZIE ai Carabinieri.
Salve. Ma voi leghisti chi vi capisce. Tutta una boiata anti Roma e anti Italia e ora l'Arma che rappresenta l'unità del paese, le date la cittadinanza onoraria (dovrebbero darvela loro a Voi la cittadinanza fin a prova contraria)perchè è nata prima dello stato italiano? Siete italiani miei cari, anche prima dello stato italiano. Siete italiani da millenni. Ignoranti di storia e cultura. Seccessione? Quel giorno saranno proprio i Carabinieri a farvi un culo cosi. Se non lo fanno loro, saremo noi tedeschi, e ingrandiamo la Germania. Speriamo che vien quel giorno, cosi non rompete il Kaiser a tutti gli italiani e atutti i vostri vicini europeri. Gentaccia antipatica
RispondiEliminaAl sig.Gardasee, vorrei ricordare che prima di tutto, l'Arma dei Carabinieri è tradizione tutta piemontese. Infatti con le Regie Patenti del 13 luglio 1814, integrate con altre emanate il 15 ottobre 1816, il Re di Sardegna Vittorio Emanuele I di Savoia istituì i Carabinieri Reali, un corpo armato che, sul modello della gendarmeria francese, aveva compiti sia civili (ordine pubblico e polizia giudiziaria) che militari (difesa della Patria e polizia militare).
RispondiEliminaI suoi primi effettivi furono scelti fra quelli dell'Armata Sarda che più si distinguevano per buona condotta e saviezza e che sapessero anche leggere e scrivere. Gli ufficiali furono scelti per la gran parte dall'Arma di Cavalleria, la più prestigiosa dell'Esercito.
Il primo Comandante in capo del Corpo fu il Luogotenente Generale Giorgio des Geneys.
Prima dei Carabinieri, i compiti di polizia erano affidati dai Savoia ai Dragoni di Sardegna, corpo creato nel 1726 e composto da volontari.Fino ad oggi si è distinta dalla POLIZIA per gli stessi valori civili con cui è nata. Onore,correttezza, difesa della Patria più che della Unità....Il concetto di Secessione non è esclusiva della Lega visto che ci sono altre nazioni che la applicano con Associazioni libera di Stati con risultato decisamente più proficui. Per quanto riguarda il resto del Sua gentile Nota...non occorrono ulteriori commenti. Il tono si commenta da se. Rimane inapprezzato a quanto vedo, il senso di libera espressione di idee che non viene assolutamente citato quindi non apprezzato...ça va sans dire....f.to una LIBERA CITTADINA DI COLLEGNO(non iscritta alla Lega ma che apprezza il lavoro dei pochi che hanno il coraggio di andare contro corrente)